Per la prima volta oggi un giudice americano ha detto che la raccolta indiscriminata dei metadati di milioni di telefonate da parte di NSA viola la Costituzione americana.

A federal judge has ruled that the bulk collection of telephone metadata by the National Security Agency is likely to be in violation of the US constitution.
The ruling, by a US district judge in Washington, is the first legal setback for the NSA since the revelations prompted by the former agency contractor Edward Snowden.
The judge, Richard Leon, ruled that the mass collection of the metadata of Americans’ phone calls was likely to be in breach of the fourth amendment of the constitution, relating to unreasonable searches and seizures.



(via The Guardian)

4 commenti a “Un passo alla volta”

  1. Simone dice:

    Finally! Questo è un grande passo.

  2. Giacomo dice:

    Un grande passo per la privacy degli americani, adesso potranno spiare solo gli europei ;-)

  3. Stefano Nicoletti dice:

    “is likely to be”… è un inizio

  4. frank dice:

    non sappiamo esattamente quale sia l’accelerazione di questa violazione sistematica e ben organizzata, ma ovviamente questa iniziativa giudiziaria ricalca il pensiero già espresso da Obama sui telefoni ‘americani’..

    con tanto senno di poi e altrettanta ipocrisia: quando ormai non si può nasconder la coscienza sporca, e nemmeno continuare con una sistematica intimidazione. Come sempre: per coprire un reato vi è una concatenazione di reati, fino a quando il meccanismo s’inceppa, esplodendo a livello internazionale

    La violazione riguarda prima di tutto i diritti fondamentali dell’uomo, ovvero la Dichiarazione Universale (e quella democrazia che si esporta con le armi per rubare preziose risorse), ma si sa: il nazionalismo europeo è cattivo, il nazionalismo americano è buono.. schedare tutti ed essere fascisti, but Not In My Back Yard :-)