Federico Mello racconta sul Fatto la battaglia persa del segretario del PD con la tecnologia.

A questo punto, il cronista chiede a Bersani di raccontare la sua esperienza sulla Rete e le tecnologie. “Sa navigare? Usa l’iPod, l’iPhone, ha una mail personale?”. Le risposte lasciano un po’ interdetti. “L’iPad non l’ho mai usato ma ammetto che è assolutamente interessante” (e fin qui è in buona compagnia). “Uso l’iPhone – aggiunge – ma solo a casa”. Il perché è presto detto: “Quando sei in giro è una distrazione” (in effetti girando con un telefonino, c’è il rischio che qualcuno telefoni; ma lo sa il segretario cos’è un iPhone?). “Ce l’ha una mail personale?”. “L’e-mail me le curano un po’, c’è qualcuno che mi aiuta perché si vive in una condizione di limitazione di tempo”. (Sembrerebbe quindi di no: Bersani non usa la mail). Floris riprende la domanda: “Cosa cerca su Internet, quali siti guarda?”.
Bersani tituba ma poi spiega che naviga per “le notizie” e “in macchina, per capire le distanze su Google”. (Internet in macchina per le mappe? Non è che Bersani confonde Internet con il navigatore satellitare?). Ancora dalla platea gli chiedono: “Il mondo non è più quello di una volta. Non fareste bene a utilizzare uno strumento potente come Internet per andare in mezzo alla gente?”. Questa volta la risposta del segretario è un capolavoro. “Sì, dobbiamo usare di più Internet, ma va anche detto che questa estate faremo un sacco di feste perché arrivano informazioni su informazioni alla gente e alla fine da qualche parte bisogna pur scaricare”.

15 commenti a “Nativi analogici”

  1. Giacomo Mason dice:

    la festa dall’Unità è un hosting straordinario

  2. Mamma Imperfetta dice:

    Giacomo. :DDDD

  3. Pinco Pallino dice:

    Io me lo vedo, Bersani con Valentino Rossi a parlare di internet…

  4. aghost dice:

    “l’esame su internet” andrebbe fatto un po’ a tutti, penso che ne vedremmo e sentiremmo delle belle. La maggior parte degli analfabeti digitali, a giudicare dalle leggi che vengono sfornate in italia, stanno probabilmente in parlamento…

  5. annieblu dice:

    La cosa che a me fa cadere le braccia non è nemmeno tanto l’impreparazione tecnologica di Bersani che sembra trapelare da questo confronto (e dico «sembra» perché è domenica mattina e voglio provare a essere possibilista):
    Bersani è un sessantenne di un Paese che, come si è detto più volte, sfiora l’analfabetismo tecnologico, e in fin dei conti ne è il perfetto rappresentante (anche se forse sarebbe bello che la classe dirigente fosse un passo avanti, per far fare passi avanti al Paese, ma vabbe’).

    No, la cosa che mi fa cadere le braccia è l’atteggiamento di Bersani davanti a queste domande: il tentativo di sparare risposte sperando di azzeccare almeno qualcosa di giusto, il far finta di sapere, lo stare sul vago per non sbagliare troppo e cercare di spostare l’argomento su qualcosa che sa meglio (le feste) oppure di giustificarsi (la mancanza di tempo) con nobili intenti (non concedersi distrazioni).

    Lì per lì, mentre leggevo, mi ha fatto pensare ai dongiovanni da spiaggia che cercano di agganciare la ragazza in bikini fingendo di condividere i suoi interessi di cui non sanno nulla.
    Poi invece mi si è materializzata davanti un’immagine più chiara, un ricordo remotissimo ma ancora molto nitido: il liceale che cerca disperatamente di sfangarsela in un interrogazione per la quale non ha nemmeno aperto il libro.

    Questo mi fa cadere le braccia: che alle domande di un Paese (be’, di una parte del Paese) la classe dirigente risponda con le strategie penose di un dongiovanni da spiaggia o di un liceale impreparato che cerca di cavarsela con la dialettica.

    Ma è domenica mattina e forse sto esagerando con l’ottimismo: forse anche in questo la nostra classe dirigente rappresenta perfettamente l’indole di questo Paese, chissà.

  6. david dice:

    Mi sa che il link all’Antefatto è sbagliato.

    Il problema è che dalle risposte di Bersani mi sembri traspari anche la assoluta mancanza di voglia di colmare questa lacuna. L’idea che esprime non è “accidenti, sono impreparato, meglio che studi la questione”, ma “che palle questi con questo ambaradan, noi facciamo le feste, che cosa vogliono di più”

  7. David dice:

    Ma dai. Sarà uno scherzo tipo 1 aprile. Non voglio crederci :(

  8. David dice:

    “Faremo un sacco di feste”….

  9. David dice:

    Che c…o festeggia? Scusa lo spam e lo sproloquio :(

  10. /plb dice:

    usa anche lui Gogòl… per le mappe !!

  11. coma dice:

    @annieblu
    > la cosa che mi fa cadere le braccia è l’atteggiamento
    > di Bersani davanti a queste domande: il tentativo di
    > sparare risposte sperando di azzeccare almeno qualcosa
    > di giusto, il far finta di sapere, lo stare sul vago per non
    > sbagliare troppo e cercare di spostare l’argomento su
    > qualcosa che sa meglio (le feste) oppure di giustificarsi
    > (la mancanza di tempo) con nobili intenti (non concedersi
    > distrazioni).

    Ma bersani è un politico italiano, questo fa parte del suo
    mestiere. Nessuna novità.

    Il classico politico italiano deve sempre cercare di raccontartela
    in ogni situazione. Mai ammettere difficoltà e soprattutto mai
    ammettere errori del passato.
    Difatti ci si stupisce sempre quando si incontra un politico
    intellettualmente “onesto” e non il contrario.

  12. bonilli dice:

    L’opposizione così dimostra quanto è culturalmente impreparata, vecchia e senza il senso del ridicolo.
    Basta pensare la vicenda D’Alema – Vendola e la sputtanata del primo, quello che dovrebbe essere l’intelligente della sinistra.
    Non è Berlusconi grande, sono questi vecchi l’immagine della fine di un’intera classe politica.
    Amen

  13. Alessio dice:

    A me questa classe politica sembra ben lungi dall’essere finita, anche perchè alle loro spalle non vedo ricambi, i famosi giovani che dovevano salvare la patria sono scomparsi senza lasciare traccia o lasciandone qui e là ma senza costrutto.

  14. Carlo M dice:

    chi fa cadere le braccia è la gente che pensa che il segretario del piddì per essere un buon segretario debba saper usare l’iphone.

    ma per fortuna ci sono i “nativi del piddì” (sic), che pensano che la parola compagno sia vecchia. eh, meno male che ci sono loro, ggiovani e preparati…

  15. davide dice:

    l’ultima affermazione del Bersani mi sembra un gag del vecchio Maurizio Ferrini di Quelli della notte, al quale tra l’altro il leader del PD assomiglia in modo allarmante , anche nell’eloquio