Oggi pomeriggio ho visto alcuni spezzoni della diretta di Capitale Digitale dalla Camera dei Deputati. Ho sentito alcune cose e me ne sono perse altre.

Ho sentito Fini dire parole ragionevoli sulla rete e appoggiare la candidatura di Internet al Nobel per poi fuggire dall’interessantissimo consesso appena non visto.

Ho sentito Lessig dire che da giovane era un fan di Reagan.

Ho sentito Lessig dire che opporsi a Internet e’ fare una guerra contro i nostri figli (e mi sono scoperto a far si’ con la testa).

Ho sentito Bernabe’ dire che la reputazione in rete e’ importante.

Ho visto Quintarelli con la giacca nonche’ la cravatta.

Ho sentito Gentiloni parlare male delle censura in rete (lui che quando era Ministro ha introdotto le blacklist dei DNS).

Ho sentito Riccardo Luna celebrare i twit dei mille twittatori che twittavano la conferenza.

Ho sentito Gentiloni parlar male di chi cita sempre la pedofilia su Internet (lui che quando era Ministro ha firmato la legge contro la pedofilia sul web).

Ho sentito il Vice Ministro Romani dire che su Youtube ci sono le Craiglist e chissa’ cosa intendeva dire.

Ho sentito il Vice Ministro Romani dire che la sentenza contro Google hanno fatto bene.

Ho sentito il Vice Ministro Romani parlare di cose che non conosce e purtroppo si capiva anche troppo bene.

13 commenti a “Cose che ho sentito”

  1. carlo dice:

    ho visto cose che voi umani… (cit.) :))

  2. fabio dice:

    ma tutti gli errori di battitura sono per l’i-phone?

  3. Massimo dice:

    wow, che roba interessanti! ;-)

  4. Daniele Minotti dice:

    Hai sentito un sacco di sciocchezze, Lessig compreso… passamela…
    Perche’ non cambiera’ nulla e queste sono soltanto comparsate.

  5. Davide Salerno dice:

    Io ho sentito il prof. De Martin dire che le persone sono solite temere ciò che non conoscono e che in Italia c’è parecchia ignoranza intorno ad Internet e c’è un diffuso interesse a mantenere la gente ignorante in materia in modo che continuino a temere la rete, vedendola come uno strumento oscuro e malefico non usandolo come potrebbero per essere un pò più liberi di esprimersi…

    Quindi prima di vedere la rete come un’opportunità di business forse bisognerebbe cercare di “alfabetizzare” le masse in modo che vedano Internet come un strumento potente per comunicare, lavorare ecc ecc e non come un mero strumento di divertimento o passatempo senza utilità…

  6. Massimo dice:

    @Davide: prima ancora di alfabetizzare le masse su Internet, secondo me bisognerebbe alfabetizzare le masse e basta. Mi sembra questa l’emergenza vera, in un Paese dove la gente di affida davvero troppo a S. Gennaro e a Wanna Marchi…

  7. Dario Salvelli dice:

    De Martin ha detto qualcosa di più concreto rispetto agli altri ma secondo me è un occasione (perchè c’era Lessig) persa. Insomma un incontro del genere è inutile non porterà mai risultati concreti, proposte di soluzioni. O per lo meno non l’ha fatto ieri, si è rimasti in un’aura teorica ognuno chiuso nelle sue convinzioni.
    #difenderelarete dalla vecchia politica non è facile.

  8. Massimo dice:

    Dario: e quando mai in Italia si arriva a risultati concreti? :-(

  9. lilo dice:

    quoto Daniele Minotti. per quanto riguarda Lessig sono delusa. il CEO Joy Ito parlo’ in termini molto diversi.

  10. CoB dice:

    Sarò poco politically correct, ma vorrei fare una pernacchia a Gentiloni, probabilmente il peggior ministro rispetto al rapporto poter-fare/aver-fatto.

  11. marcoboh dice:

    io una volta al tg1 ho sentito parlare di “dischetti internet” (che ovviamente erano pieni di immagini pedopornografiche)

  12. Lessig, la Rete, il bene e il male « Solleviamoci’s Weblog dice:

    […] come ricettacolo della pedofilia e stigmatizza il filtraggio di interi domini: Massimo Mantellini ci ricorda che fu proprio lui, quando era in carica, a promuovere leggi ad hoc per entrambe le pratiche. Paolo […]

  13. Mediattivismo 047 « Adriana&Maurizio's Blog – pittura, poesia & mediattivismo dice:

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