17 commenti a “Libri o giornali?”

  1. Kluz dice:

    Prima i giornali.
    Non è un po’ scontata?

  2. Gianluigi dice:

    Prima i giornali, si sa che i giornali vanno bene per accendere il fuoco. Mentre per bruciare il libri devono arrivare i vigili del fuoco!

  3. Kluz dice:

    buona

  4. Marin Faliero dice:

    Impossibile che spariscano i libri, le donne non avrebbero più scaffali Ikea da farci montare la domenica pomeriggio

  5. SDSASSARI dice:

    Rimarranno entrambi, per sempre. Almeno spero.

  6. valentina dice:

    Io a letto con un Kindle non ci vado

  7. Lunar dice:

    valentina, il giornale sporca le mani e poi ti devi alzare per andare a lavarle. Non vorrai mica stare tutta la notte con le dita sporche di inchiostro. :)

    P.S.
    Giusto per stare in tema e scusate la franchezza:
    a domanda scema ho sentito risposte cretine. Tranne qualcuna ovviamente. Quando parlate di questi scenari state pensando alla carta?
    Mante, chi è che ha messo assieme questi cervelloni?

  8. Stefano Gorgoni dice:

    prima i giornali. basta che vengano tagliati i finanziamenti.

  9. valentina dice:

    Lunar, pensavo ai libri, i giornali li leggo di mattina.

  10. kiuz dice:

    … è paradossale come la gente over 40 si “finga” computerizzata sparanzo a zero sulla scomparsa dei supporti cartacei, metre ragazzi che effettivamente sono nati nell’era digitale dicano il perfetto contrario, forse perchè hanno più chiara la situazione reale?
    Personalmente penso che i supporti cartacei perdureranno ancora per molto tempo, ma il libro almeno per i prossimo 50anni non scomparirà, basti pensare ai dischi in Vinile, ovvio che nessuno li usa più, ma per un DJ rimane un Must.

  11. Libri o giornali? - manteblog | Libri dice:

    […] Here is the original post: Libri o giornali? – manteblog […]

  12. P.G. dice:

    Dipende da quello che si intende per “scomparire”. Se si intende “scomparire” commercialmente, nel senso di come adesso sono spariti i cd (che si trovano, certo, in vendita, ma su cui nessuno si sognerebbe più di puntare per costruirci sopra un negozio), allora la scomparsa dei libri avverrà prima di quella dei giornali; o meglio, spariranno prima le librerie, delle edicole. Questo perchè i libri costano più dei giornali, e perchè i giornali hanno già scontato, in buona parte, l’impatto del gratis(con la radio, la tv, il televideo, internet, tutte fonti gratuite di notizie), mentre i libri no, il gratis non li ha ancora colpiti.
    Quando i libri diventeranno gratis o quasi, l’impatto sarà devastante; e siccome – ho una libreria, quindi parlo di cose che conosco – il 90% delle piccole e medie librerie italiane è già sull’orlo del baratro, non produce utili ed è pieno di debiti, inevitabilmente basterà la perdita anche solo di un ulteriore 15-20% del mercato, per dare il colpo di grazia a un bel po’ di librerie.
    Certo, resteranno in vendita i libri cartacei: nei supermercati, nei multistore on-line, alle poste, negli autogrill, in edicola, nelle grandi catene tipo Fnac o Mondadori. Ancora per qualche anno, un po’ come adesso chi vuole può ancora trovare, nei supermercati, l’ultimo cd di Samuele Bersani al modico prezzo di 21,5 €.

  13. mfp dice:

    Nessuno dei due. Ne scomparira’ il 99% (e sarebbero gia’ potuti scomparire taaaaanti anni fa)… ma continueranno ad esistere entrambi…

  14. Kluz dice:

    Cavolo, “kiuz”: abbiamo nick troppo simili. Ho speso 10 sec a dirmi: “ma questo non l’ho scritto io”.
    .
    Ad ogni modo, personalmente non pensavo fosse neanche il caso di prendere lo “scomparire” alla lettera.
    Si riducesse l’utilizzo dell’ 85% del supporto cartaceo dei rispettivi, da oggi (che gia siam bassi), già la considererei sostanzialmente una dipartita. Consideravo la cessazione di un utilizzo mainstream. Poi “sopravvivere alla lettera” è un altro discorso.

  15. drpucico dice:

    quoto Lunar:
    1) da quando ho un ebook reader questo ha sostituito completamente le mie letture cartacee. e sto pensando anche di abbonarmi alla stampa solo perche’ ha un’edizione per ebook.
    2) la qualita’ dei commenti lascia molto a desiderare, per fortuna che e’ stata intervistata gente tosta, mi ha sorpreso negativamente purtroppo, perche’ alcuni di loro li ascolto spesso… spero solo fossero stati intervistati a bruciapelo

  16. Piovedisabato dice:

    I libri non penso scompariranno da qui a cent’anni.

    Più che altro aumenterà l’offerta commerciale dello stesso libro o della stessa casa editrice, variegando l’offerta.
    Gli editori guardano, secondo me, di buon occhio alla venuta di eBook come Kindle o allo stesso prossimo tablet di Apple ma non come strumento di “sostituzione” dell’offerta che già c’è su carta, ma piuttosto come mantenimento della propria offerta, per raggiungere sempre più gusti e più utenti.

    La frase di Valentina qua sopra poi mi pare eloquente e, per quanto io a letto mi legga svariate notizie su iPhone, mi rendo benissimo conto che una cosa è doversi leggere le notizie saltando da un sito all’altro o da una app all’altra (cosa che un libro è incapace di fare), altro conto è starsene in pace a leggersi una storia, un racconto, un romanzo, un giallo piuttosto che cronache di vita su di un iPhone o un eBook reader.

    I giornali in questo senso stanno a metà e cioè possono venire sostituiti dall’ internet mobile che dà sicuramente una panoramica più completa (oltre ad avere l’enorme vantaggio del real time).

    Concludendo, trovo significativa la cosa detta dall’ultimo intervistato: spariranno i direttori.
    E non credo sia un’utopia. Certo, magari non avverrà per tutti i giornali ma penso sia sotto gli occhi di tutti di come l’informazione compartecipativa sia qualcosa che sta sempre più prendendo piede.
    Oggi ci sono i social network che in molti casi (vedi ad esempio twitter sull’iran) hanno anche fatto vera informazione.
    Che ne sappiamo quindi che un domani non possano nascere dei “social newspaper” senza direttore alcuno ma con la stessa comunità a fare da direttore?

  17. GUIDO SURF CAMALLI dice:

    solidarietà ad imperia parla