19
Nov
Per non smentire la sua nuova verve comunicativa oggi il Premier ha detto che la nuova finanziaria rendera’ il paese “meno pazzo”.

(via repubblica.it)

9 commenti a “IMPAZZIMENTI”

  1. Pier Luigi Tolardo dice:

    Non è accettabile che Prodi in risposta alle critiche dica che il Paese è impazzito, su questo sono assolutamente d'accordo con Mante, si tratta di una forma di berlusconismo che lo ha contagiato.

    Che il Paese sia pazzo è assolutamente, però, vero: l'Alitalia è fallita e i dipendenti pensano solo a fare sciopero, le Ferrovie sono quasi fallite e danno 7 milioni di euro di liquidazione a chi le ha fatte fallire, Telecom Italia è stata preda di una banda di quattro investigatori privati da quattro soldi, i magistrati sono pronti ad entrare in sciopero perché non accettano che si riducano i loro scatti di anzianità  però accettano di non avere soldi per fare i processi, per poco i carabinieri non assediavano il Parlamento contro i tagli e quattro pirla gridano scemenze di morte in cortei che dovrebbero essere pacifisti e tutto il Paese se ne occupa, una parte importante del Paese continua a pensare che la soluzione a tutto sia Berlusconi, la Chiesa di fronte alla secolarizzazione e all'immoralità  dilagante si preoccupa della satira di Crozza. Si, il Paese è impazzito, il Premier come al solito si rivela un ingenuo: forse era stato troppo all'estero, forse parla sempre e solo con Santagata, Sircana, Rovati e Parisi, però pazzo lo è seriamente!

  2. Maurizio Benzi dice:

    Stanno veramente facendo di tutto per farsi cacciare. Finiti i 30 mesi di legislatura (per da la pensione da Parlmentare a Luxuria a Caruso), inizieranno le prime crisi, il Governo cadrà  e tornerà  Silvio.

    Io (come tanti) sono stato costretto a sceglierli perchè erano il male minore, non perchè mi rappresentano.

    Mi vergogno davvero di questa classe politica. Non hanno capacità  manageriali di nessun genere, non sanno comunicare e si appoggiano a ideologie scomparse.

    Forse un giorno gli italiani scenderanno in piazza. Contro tutti i 960 seduti là  in parlamento.

    Ciao,

    Maurizio

    http://www.e-conomy.it

  3. Fabrizio dice:

    Rinnovo i commenti di cui al post precedente. Sinceramente non ti seguo in questa deriva berlusconiana.

  4. Giorgio dice:

    viva la ggente

  5. aghost dice:

    ma chi è prodi? Un democristiano doc da sempre in sella: lui ha la responsabilità , come la sua classe politica, dell'impazzimento del paese. Che in realtà  non è impazzito ma scoglionato, rassegnato forse, incattivito di fronte a questa classe dirigente imprensentabile, a questa oligarchia che ha perso ogni decenza, inclusa quella di stare zitta. No, anche la predica vogliono farci.

  6. anpan dice:

    grande Silvio Prodi! e' nu' poco pazzeriellO!

  7. chamberlain dice:

    madonna, non credevo di vivere in un paese di vecchie signore inglesi all'ora del te, com'è che di colpo siam tutti così suscettibili?

  8. leo dice:

    Anch'io non capisco molto questa levata di scudi contro la parola "pazzo".

    Tenendo conto che:

    1) Fino a pochi mesi fa c'era al suo posto un tale che diceva "coglione", "la proporrò nel ruolo di kapò", "Mussolini non ha mai ammazzato nessuno", che la sua legislatura l'ha conclusa alla grande. Quindi, insomma, forse tendiamo a esagerare il potere delle gaffes.

    2) Secondo me il ventre molle dell'Italia (io compreso) non riesce neanche a capire cosa ci sia di scandaloso, nell'aggettivo "pazzo"; perlappunto, siamo abituati a ben altre dichiarazioni-choc; il fatto che Prodi ricopra un ruolo istituzionale non è così chiaro da decifrare. Si tratta di un signore che si vede tanto in tv, quindi è importante: se dice che il paese è impazzito, non dice nulla di così nuovo od originale. Non offende nessuna categoria precisa, per cui nessuno si sente investito in pieno.

    3) C'è un bacino di discussione che tende ad attribuire enorme importanza a qualunque discussione: ed è quello dei quotidiani, dei blog, delle trasmissioni di approfondimento in tv. Ma è un bacino ristretto, appunto, e un po' isterizzante. Da una settimana stiamo a fare l'esegesi di un aggettivo. Ok, Prodi non è un grande comunicatore, però questa mania delle scienze della comunicazione tende ad amplificare un po' l'importanza di una parola.

  9. Antonio dice:

    C'è un eccessivo innamoramento per le parole rispetto alla sostanza. C'era pure col governo precedente beninteso, salvo che in quel caso le dichiarazioni rappresentavano quasi interamente il tutto e venivano subite, ma anche alimentate da un esecutivo che ne faceva il terreno di gioco privilegiato.

    A me alla dichiarazione di Prodi mi è semplicemente venuto da dire: ma se ne è accorto ora? Non è quello che andiamo ripetendo da qualche anno a questa parte? In fondo quella frase è stata una rapida concessione all'umore pesante che si respira diffusamente, uno sguarcio retorico e presto richiuso nel muro di abituale di incrollabile fiducia di cui si ammanta il primo ministro.

    Giudichiamo questo governo per quello che è senza farci velo delle critiche. Anzi superato lo scoglio del voto, è una delle prerogative che ragionevolmente ci si sarebbe aspettati di riprendere, quella di un normale dibattito pubblico, a tutto campo e vivace al posto degli strepiti confusi del passato. L'atteggiamento dell'esecutivo, le tignosità , la moltiplicazione di voci e portavoci non aiuta, ma sarebbe il caso di darsi una calmata indipendentemente tutti. A partire dalla stampa.

    Quindi concordo in tutto con Leonardo, salvo il fatto che il ventre molle rimanga al riparo da questo clima. Ne ero convinto e lo speravo anch'io, ma mi sto ricredendo.