07
Mar
Il settimanale Grazia apre un vero weblog e (se capisco bene) lo fa gestire ad alcune note blogger. Per non parlare della parte tecnica che porta la firma di uno dei piu’ vecchi blogger italiani. Complimenti.

15 commenti a “GRAZIA BLOG”

  1. mafe dice:

    Capisci bene, Massimo. Frederic ha fatto un grandissimo lavoro e – incredibile – anche il cliente è un blogger di lunghissima data :-)

    Adesso vediamo cosa riusciamo a combinare strada facendo.

  2. Maurizio Goetz dice:

    I miei complimenti, vedo con rammarico che l'innovazione in comunicazione nel nostro Paese, è portata avanti con grandi sacrifici da strutture di piccole dimensioni. Mi sembra di essere tornato indietro agli anni 95 e 96, quando le grandi agenzie di pubblicità  si sono fatte scippare il nascente mercato della comunicazione su internet dalle web agencies. Sembra purtroppo che non abbiano imparato la lezione.

  3. mafe dice:

    Maurizio, non capisco la polemica. Di quali sacrifici parli?

  4. Maurizio Goetz dice:

    Si Mafe la polemica c'è ma non riguarda te, cerco di spiegarmi meglio. Negli anni 90 e 95, si è cercato di fare cultura su internet e sul suo possibile utilizzo per la comunicazione, le grandi agenzie di pubblicità  non hanno saputo cogliere questa sfida che ha permesso a nuove strutture, le web agencies, di crearsi un loro spazio sul mercato. Oggi la rete nuovamente offre nuove opportunità  di comunicazione, diverse dalla logica della pianificazione pubblicitaria e nuovamente una buona parte di grandi agenzie pubblicitarie e di pubbliche relazioni, contrariamente a quanto avviene all'estero, ignorano le potenzialità  che blog, podcast e altri strumenti della rete offrono per una comunicazione meno autoreferenziale. Se da una parte sono felice di vedere esempi come questo evidenziato da Mantellini, dall'altra mi spiace constatare che l'innovazione in Italia è spesso portata avanti da strutture di piccole dimensione e con grande fatica.

    Visto che il know esiste, auspicherei un maggiore coinvolgimento dei talenti che in Italia ci sono, per migliorare il livello della comunicazione digitale nel nostro Paese e dare ai "nuovi" media la dignità  che meritano. (Leggi budget di investimento)

    Spero di essere stato più chiaro.

  5. mafe dice:

    Maurizio, era chiaro anche prima. Non capisco perché un'agenzia di pubblicità  dovrebbe occuparsi di un blog, tutto qui: per me che un grande cliente si rivolga a una piccola struttura competente è un segno di maturità  del mercato.

    Sacrifici ne abbiamo fatti e continueremo a farli, ma per me (e per Frederic) le agenzie di pubblicità  sono clienti, e da sempre, non possibili concorrenti.

    Anche per gli spot le agenzie si rivolgono a strutture specializzate, perché per il web dovrebbe essere diverso?

  6. mafe dice:

    Comunque, trovo buffo che dai per scontato che piccola struttura = piccolo budget ;-)

  7. Maurizio Goetz dice:

    Credo che il discorso sia più ampio. Mi potrò sbagliare, ma la mia esperienza, confermata da diversi responsabili di agenzia è che spesso manchi una visione di insieme nel settore della comunicazione, tanto è vero che sia dal lato dell'offerta che da quello della domanda, si lavora spesso a compartimenti stagni. Per carità , lo so anche io che pezzi di lavoro vengono dati in outsourcing a strutture molto specializzate, mi domando come mai in molte agenzie di pubblicità  nel nostro Paese, venga fatto poco lavoro di ricerca e sviluppo e come mai le competenze siano così settoriali.

    Per potere delegare bene, è indispensabile avere una visione di insieme. Se le agenzie di comunicazione lasciano l'innovazione alle piccole strutture specializzate, non la fanno circolare e non ne capiscono la portata, questo è un problema a livello Paese. Purtroppo c'è un gap ancora molto grosso da colmare. La mia vuole essere una critica costruttiva, perché credo che far progredire il livello della comunicazione, vogla dire fare progredire anche il livello di maturità  sociale. Per quanto riguarda i budget, se rileggi la mia frase, ti accorgi che intendevo che i budget legati ai media digitali sono ancora bassi, rispetto a quanto destinato alla televisione. Se poi piccole strutture ottengono grandi budget, good luck to them :)

  8. mafe dice:

    Maurizio, il discorso sarà  anche più ampio, ma mi sfugge ancora il perché una casa editrice dovrebbe affidare a un'agenzia di pubblicità  lo sviluppo di un prodotto editoriale, qual è un blog.

    Hai presente il caso BMW "One like no one"?

  9. Un bloggher dice:

    Io mi congratulo per la scelta di Grazia, e soprattutto, per le bloggher coinvolte.

    Solo non capisco se c'entra Mafe o meno.

    Se c'entra Mafe, mi congratulo per la scelta di tutte le bloggher, tranne lei.

    Una che non ha mai capito 'na sega di niente, ma proprio niente di niente, e se la tira ingiustificatamente, quasi ne avesse diritto.

    Mi stupisce che esista ancora qualcuno disposto ad ascoltare le fesserie e le banalità  che racconta.

  10. Maurizio Goetz dice:

    Ho colto lo spunto dal post di Mantellini per parlare di innovazione nel comparto della comunicazione in generale, ivi includendo tutti i nuovi strumenti come blog, podcast ecc. Ma il mio riferimento non è casuale. Come sai un modello interstiziale di pubblicità  è in crisi, l'attenzione sugli spot molto bassa e quindi a livello internazionale, molte agenzie di pubblicità  sono tornate ad occuparsi di contenuti come negli anni quaranta. Si parla di branded contents, corporate blogs e progetti di comunicazione non convenzionale, questo dappertutto tranne che in Italia, tranne rare eccezioni.

    Quindi forse il mio commento non vale in senso stretto per questo "prodotto strettamente editoriale", citato da Mantellini e di cui ti sei occupata, ma in senso più lato. A titolo di esempio più che il progetto BMW one no like no one, si potrebbe citare la rivista della Mini che viene distribuita nei punti vendita BMW/Mini all'estero, interessante esempio di contenuti prodotti da una casa automobilistica. Sarebbe in grado un'agenzia italiana di pubblicita di lavorare su un simile progetto o comunque sui contenuti? Chi assisterà  le imprese quando chiederanno accanto alle campagne pubblicitarie anche progetti di comunicazione più ampia?

  11. mafe dice:

    Intendiamoci: io sono d'accordo con te che le agenzie di pubblicità  hanno perso il treno, ma non capisco perché te ne preoccupi. L'importante è che che innovazione si faccia, non che la faccia qualcuno in particolare, o sbaglio?

  12. Maurizio Goetz dice:

    Se parliamo singolarmente per le nostre attività  e come dici tu, se invece parliamo in senso più ampio a livello Paese e ci preoccupiamo del livello generale della comunicazione, come del resto avviene quanto parliamo del livello generale della classe politica o dei media il discorso è diverso.

  13. leo dice:

    la mia torbida curiosità  riguarda il blogroll: Leibniz? Camillo? (ok, è senz'altro invidia).

  14. Maurizio Benzi dice:

    Prendo spunto da questo post per fare un discorso più ampio.

    La questione dei blog aziendali è piuttosto spinosa. Io ho un'altra paura rispetto a Maurizio.

    Il fatto che ora la "moda" di fare blog inizia ad entrare nelle aziende da una parte potrebbe essere il segno di una reale voglia di comunicare in maniera diretta con la gente.

    Dall'altra però, siamo tutti memori delle esperienze New Economy e il rischio che si voglia dare la forma di blog a qualsiasi nuova iniziativa, c'è. Dico rischio perchè non è difficile immaginare come il Direttore Marketing possa avere una visione tutta sua del blog e di come possa trasformarlo in un distaccato processo redazionale.

    Posso prevedere con una discreta sicurezza che nel 2006 vedremo proliferale numerosi blog aziendali, anche per le scarse barriere economiche e tecnologiche all'ingresso. I veri costi proverrano dai processi contruibutivi.

    E quando nel 2007 il CEO (o il Direttore Finanziario) andrà  a fare i conti e vorrà  essere rassicurato sul ritorno d'investimento previsto, il blog chiuderà .

    Sono io che sono eccessivamente pessimista o avete anche voi questa sensazione di deja vu?

  15. bambi dice:

    arridatece blogdiscount!

    ;)