A margine della convention democratica Dave Winer scrive alcune cose sui rapporti fra blog e politica che certamente piaceranno (oltre che a me) anche a G.G.

To the critics, we never in a million years would have thought of it until we had wasted the opportunity. Now the goal is to get back in, asap, in time to save the Net from Hollywood. The Democrats are excited about the Web, seriously excited for good reasons. They have to know that that excitement is incompatible with the idea of crippling the Web to serve the interestes of some very limited thinkers in California.

And get the big idea — we are not here to replace the ink-stained Pulitzer-winners. If you like what they do, more power to you. What we represent is a populace that can think and decide for itself, without having the problems framed by Wolf, Dan, Judy, Larry, Rush and Sean. Left to grow on its own, the Internet can and will turn around politics the same way it turned around business, education and journalism.

12 commenti a “GIU’ le MANI RAGAZZI”

  1. Massimo Moruzzi dice:

    Bravo Dave Winer. In effetti, meglio starein guardia. i Democrats sono il partito di quello che ha inventato Internet, no? ;-))

  2. marco dice:

    Quando leggo Winer faccio molta fatica a capire cos'e' wishful thinking e cos'e' osservazione della realta'.

    Winer mi pare giocare con i due piani facendo diventare realta' alcuni suoi desideri, che per inciso trovo anche condivisibili, ma questo e' un altro discorso.

    Questa citazione mi sembra confermare le mie impressioni: quanto e' realistico dire, qui ed ora, che 'Internet turned around business, education and journalism ?'

  3. Tizio dice:

    Da certi banneroni e articoli pro Kerry/Edwards presenti su Slate e MSNBC mi sembra evidente chi sia uno dei maggiori supporter dei democratici.

  4. Massimo Moruzzi dice:

    per Marco: il giornalismo non è più quello di prima, imho. e siamo solo agli inizi. "business" e "education"… boh :-)

  5. marco dice:

    Massimo: cosa vuol dire esattamente che il giornalismo non e' piu' quello di prima ? Business non me ne intendo, education mi pare proprio di no.

  6. Massimo Moruzzi dice:

    che il 'giornalismo' siamo noi. che tempo un paio di anni Google News includerà  i blog, e il New York Times andrà  in pensione :-)

  7. marco dice:

    Nice one, Massimo ;-)

    Adesso passiamo alle risposte serie :-)

  8. Massimo Moruzzi dice:

    sei libero di pensarla come vuoi, Marco. se per te il giornalismo online è Il Nuovo, Corriere.it o News2000, peggio per te :-)

  9. marco dice:

    Massimo,

    la mia non era una critica ma una curiosita' reale.

    Non leggo ne' il nuovo ne' news2000 ne' il corriere.it, perche' non mi piacciono, pero' continuo a fare fatica a vedere quali siano gli esempi del giornalismo 'turned around' da Internet.

    Che il giornalismo stia cambiando con Internet (e che Intenet sia cambiata dal giornalismo, non e' una via a senso unico) mi va bene, e' una cosa naturale, ma il discorso di Winer riguarda una rivoluzione in cui le portaerei dei Big Media sono state sostituite, o perlomeno affiancate, dalle navi corsare dei blogger.

    A me le cose sembra non stiano cosi', se pero' tu mi trovi qualche controesempio sono piu' che contento di sentirlo.

  10. Massimo Moruzzi dice:

    Marco, chi vuol vedere – e "credere" – vede e "crede". chi non vuole, no. Chi ha raccontato la guerra in Iraq, la CNN o dear_raed.blogspot.com ? Chi racconta la (ex?) niu economi italiana, dotcoma o business2.0 (morto, ovviamente :-) Quante "lettere al direttore" vengono stampate sul Corriere della Sera e quanti commenti o nuovi post che discutono un articolo su un altro blog nella blogosfera ? E' appena uscito "we the media" di dan gillmor. lo trovi su amazon. penso valga la pena.

  11. marco dice:

    Massimo, il problema secondo me è proprio che non bisogna mettersi nella dinamica dei credenti vs. non credenti, altrimenti non se ne esce.

    Tu ed io abbiamo probabilmente opinioni molto simili su quanto possa essere interessante e utile provare a diventare autori di giornalismo oltre che fruitori, ma questo non toglie che siamo una minuscola minoranza.

    Fino a che CNN ha un'audience ordini di grandezza più alta di raed, è CNN che racconta la guerra in Iraq, anche se passa aria fritta.

    La cosa mi piace ? Non tanto, ma questa è la realtà  dei fatti.

    Raed, peraltro, è finito intervistato alla BBC, penso unico blogger al mondo, quindi più che la regola penso rappresenti l'eccezione.

    Mi sono scaricato oggi il primo capitolo di We the media. Se mi piace lo compro.

  12. Massimo Moruzzi dice:

    boh, Marco… come dicevano a Parigi nel 68, ce n'est qu'un debut :-)