11
Set

Rileggevo oggi il pezzo che scrissi per Punto Informatico la sera dell’11 settembre 2001. Forse e’ vero che quel giorno sono cambiate molte cose. E magari parlare di tecnologia in simili occasioni e’ del tutto fuoriluogo. Mi pare in ogni caso che le parole scritte quel giorno continuino anche oggi ad avere un senso. Nel caso qualcuno le volesse leggere:

àˆ in giorni come questo che si comprende come Internet sia “altro” rispetto ad un semplice, molto apprezzato mezzo di comunicazione. La tecnologia è così sopravvalutata oggi! Eppure una volta che si è andati oltre i fili e i circuiti, oltre le dorsali che trasportano i dati fra il nostro PC e quelli del resto del mondo, nelle nostre mani restano ancora un sacco di cose. Per esempio i sentimenti di persone che non conosciamo o le voci del mondo intorno a noi. O le parole di un vecchio grande giornalista della rete Internet che se ne sta in ginocchio a Manhattan a pregare mentre gli F15 volano in circolo intorno all’isola, in attesa di sapere che fine hanno fatto certi suoi amici che alle 9 del mattino erano andati al lavoro dentro un paio di grossi grattacieli nel lower manhattan.

3 commenti a “11 SETTEMBRE”

  1. Fabio Metitieri dice:

    Pensavo di essere il solo cosi' vecchio e rincoglinito da autocitarmi, peraltro soltanto nei miei libri e per riallacciare il discorso da una versione all'altra e tra gli articoli tecnici e i manuali. E invece….

    Ma io almeno ho la scusa di fare ormai da qualche anno il giornalista di mestiere, categoria notoriamente narcisa. Tu?

    Ciao, Fabio.

  2. Massimo Morelli dice:

    Massimo, due anni fa non ti conoscevo ancora e non avevo occasione di dirti che l'articolo mi era piaciuto.

    Lo faccio adesso.

  3. Peter dice:

    Che schiaffo!