25
Set

IL CINISMO dei PUBBLICITARI

Sembrera’ incredibile ma anch’io come Dagospia sono rimasto colpito in questi giorni dalla nuova pubblicita’ del mensile Amica, presente sui quotidiani. Si tratta di una parodia ributtante di certe immagini ben presenti nella memoria di chi ha piu’ di vent’anni e che rimandano ai tempi dei rapimenti e degli assassinii delle BR. L’agenzia Armando Testa si difende dalle critiche cosi’:

“Abbiamo ripreso un’iconografia che già  esisteva nella memoria, riproponendola con un accento diverso. Non c’era alla base un intento storico o documentaristico, tantomeno alcuna intenzione speculativa.”

Che non ci sia alcuna intenzione speculativa e’ una affermazione che davvero lascia di stucco. Dov’e’ il Gran Giuri’ della Pubblicita’? Chi li ferma questi poeti dell’immagine shock?

4 commenti a “”

  1. luciano dice:

    si aveva colpito anche me., disgustosa.

  2. Andy dice:

    D'altronde, se il target di questo giornale (parola della direttrice M.L. Rodotà ) è quello delle "stronze", "stronza" sarà  anche la pubblicità . Auguro poca vita ad Amica

  3. Capt. Nemo dice:

    Mah….posso non corcordare?

    Armando Testa – come tutti i pubblicitari – cerca di inventarsene una più del diavolo per attirare l'attenzione sul 'cliente'. Magari ci è riuscito….Anche a me non pare bella, nè soprattutto elegante……chi dovrebbe protestare dovrebbero essere le lettrici di Amica…..ma non conosco la loro opinione. Comunque la vera cartina di tornasole dovrebbero essere proprio loro: se – sdegnate – decidessero in blocco di non acquistare il giornale per un mese di seguito in tutta Italia, forse la Signora Direttrice andrebbe da Testa e gli direbbe di andare a quel paese……ma non vi preoccupate, non accadrà : ho il sospetto che a loro piacerà , perchè il messaggio subliminale è piuttosto forte e ci si identificheranno senza riflettere…….vogliamo parlare delle parodie ributtanti che si vedono tutte le sere in TV?……

  4. Max dice:

    Mi aggiungo anch'io al coro, questa volta l'agenzia Testa ha toppato.