“Per anni quando mi recavo a rinnovare la tessera d’ingresso annuale al Senato degli Stati Uniti, venivo invitato a compilare due moduli. Il primo richiedeva dettagli biografici, il secondo doveva certificare che avevo firmato il primo sotto giuramento. Ero ben felice per il secondo, perché dove si richiedeva di definire la mia “razza”, scrivevo sempre “umana” nell’apposita casella. Ogni volta si arrivava a un battibecco. “Metta bianca”, mi fu detto una volta – da un impiegato afroamericano, mi si conseta di aggiungere. Spiegai che il bianco non è neppure un colore, figurarsi una razza. Attirai anche la sua attenzione sulla clausola del giuramento che mi obbligava a dichiarare unicamente la verità. “Metta Caucasica”, mi fu suggerito in un’altra occasione. Risposi che non avevo legami col Caucaso e che non credevo affatto in quella antiquata categoria etnologica. Le cose andarono avanti così finché un anno nel modulo non compariva più lo spazio per la razza. Vorrei essere creduto, anche se non è facile. Ti faccio dono di questa storia anche come invito a fare il piantagrane tutte le volte che le probabilità sono favorevoli e talvolta anche quando non lo sono: è un buon esercizio.



(Christopher Hitchens, Consigli a un giovane ribelle)

6 commenti a “Come se fossi solo un piantagrane”

  1. ArgiaSbolenfi dice:

    Avercene, di piantagrane come Hitchens..

  2. Paolo dice:

    Mi è sufficiente per prenderlo subito!

  3. gregor dice:

    In italia, l’anno successivo, avrebbero assunto un burocrate incaricato dello sviluppo di un un terzo modulo che potesse certificare in qualche modo che il secondo documento fosse autentico e veritiero..

  4. Marco dice:

    OT: Sull’articolo del corriere.it su Skygo hanno messo un link a un articolo di punto informatico scritto da mantellini. Mi sembra un fatto rarissimo.

  5. Prometeo dice:

    Lo scriveva già Edward Morgan Forster in “Passaggio in India”: non esiste il colore bianco della pelle, in verità siamo – diceva – un misto di rosa e grigio.

  6. Trino dice:

    Personaggio discutibile, Hitchens, anche se ho sempre apprezzato la sua battaglia per il laicismo. Negli ultimi anni però ha sposato cause decisamente lontane dal mio modo di sentire, e spesso peccava un po’ di presunzione, a mio vedere. Comunque il libro l’ho letto e lo consiglio a tutti.