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Mag

Oggi Renato Brunetta in pieno orgasmo da neo assunzione ha dichiarato che tempo un anno, un anno e mezzo la PA dovra essere paperless. Pare che la Pubblica Amministrazione emergendo da dietro uno schedario in mogano del primo dopoguerra riempito di carta tarli e polvere abbia risposto: “Paper-che?” Dopo questa dichiarazione ad effetto, di fronte alla faccia stupita degli astanti Brunetta ha escluso di essere affetto dalla Sindrome di Napoleone. Poi si e’ calato in testa il suo cappello a coccarda e si e’ allontanato fischiettando la marsigliese.

(via IlSole24ore)

31 commenti a “BRUNETTALESS”

  1. Edmondo_dantes dice:

    18 mesi? ma il Sig.n Brunetta ha idea di come funziana la P.A al sud? e' stato mai in C.e.D di un qualsivoglia comune, ad esempio siciliano? o della Prov di Palermo?

  2. frap1964 dice:

    Dopo il duo Rutelli-Nicolais sono ansioso di osservare la Rossa (MVB) e il Brunetta cimentarsi insieme con la versione 2.0 di italia.it.

    Penso che ne vedremo di tanti colori… :D

  3. Angelo dice:

    Ma fatemi capire: fosse un ministro di sinistra, non sareste tutti a plaudire?

  4. Alessio dice:

    Indubbiamente sì, si chiama faziosità  ed è uno dei motivi per il quale questo paese si trova in questo stato. Tra l'altro Bruetta ha detto anche molte altre cose sulle quali ovviamente si tace perchè scomode. Meglio fare il solito tristo sarcasmo, attività  in cui la sinistra eccelle, soprattuto dopo la trombatura elettorale.

  5. massimo mantellini dice:

    Angelo no,

    se qualcuno (chiunque) viene a raccontarmi una cosa buona anunciandola in tempi irrealizzabili io non sarei qui ad applaudire

  6. CavalloRazzo dice:

    Diciotto mesi sono un lasso di tempo breve, non impossibile ma improbabile per un paese fondato sulla burocrazia. E dato che una delle prime cose che dovrebbero vedere la luce sarebbero le carte di identità /smartcard per la firma digitale (che rappresenterebbero già  loro un discreto vantaggio), come si suol dire, staremo a vedere.

  7. Daniele Minotti dice:

    E pensare che dobbiamo tutto a Stanca e al suo CAD…

  8. Massimo Moruzzi dice:

    un paese che vuole mettere online i redditi dei prorpi cittadini e butta online dei database alla cazzo – senza nessun controllo di chi vede cosa – ora riesce in 18 mesi a far diventare la PA paperless? AHAHAHAHHA.

  9. frap1964 dice:

    E' utile rileggere anche solo i titoli di alcune interviste del predecessore L. Nicolais per rendersi conto di come la mania degli annunci ad effetto sia un vizio tristemente bipartisan

    http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.innovazionepa.it/maggio%202007/www.innovazionepa.it/nuovosito/salastampa/interventi.htm

    che puntualmente sfocia nel nulla.

  10. Massimo Moruzzi dice:

    beh,ma certo. Nicolais non è il fenomeno responsabile di italia.it ?

  11. Massimo Moruzzi dice:

    ripensandoci: per la Giustizia, potrebbero riuscirci. Si butta via tutta la carta di processi ormai 'vecchi' che è in giro per i Tribunali. Ci vuole circa 1 anno, durante il quale si insegna a giudici e personale dei tribunali a usare un computer e durante il quale nulla è reato. Poi, dopo un anno si riparte. Paperless, però.

  12. vb dice:

    Vediamo che fa, poi valuteremo: forse al sud sarà  irrealizzabile, ma a Torino non mi sembra affatto una mission impossible.

  13. Edmondo_dantes dice:

    @#12

    Al sud, con ansia aspettano[ i politici in primis] il Federalismo, che sia fiscale, o devolution, il modello sanitario lomabardo..

    dovresti sentirli tutti quelli che hanno votato una certa corrente: miiinchiaaaa u federalismu vulemu!!

  14. esaù dice:

    Minotti, scusa, fai del sarcasmo su Stanca, ma ti sei chiesto che cosa abbiano fatto le sinistre in questi ultimi due anni nel campo dell'innovazione tecnologica?

    Ah, no, forse non te lo sei chiesto, ma la risposta e': niente.

  15. Edmondo_dantes dice:

    @esaù

    rinfrescami la memoria, che dopo ti rinfresco quella che va dal 2001 al 2006.

  16. Salvio dice:

    A me pare che Brunetta abbia detto cose saggie. Invece di star qui – pigramente – a irriderlo bisognerebbe "sfidarlo" e dire: bene fallo, siamo tutti con te. Che poi il "desiderata" sia sfidante non è un buon motivo per non sostenere questa indispensabile riforma.

    E poi sai quanto CO2 e alberi risparmieremmo?

  17. Edmondo_dantes dice:

    @#16

    Ma infatti che lo faccia, che imponga , nel caso del suo ministero la digitalizzazione nella P.A, con conseguenza anche negli uffici regionali, comunali, provinciali, qui in sicilia, qui in calabria.

    perche a molti di memoria corta, sfugge, che gia' nel 2003/2004 il gov B. aveva pensato a iniziare lo snellimento delle P.A, ma di questo ne parlera' esaù

  18. Edmondo_dantes dice:

    Ah dimenticavo

    @Salvio dice: E poi sai quanto CO2 e alberi risparmieremmo?

    no, la formulazione corretta e': sai quanti dipendenti assunti per motivazione di voto verrebbero licenziati?

    sara' propio questo che fara si , che il concetto di snellimento non sara' applicabile, significherebbe andare contro gli interessi, di una mentalita' politica, e di favori, che ha permesso di avere il famoso 61 a 0 del 2001 in sicilia o di vedersi aumentare il flusso di voto del 12% alle ultime elezioni dato da tre regioni, sicilia campania calabria,senza il quale l'attuale governo avrebbe dovuto ricorrere ai voti dellUdc.., cosi come non applicabile, sara' il concetto di federalismo, o di sanita' lombarda… sempre per gli stessi interessi/motivi

    che lo faccia, che lo facciano, lo DEVONO FARE

  19. Daniele Minotti dice:

    @ esaù 14

    Forse dovevo essere più chiaro, ma a Stanca volevo rendere merito, ancor prima di Brunetta.

    I tempi, poi, sono un altro paio di maniche e non saprei.

  20. Bisax dice:

    Se ci riesce bisogna dargli una medaglia.

    Ma saranno una decina d'anni che sento annunciare che le PA diventeranno "paperless", senza che cambi nulla.

    Solo che i predecessori di Brunetta hanno sempre avuto la prudenza di non dare tempi di realizzazione.

    E comunque prima di informatizzare bisognerebbe alfabetizzare.

    Io in una PA ci lavoro, in un ex consorzio diventato SPA ad intero capitale pubblico, e non nel Sud retrogrado, a Milano. Ci ho messo 5 anni a spiegare a chi sta sopra di me che l'email non è il diavolo, ma uno strumento di lavoro. Ora l'email ce l'ho, ma continuano ad arrivarmi solo pratiche cartacee. Se qualcosa viene fatto via email, poi mi mandano comunque la stampa, in una cartellina. Carta su carta.

    D'altronde 2 dirigenti su 4 sanno a mala pena come accendere il PC. E dei due che sanno accenderlo, uno dubito sia anche solo in grado di inviare una email con allegati.

  21. david dice:

    Secondo me si tratta più della sindrome di Napoletone

  22. frap1964 dice:

    @Bisax

    Veramente secondo il predecessore (Nicolais) in tre anni (dal sett. 2006) sarebbe cambiato tutto:

    http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.innovazionepa.it/maggio%202007/www.innovazionepa.it/nuovosito/pdf/IntRoma.pdf

    "Il disegno di legge di riforma della PA che presenterò venerdì prossimo all'esame del CdM vieta, tra l'altro, di utilizzare il sistema cartaceo tra le amministrazioni che dovranno solo comunicare online."

    Quasi commovente nella sua piccola grande ingenuità … :D

  23. Andrea dice:

    Lavoro in una università , dove si usa l'informatica dai tempi delle schede perforate, collegata alla rete da prima che nascesse il termine "Internet".

    Proprio oggi, 13 maggio 2008, una nuova collega ha richiesto un account di posta elettronica. Ecco i passaggi che ha dovuto seguire:

    1. da una pagina web della nostra intranet, ha scaricato un modulo PDF

    2. ha compilato il modulo

    3. L'ha stampato e l'ha firmato

    5. Lo ha fatto firmare dalla dirigente

    4. ha mandato il modulo al ced via fax

    Poi, quando la sua casella di posta elettronica nuova di zecca sarà  pronta, dovrà  recarsi di persona al ced per ritirare la sua password, rigorosamente stampata su carta, e firmare con la penna una ricevuta di carta.

    Caro Brunetta, c'è un solo modo per realizzare il tuo sogno: eliminare stampanti, fax e fotocopiatori dai pubblici uffici, e far pagare ai dipendenti i fogli e le penne che consumano.

    Ma temo che abbandoneremo definitivamente la carta solo per tornare alle antiche tavolette di cera.

  24. Mirabell dice:

    Io credo che si dovrà  aspettare la prova dei fatti. Comunque secondo me sono stati deludenti i suoi predecessori soprattutto nelle politiche di riduzione del Digital Divide. Non mi piacerebbe una Pubblica Amministrazione fruibile solo da élites ma vorrei e-inclusion…

  25. Mammifero Bipede dice:

    Sono disegnatore meccanico.

    Un tempo i disegni si facevano a mano, su carta, oggi si usa il CAD.

    Un disegno effettuato al computer si trasmette direttamente alle macchine utensili per la lavorazione.

    Oggi mi sono arrivati dei disegni (su carta).

    1 – il disegnatore della ditta "X" li ha fatti con un sistema CAD

    2 – l'ufficio acquisti della ditta "X" li ha stampati e trasmessi via fax al nostro cliente

    3 – l'ufficio acquisti del nostro cliente ha scansionato i fax e ce li ha rimandati in formato PDF allegati ad un'e-mail

    4 – ovviamente sono illeggibili, ci comunicheranno le quote illeggibili via telefono

    5 – io dovrò ridisegnarli sul CAD (cosa che erano già  all'inizio)

    Mi sembra quel gioco dei bambini, che si sussurrano una parola all'orecchio l'un l'altro finché diventa incomprensibile.

    Ai bambini fa ridere, a me fa piangere.

  26. Massimo Moruzzi dice:

    @Edmondo_dantes: ci hai preso in pieno, quando dici:

    E poi sai quanto CO2 e alberi risparmieremmo?

    no, la formulazione corretta e': sai quanti dipendenti assunti per motivazione di voto verrebbero licenziati?

    In Estonia, il governo è 100% paperless. In Estonia, lo Stato sta cercando di eliminare ogni inefficenza non solo per eliminare gli sprechi, ma per, letteralmente, liberare risorse – leggi: quelli che ora sono dipendenti pubblici – per l'industria privata, che cresce al 10% da almeno 3 anni. Qui, siamo l'unico Paese al mondo in cui si parla non di 'lavoro' ma di 'posto di' lavoro. Non succederà  mai.

  27. Bisax dice:

    Frap, da settembre 2006 ad oggi sono circa 17 mesi. Aggiungi i tempo del Nono nano e la scadenza è la stessa.

    Che avesse ragione?

  28. Bisax dice:

    Ma cosa cacchio ho scritto? O meglio, ma come cacchio ho scritto?

    17 mesi sono quelli che mancano a settembte 2009.

    Sono più spiegato così?

    Mah.

    Comunque sostanzialmente i tempi coincidono.

    Gata ci cova.

  29. bardolomu dice:

    Scusate, ma tutto il privato che lavora con la PA è già  paperless? sicuri sicuri che sia così? se mi garantite che è così, ci credo…senza dimenticare il profondo radicamento delle ICT nel tessuto sociale del nostro paese. A proposito, Mantellini, questi dovresti conoscerli http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2252144. Saranno dati di destra o di sinistra?

  30. Mammifero Bipede dice:

    Il mio commento si riferiva al settore privato.

    Innanzitutto "paperless" non è nella testa della gente, dall'ultima segretaria al supermanager, e anche il discorso di Brunetta mi sa tanto di slogan e frasi fatte più che il condensato di una chiara idea sul percorso da effettuare per raggiungere l'obiettivo.

  31. Francesca dice:

    Io lavoro in una azienda privata e ho rapporti solo con aziende private e posso testimoniare che lo spreco di carta è perlomeno pari a quello delle aziende pubbliche nell'indefferenza generale.

    Tutti stampano le mail senza motivo, mail in cui spesso le prime due pagine sono occupate da sterminate liste di indirizzi, tutti siamo sommersi da barbosissime presentazioni (maledetto sia nei secoli l'inventore dell'orrendo Power Point) di centinaia di pagine con al max due righe di testo per ogni pagina, per non parlare di tutta la modulistica interna, disponibile sull'intranet come dispongono i sacri testi ma che va stampata e compilata in duplice copia. Poi ci sono le stampe delle pagine internet, ora che siamo vicini alle vacanze per esempio è tutto uno stampare depliant, offerte di viaggio, orari, prezzi, persino le foto dell'albergo e dei dintorni. Orami i navigatori satellitari si montano sulle carrozzine dei bebè, ma chissà  perchè tutti stampano le mappe della michelin o di google, come se dovessero partire per una avventurosa spedizione nel foresta amazzonica senza bussola. Non ci si muove più se non si sa tutto del misterioso territorio urbano che si dovrà  affrontare.

    Io credo che mai nella storia dell'uomo si sia usata tanta carta come dopo la diffusione dei pc, di internet e della posta elettornica e dei vari inutili gadgets elettronici.

    Ma non c'è azienda che non abbia il suo bell'angolino per la raccolta differenziata della carta. L'ipocrisia regna sovrana.