Gli amici del Warburg hanno messo online una petizione per salvare l’istituto che l’Università di Londra vorrebbe incorporare. Quando ci entrai la prima volta a seguito di Alessandra dieci anni fa scrissi questa cosa qui:
Vediamo se ho capito bene. Aby Warburg era un signore tedesco con la fissa dei libri e della storia dell’arte. Primogenito di quattro figli maschi di un banchiere di Amburgo lascio’ volentieri al fratello Max gli onori dell’alta finanza per dedicarsi ad una strana ossessione intellettuale. Quella di creare una specie di biblioteca dei collegamenti nella quale storia, religioni, pittura e letteratura, miti, astrologia e scienze alchemiche si incontrassero e si scambiassero spunti ed informazioni. Dico io – da ignorante – cercando di immaginarmela, una specie di Internet dei fogliettini e delle cartellette, nella quale riunire, sugli scaffali di una biblioteca fino ad allora mai tentata, informazioni diversissime che si completassero l’una con l’altra.
Questa specie di mania, che con gli anni fece di Warburg un uomo coltissimo e della sua biblioteca una specie di paradiso in terra per gli umanisti di ogni foggia, oggi prende il nome di iconologia. Non ci fosse stato quest’uomo la storia dell’arte del ventesimo secolo sarebbe una specie di deposito polveroso, gli storici dell’arte del secolo scorso persone di straordinaria inutilita’. Cosi’ la biblioteca di Amburgo piano piano crebbe, incurante della prima guerra mondiale. I soldi che Warburg otteneva dalla famiglia andavano tutti spesi nel tentativo di unire contributi da scienze diversissime per meglio comprendere il mondo. Poiche’ il motto preferito di Aby pare fosse “Il buon Dio alberga nel dettaglio“, ai curatori della biblioteca, una volta morto Warburg nel 1929, non sfuggi’ il piccolo particolare della sciagurata ascesa al potere dell’omino coi baffetti in Germania. Per tale ragione l’archivio di testi, foglietti e ritagli della biblioteca impossibile, da Amburgo emigro’ – con i mobili, le macchine da scrivere e tutto il resto – a Londra. Dove ancora oggi risiede, religiosamente conservato – in Woburn Square, sede del Warburg Institute. “Studi avanzati” li chiamano. (continua)