Buona parte delle nuove tecnologie indossabili di cui si parla da un po’ si concentrano su temi che riguardano la salute, spesso in relazione con una certa diffusa ossessione per la forma fisica. Il uelnesc direbbe un noto imprenditore di tapirulan della mia zona. Braccialetti che misurano le pulsazioni, le calorie, i chilometri percorsi, il dislivello, il glucosio nel sangue. Telemetrie per il cardiologo o lo stregone, monitoraggio della qualità del sonno e delle fasi Rem. C’è qualcosa di insalubre in tutto questo. Qualcosa che viene assai prima dei nuovi inediti rischi per la diffusione di nostri dati sensibili a terzi (ci attende una vera e propria epifania al riguardo) e che riguarda l’ossessione per il proprio corpo ma anche il pragmatismo spiccolo dei buoni comportamenti. La ricerca del rapporto di causa effetto è uno dei mali dei nostri tempi. Camminerò ogni giorno il numero esatto di passi che mi chiederà il braccialetto e, finalmente, non mi succederà nulla.

12 commenti a “Non mi succederà nulla”

  1. Massimo dice:

    Amen.

  2. cla van dice:

    Certo che se invece fosse stato una I-telemetria sarebbe stato diverso…
    “C’è qualcosa di insalubre in tutto questo. Qualcosa che viene assai prima dei nuovi inediti rischi per la diffusione di nostri dati sensibili a terzi ” : certo che detto questo da un groupie della mela che si basa sull’I Cloud….. mmmmmmhhhh

  3. mORA dice:

    Non vedo l’ora che arrivi l’iCockring bluetooth

  4. andrea61 dice:

    A quando lo sconto sull’assicurazoine se indossiamo sempre il braccialetto ?

  5. se-po dice:

    A me piace andare a correre, o in bici, coll’orologio che mi da tutte le statistiche.

  6. diamonds dice:

    Qualche anno fa ho scherzato pensando che avrebbero un giorno avrebbero potuto inventare il salvalacacca beghelli, per sapere quando si deve andare in bagno. Ma da un po di tempo ho la certezza sul fatto che la fantasia sia scavalcata da questa specie di realta`

  7. Alberto dice:

    Bisogni indotti per creare nuovi mercati… il mercato degli smartphone, d’altronde, è in stagnazione d’innovazione da un pezzo.

  8. Ale dice:

    @Mante: non devi generalizzare, applicando il tuo metro di giudizio al resto del mondo. Anche io come se-po sono uno sportivo, e durante lo sforzo e’ utile tenere sotto controllo certi parametri. Finora servivano strumenti dedicati, adesso invece sta diventando possibile farne a meno perche’ molte funzioni sono disponibili anche sugli smartphone.

  9. pietro dice:

    L’utilità di tenere sotto controllo certi parametri è in fondo abbastanza marginale per chi fa sport a livello amatoriale, se vai in bicicletta tenere sotto controllo i parametri fisiologici, e tutti i parametri della bicicletta sarà anche divertente, ma le persone che credono così di ottimizzare la propria prestazione mi sembrano ingenui, affidarsi ad un approssimazione tecnologica per evitare la fatica di approfondire la conoscenza dei propri limiti e delle proprie possibilità per quello che ho visto spesso porta a risultati opposti al voluto.

  10. Shylock dice:

    Già, chi gliel’avrà messo in testa a tutti quei fessacchiotti, di passare il tempo a misurarsi le prestazioni sportive col telefonino?
    Io un sospettato ce l’avrei:

    http://www.youtube.com/watch?v=xTjejvnBJfU

  11. cla van dice:

    @Pietro: guarda che il monitorare i parametri fisiologici non serve solamente per testare i propri limiti a livello agonistico, ma anche per ottimizzare i risultati di un’attività sportiva. Se vai a correre per dimagrire (come fa parecchia gente) e poi mandi il cuore in fase anaerobica, non solo non dimagrisci ma addirittura rischi cose peggiori… il corpo umano non è un dispositivo elettronico con cui effettuare dei test che se i test vanno male non hai la possibilità di comprarne un altro…

  12. gregor dice:

    Se togliete lo svago… Cosa rimane dello smartphone? :P