Consiglio dei Ministri: 13 dicembre 2013

Misure per favorire la diffusione della lettura
Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2000, di cui € 1000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni.


Segue profluvio di dichiarazioni, tweet e ammiccamenti vari su quanto il Governo Letta sia sensibile alla cultura. A margine anche alcune critiche sull’esclusione dall’ottimo provvedimento dei libri elettronici, ma insomma, non pretendiamo troppo. In ogni caso una delle rare iniziative del Governo accolte favorevolmente: i cittadini che acquistano libri ne riceveranno un incentivo fiscale.




Ora leggete questo articolo del Sole24ore di oggi dal quale si deduce che:

1) Il Governo Letta non ha i soldi per finanziare un simile progetto di diffusione della cultura e deve attendere i fondi europei.

2) Nel frattempo il tono liberale dell’iniziativa si spegne diventanto un incentivo fiscale non per i cittadini lettori ma per i librai

3) L’iniziativa viene per ora convertita in un voucher per i libri scolastici così organizzato

a) L’ammontare del singolo voucher non si sa, verrà concordato fra Ministero dell’Istruzione e dello Sviluppo Economico sulla base della popolazione studentesca 2013-2014

b) Si dovrà presentare un ticket, registrato e timbrato dai presidi

c) Col ticket gli studenti (solo delle superiori, ah anche parificate ovviamente) potranno ricevere uno sconto del 19% sui libri

d) Solo nelle librerie che avranno aderito all’iniziativa dopo aver chiesto un credito di imposta del 19%.

Ora io sinceramente non trovo parole migliore per descrivere l’abisso di incompetenza, stupida burocrazia e vuote frasi ad effetto del Governo Letta. Il quale ovviamente ora, allargando le braccia e con un po’ di fastidio, darà la colpa al Parlamento che ha modificato la sua fulgida norma.

23 commenti a “Libri e cialtroni”

  1. .mau. dice:

    a parte la cialtroneria che era già nota, perché uno studente di una scuola non statale non dovrebbe avere uno sconto sui libri?

  2. Pier Luigi Tolardo dice:

    Che stupido che sono stato a crederci…..

  3. massimo mantellini dice:

    @.mau- in realtà non capisco perché specificarlo (per quello ironizzavo)

  4. Frank77 dice:

    Cialtroni senza ritegno.

    Il Tweet in stile bimbominkia del nostro PdC poi si commenta da sè.

  5. nicola dice:

    Ma solo se è mercoledì e non piove nel giorno della presentazione della dichiarazione dei redditi. Prima, però, bisognerà fotocopiare gli scontrini, sottolineare in verde gli importi da detrarre e, mentre si brucia incenso durante una notte di luna piena, si dovrà compilare la propria dichiarazione con una biro rigorosamente nera se il giorno della settimana inizia per m o blu per gli altri giorni. Dopo la presentazione della dichiarazione, se si sono soddisfatti tutti i criteri di cui sopra, bisognerà camminare in ginocchio fino al santuario di Libropoli per poter partecipare all’estrazione della detrazione. Perché la detrazione non sarà per tutti, ma solo per i più fortunati.

    Che sconforto…

  6. andrea61 dice:

    Questa mattina sentivo un imprenditore a cui in radio è stato chiesto un consiglio pratico da dare al PdC. La risposta è stata chiara e molto precisa:” La pianti di fare il buffone andando in giro a vendere fumo e inizi a prendere provvedimenti utili”.
    Ieri si è scoperto che pagheremo 4 miliardi di multa per gli immotivati ritardi sui pagamento della PA nonostante ci sia una lettera ufficiale della Commisione Europea che garantisce lo scorporo di tali debiti dal Patto di Stabilitá.
    La cialtronata sui libri è solo l’ultimo esempio di come questo governo sia il punto più basso di una politica che ha come unico fine la strenua difesa del potere di una burocrazia malsana e sfruttatrice.

  7. Maurizio da Lione dice:

    Saro’ ingenuo e capisco che i temi trattati nei Cdm sono già stati sviscerati altrove, pero’ del comunicato stampa mi lascia basito che il Cdm é cominciato alle 10 ed é terminato alle 11,40….

  8. Shylock dice:

    @mau, ti do una dritta: Costituzione, articolo 33, comma III.

  9. .mau. dice:

    @Shylock: i libri di lettura sono “scuole ed istituti di educazione”?

  10. frank dice:

    io però mi sono stancato di leggere della presunta ‘incompetenza’ di abili ed esperti manipolatori di buracrazia

    la burocrazia non è ‘stupida’, ma riflette l’abilità dell’uomo

    una persona esperta che usa in un certo modo le sue competenze (nel destreggiarsi, manipolare e complicare a piacere la burocrazia), non è incompetente ma competente: è disonesta.

    Da un altro punto di vista: se sono arrivati a governare, conquistando il vertice: non sono degli stupidi incompententi. E’ il trionfo del potere relazionale, ancora rete. Quindi ancora: l’etica della rete.

  11. Padre Giacobbo da Voyager dice:

    le biblioteche sono piene di libri e farsi la tessera di una biblioteca non costa nulla

    anche andare a leggere il quotidiano in biblioteca non costa nulla

    ed infatti molti lo fanno

    perchè non dare soldi alle biblioteche pubbliche per ampliare il numero di libri disponibili?

    perchè non abbassare l’iva sui libri elettronici?

  12. Pioggia di critiche sull’emendamento che ha trasformato il ‘bonus libri’ in ‘bonus librai’ | Prima Comunicazione dice:

    […] Massimo Mantellini, noto blogger, ricorda i tweet entusiastici del presidente del consiglio Enrico Letta all’approvazione del provvedimento “per favorire la diffusione della lettura” da parte del Consiglio dei ministri (“A chi voleva bruciare librerie abbiamo risposto in Cdm con intervento di sostegno alla lettura, ai lettori e quindi ai libri. #Vivalalettura”) e del ministro dei Beni Culturali, Massimno Brai (“Le detrazioni fiscali sui libri sono parte di un progetto strategico fondamentale per il rilancio della cultura “). Conclude Mantellini: “Non trovo parole per descrivere l’abisso di incompetenza, stupida burocrazia e vuote frasi ad effetto del Governo Letta. Il quale ovviamente ora, allargando le braccia e con un po’ di fastidio, darà la colpa al Parlamento che ha modificato la sua fulgida norma”. […]

  13. diamonds dice:

    sono cintura nera di Bipensiero in perenne esibizione

    http://it.wikipedia.org/wiki/Bipensiero

    p.s. perchè nelle biblioteche comprano sempre gli stessi quotidiani senza quel minimo di rotazione che permetterebbe a tutti di respirare?

  14. andrea61 dice:

    @frank: parli come un libro stampato. La burocrazia non e’ ne’ pigra ne’ incomptenete. Esercita abilmente e quotidianamente il proprio potere di interdizione e intermediazione traendone succulenti benefici. La corruzione si nutre di procedure opache, complesse e dai tempi incerti. Quando un beneficio di legge non scatta per il semplice motivo che uno possiede i requisiti ma necessita invece di un riconoscimento ufficiale da parte di un funzionario della PA, il seme della corruzione e dell’arbitrio e’ stato piantato, irrorato e concimato.

  15. .mau. dice:

    «perché non abbassare l’iva sui libri elettronici?»

    perché per farlo bisogna modificare il regime Iva europeo. La qual cosa sarebbe buona e giusta, e apprezzerei molto che i nostri rappresentanti a Bruxelles promuovessero un’iniziativa di questo tipo: ma appunto Letta non può fare nulla al riguardo.

  16. frank dice:

    Come se non bastasse la burocrazia nazionale della ‘prima repubblica’: abbiamo contemporaneamente pensato ad una burocrazia regionale (riforma costituzionale titolo quinto) e una burocrazia europea. Tutto questo in una globalizzazione.

    Il sommarsi di queste burocrazie, che spesso non si sostituiscono reciprocamente, decentrano sempre più la sovranità, creando un sistema parallelo ed autoreferenziale, kafkiano. Sappiamo che è antieconomico, un suicidio, ma non sappiamo nemmeno di che morte morire.

  17. SuperPippa dice:

    sinceramente credo che la cialtroneria stia nel modo in cui, enfaticamente, comunicano cose che poi devono smentire! Non nel fatto che cambino le cose in corso d’opera: non ci sono maghi, la coperta è corta e ad ogni alluvione devono rivedere le priorità economiche! Ci sta anche guarda….Ma se fossero furbi, eviterebbero di squillare trombe a vanvera. Non hanno bisogno di più competenza, ma di meno connessione per accedere a twitter!

  18. diamonds dice:

    La coperta e` corta,ma ho incontrato il lusso sfrenato quando con un accredito particolare sono entrato in consiglio regionale per recapitare un documento. Pareva di stare sul Titanic

  19. Shylock dice:

    @mau, provo a spiegartela in un altro modo: “senza” = NOT “con”.

  20. .mau. dice:

    “libri” IS NOT “istruzione”. (e con questo io smetto)

  21. Shylock dice:

    Ah, ho capito: “libri scolastici” = NOT “scuola”, scusa tanto. Pensavo si stesse ragionando.

  22. andrea61 dice:

    Pare che l’ultima versione del provvedimento preveda 19 euro a studente suddivisi in tre anni.

  23. Davide dice:

    Misure per favorire la diffusione della lettura = CHE VERGOGNA!!
    Si escludono gli studenti universitari, gli amanti della letteratura e si fanno norme fumose e di difficile attuazione.
    Mi chiedo: gli studenti universitari che pagano le tasse universitarie (aumentate di molto negli ultimi anni), pagano fitti in abitazioni indecenti, che acquistano libri che costano dai 40 ai 250 euro, perché non possono avere una piccola agevolazione?
    Gli amanti della letteratura perché non vengono incentivati all’acquisto invece di invogliarli sempre più ad utilizzare le biblioteche pubbliche che prestano i libri gratis?
    E questo sarebbe aiutare l’editoria?
    Favorire la diffusione della lettura?
    Renzi aiutaci tu!