Poco fa Civati ha annunciato sul suo blog che alle Primarie del PD dell’8 dicembre si potrà votare anche online. Così io che mi ero messo il cuore in pace (in quei giorni sarò a Londra) ora mi dovrà arrovellare se votare per qualcuno oppure no.

23 commenti a “Il futuro, improvvisamente”

  1. Alfredo dice:

    Potresti abitare a Roma, sarebbe tutto più semplice: ovverosia MAI soldi a chi imbratta continuamente la città con manifesti abusivi, il Pd Roma appunto.

  2. Cookie dice:

    Non sprecare tempo in elucubrazioni inutili. Vota Civati e goditi Londra!

  3. Pedro dice:

    Io non so da che parte stai, ma il fatto che sbirci dalle parti di CIwati mi fa bene al cuore.

    Ma quando vai a Londra, una delle tante volte, posso venirti a trovare con la family ? Siamo in 5 ;)

  4. Maurizio dice:

    Siccome avevano fatto pochi impicci con le tessere false e con gli immigrati pagati per votare, ora avranno modo di rifarsi con primarie davvero trasparenti. CI manca solo il televoto….

  5. Marina dice:

    Io mi sono organizzata meglio: sarò in un rifugio nel Parco nazionale delle foreste casentinesi. Lì non mi raggiungono di sicuro :-)

  6. roberto botta dice:

    ma guarda, pensavo non ti passasse manco per l’antiucamera del cervello di votare alle primarie…
    IO per esempio non condivido l’impostazione programmatica del PD nel suo complesso, e neppure lo voto, quindi non capisco perché dovrei votare per il segretario di un partito che sicuramente non è il mio (e poi, secondo me, non è corretto neppure per il PD che chi poi non lo voterà si impicci nelle loro cose…).
    Be’ se mi obbligassero, voterei Civati, e tu?
    Se voti obbligo di outing, naturalmente… :-)

  7. frank dice:

    il futuro?

    ma fino al mese scorso per il PD il web non era un grave pericolo per la democrazia? al quartier generale del PD non accusavano il voto online perchè falsificabile?

    o forse ora optano per il voto online proprio perchè falsificabile ..

    il futuro

    a me pare che per ragioni propagandistiche il PD abbia attaccato Grillo buttando l’acqua e il bambino, in un contesto già difficile

  8. gregor dice:

    @ frank

    Un conto è permettere a tutti di votare, sia di persona, sia online, un conto è blaterare di democrazia diretta e permettere solo a 19 mila persone di votare, solo in rete, senza alcuna trasparenza.

    C’è mooolta differenza!

  9. frank dice:

    Massimo, non indugiare e vota Civati

    per me Civati è finito

    «Cosa dovevo fare, uscire dal Pd?»

    ma lo sapeva anche prima, sapeva che non avrebbe votato la sfiducia alla Cancellieri ma ha continuato a raccontare il contrario, a raccontare una bugia, e questo è un fatto grave, da dimissioni

    stessa cosa per Renzi, l’altro “rottamatore”

    fine. avanti altri

    e poi le scuse, ridicole, meschine «Cosa dovevo fare, uscire dal Pd?»

  10. mORA dice:

    @Rambo

    Faccio presente che Civati ha presentato una mozione di sfiducia della Cancellieri che il PD non ha approvato.

    Non mi risulta che altri nel PD l’abbiano fatto.

    Del resto se si candida a segretario non può non rispettarne le regole. Anche volendole cambiare in futuro.

  11. frank dice:

    “solo a 19 mila persone di votare” ma io penso che anche considerando le limitazioni poste da Bersani alle scorse primarie (primarie non aperte a tutti): 19 mila persone per un voto online sono tantissime, considerato il contesto e il digital divide, sembrano poche in valore assoluto, poi però alle elezioni nazionali la storia cambia.
    Un errore quindi affrettare il giudizio e un errore limitare il voto, meglio votare anche con matita

    “senza alcuna trasparenza”
    chi certifica? ci sono soggetti che hanno certificato il voto di Bersani e il voto di Grillo

    ma il fatto è che le primarie non hanno alcun valore legale in Italia, non sono previste e nemmeno regolamentate per legge, piaccia o no: sono letteralmente un’americanata, è un’iniziativa politica e pubblicitaria, gli elettori coinvolti sono circa un decimo dell’elettorato nazionale

    inoltre c’è una questione costituzionale e legale: il versamento di denaro (1 o 2 euro) per il voto e che implicherebbe una contabilità trasparente e una verifica da parte della Corte dei Conti

    chi gestisce queste somme di denaro? il tesoriere?

    infine c’è lo scandalo delle tessere

    poi ci sono problemi strutturali che riguardano il controllo dei massmedia in Italia e l’informazione politica su cui si basa poi il voto

  12. Pier Luigi Tolardo dice:

    Non andrò a votare per le Primarie anche se sono elettore e iscritto del Pd da sempre, non mi piace nessuno dei 3 candidati Segretario da andare a votare, chi vincerà sarà il segretario del Pd, del mio Partito, cosa dovrei votare invece? L’Udc o Monti? Oppure credere che azzerando tutto nasca per incanto un mondo nuovo, cioè Grillo? Non sono un utopista e non se in un mondo progettato da Casaleggio mi troverei meglio che in uno governato da renzi, sono diventato vecchio e diffido un po’ dei manager esaltati, Casaleggio è un manager esaltato, anche Renzi non scherza ma per ora è un po’ meno esaltato…Civati voleva dare una spallata al governo ma poi si è trovato solo o quasi nel Pd: se il Pd avesse votato la sfiducia alla Cancellieri insieme ai 5 Stelle Alfano si sarebbe dimesso prima ancora della decadenza di Berlusconi che sarebbe stata rinviata a chissà quando, per sfiduciare la Cancellieri che se lo meritava si sarebbe fatto cadere Letta e salvato Berlusconi…Il Pd non se l’è sentita e io non mi la sento di dargli torto: troppo spesso per avere tutto non si è avuto un bel niente…L’ho premesso: non sono un utopista…

  13. frank dice:

    @Rambo2

    Faccio presente che la Regola è invece costituzionale: senza vincolo di mandato.

    se Civati e Renzi avessero veramente voluto sfiduciare la Cancellieri avrebbero votato la sfiducia … liberamente e democraticamente senza appellarsi alla “regola di partito” e senza raccontar balle e scuse

    o l’una o l’altra: non sono regole compatibili

    e tra l’altro la legge elettorale è incostituzionale proprio perchè vicola gli eleggibili ai padroni dei partiti

  14. capodoglio dice:

    Bella stupidaggine votare la mozione presentata da un gruppo che ti definisce “cretino” un giorno sì e l’altro anche… Andiamo! Io non voterei una mozione 5s neppure se si dovesse certificare che il sole scalda.

  15. frank dice:

    non è il luogo più adatto al dialogo, dato che al quarto-quinto messaggio si viene iscritti automaticamente nel registro dei cattivi, ma mi prendo questa responsabilità e rischio

    ma caro Tolardo, lei è di fatto un utopista:

    – in base a quale certezza e automatismo la sfiducia di un ministro provoca automaticamente ed irreversibilmente la caduta di un intero esecutivo? unico caso in Europa

    se fosse così: la decadenza di Berlusconi (e del partito da sempre modellato sulla sua azienda) comporterebbe le dimissioni di Napolitano, garante del compromesso storico, e comunque la caduta dell’intero esecutivo. comunque.

    Invece a me pare si vogliano trovare ogni volta degli stratagemmi e delle scappatoie per plasmare l’opinione pubblica, ma da una posizione di potere, dominante

    dato che gli altri soggetti presi in esame sono opposizione e minoranza

    altra considerazione poi: “ora siamo liberi di governare” Letta

    quindi da oggi in poi quella che vedremo sarà la sinistra (cioè quella che i volti noti del PD spacciano in campagna elettorale) o “democristiani”?

    Perchè a me pare che a qualcuno piaccia fare lo struzzo accusandoli di esser “democristiani”: no, quella è stata votata come ‘sinistra’

  16. mORA dice:

    @frank

    Non certificarti come Cattivissimo Me, che punto non è la cattiveria. Non dire che qui non si può parlare perché questo stiamo facendo.

    Il punto è che Civati, che a me risulti, è l’unico nel PD ad aver proposto di calendarizzare una mozione di sfiducia della Cancellieri.
    La mozione non è passata, non poteva fare altro.

    Perché l’ha fatto?
    Per stanare quelli che hanno detto (in molti) che non votavano la sfiducia NON perché fossero contrari, ma perché l’ha presentata il M5S.
    A questi ha detto, OK, ne presentiamo una noi: la votate?
    La mozione non è passata e costoro (a proposito di articolo 67) hanno detto ennò, non possiamo votare una mozione del M5S.

    Mettere sullo stesso piano chi ha cercato (con gli strumenti che il partito, ovvero un’associazione tra cittadini in cui davvero uno vale uno) di far passare questa posizione con quelli che (molti ognuno dei quali vale uno, ma sono molti) hanno fatto un triplo carpiato per non pronunciarsi (sempre articolo 67, ricordo) non è logicamente corretto.

    Se poi mi dici che il risultato è che Civati non ha votato la sfiducia, e non ci ha fatto una bella figura, sono d’accordo, ma se Civati dice che in quel modo avrebbe rischiato l’espulsione con quella scusa e poco prima delle primarie, devo dire che per conoscenza personale delle meccaniche di partito (anche se di gioventù) che non è del tutto improbabile.

    Ecco perché dicevo e dico, che se vuoi cambiare le regole (e noi questo non lo sappiamo, lui dice di sì) devi intanto rispettarle.
    Dire che no è da Rambo; è lecito, ma non realistico.

    * * *

    Finisco con ribadire che la Costituzione prevede certamente l’articolo 67 (che per quanto mi riguarda è il più bello, oltre che il più breve, dopo l’articolo 1), ma la nostra forma di stato prevede anche che la rappresentanza avvenga SOLO attraverso i partiti (o leghe o moVimenti, o gilde, o crocchi, chiamali come vuoi).
    Il che è sì un controsenso.

    Non puoi delegare l’organizzazione della rappresentanza e vietare la rappresentanza e la corporatività vietando il vincolo di mandato.

    Io, proprio io in quanto io, non posso candidarmi in parlamento.
    Perché io sarei non di qua o di là, ma sarei uno con delle idee mie.
    Devo passare per un partito. Forse poteva aver senso nel dopoguerra, ma oggi non ne ha più.
    Infatti non mi candido.

    Allora, è chiaro che se i partiti sono l’unico modo di arrivare in parlamento, poi i partiti condizionino chi ne fa parte. Ma va?!

    Il che, bada bene, prescinde dalla legge elettorale.

    Estremizzando (?) potrei lasciare che siano i cittadini a scegliere chi votare e poi comunque delegittimarli, o espellendoli o riducendoli all’obbedienza.

    Ecco perché, Farinetti permettendo, cambiare solo la legge elettorale dà solo una parvenza di democrazia. Sarebbe meglio farlo, sarebbe più democratico farlo, sarebbe più in linea con il dettato costituzionale farlo, ma sarebbe guardare il dito.

    Un po’ come fingere che le regole interne ai partiti non abbiano effetto su chi ne fa parte, per non dire di chi li guida o vorrebbe.

  17. Giancarlo dice:

    @Frank: “19 mila persone per un voto online sono tantissime” a me fanno pensare più a una scoreggia nello spazio.

  18. Ernesto dice:

    Per la prima volta andrò a votare alle primarie e voterò per Cuperlo, preferirei farlo per Civati ma Cuperlo è l’unico che ha i numeri per contrastare l’ascesa resistibile di quell’altro esaltato. Che se ne vada a far danni nella sua vera parte politica e non occupi per sola ambizione valori e idee che non gli appartengono.

  19. andrea61 dice:

    Non voterò mai alle primarie.
    Le primarie sono la autocertificazione di inesistenza in vita di un partito, figuriamoci poi se le si allargano anche ai simpatizzanti o pseudo tali.
    Un partito ha il dovere di darsi una linea e un segretario con un congresso dove si discute e magari ci si azzuffa ma alla fine si ritrova l’unità su un documento. Ovviamente il corollario e’ che in caso di sconfitta o “non vittoria” il segretario e l’intero gruppo dirigente si dimette immediatamente passadno ad altre attività.
    I sondaggi di opinione sono altro non hanno nulla a che vedere con la vita politica di un paritio. Non e’ un caso che in nessun paese al mondo dove ci sono veri partiti organizzati vengano svolte le primarie a che da noi non furono introdotte per motivi tipicamente politici ma perunicamente dare investitura ufficiale al candidato unico (sic) che era privo di un partito alle spalle.
    Ma forse il mio errore e’ considerare il PD un partito e credo che quasi certamente, indipendentemente da chi vinca, assisteremo ad una bella scissione.

  20. gregor dice:

    Sul caso Cancellieri:

    i parlamentari nominati da Bersani, Renziani DOC erano 35, quelli di Civati 12, ai numeri, avrebbe vinto Letta con una bocciatura incredibile per Civati e Renzi. Questo è l’unico motivo per il quale i due candidati non hanno forzato la cosa.

    Poi non si può essere contro i 101 di Prodi e dire che Civati doveva votare contro il partito, è stato coerente a suo modo, meglio di Cuperlo certamente

  21. frank dice:

    @gregor

    se avrebbe vinto Letta quindi: perchè forzare la cosa promettendo di votare la sfiducia?

    questo è opportunismo, ma non solo opportunismo di Civati e Renzi, ma di un intero partito che cerca consenso e vuole fare buon viso a cattivo gioco e accontentare i potenti, cioè chi finanzia la politica. Non solo finanziamenti pubblici.

    E soprattutto: il partito vuole altre deleghe in bianco. ma non si può rappresentare tutti e così di fatto il PD scontenta e ha sempre scontentato gli elettori, accontentando i potenti. E la legislazione prodotta in questi anni rispecchia quella visione politica.

    e costringendo il voto: o voti noi o l’omino nero. Eliminando il pluralismo e piazzando un duopolio.

    Ti astieni? meglio ancora: governiamo con quattro voti, ma siamo sempre noi del partito.

    Quindi Renzi e Civati sono necessari quanto Cuperlo: un gioco di squadra, ma un gioco sporco.

    @Giancarlo

    per me invece non è una cosa cattiva, anzi: è la prima votazione politica online e certificata

    quindi, fuor di metafora: una boccata d’ossigeno in uno spazio in cui Berlusconi e il PD scoreggiano da anni..

    ma se la tua idea rappresenta quella del partito che ti rappresenta: perchè allora il partito ha deciso di votare anche online? allora è pubblicità ingannevole

    intanto osserviamo che questa concorrenza tra Grillo e il PD è virtuosa e non più viziosa come con Berlusconi. Quindi plaudo.

    19 mila sono tanti: sono i militanti di vecchia data e persone che si impegnano nei circoli (i cosiddetti Meetup, nome orrendo) e sotto i gazebo al freddo a raccoglier firme. E cioè la vera rete che sostiene il programma: la solidarietà disinteressata, la vera base del Movimento 5 Stelle, la partecipazione non ha bisogno di finanziamenti e nè di ricatti da parte di potenti lobby.

    questo è il merito della questione, come ha notato Assange: non gli scontrini della Gabanelli.

    i militanti di quel movimento non sono in piazza con rimborso di 50 euro, panino e bandiera, come nel caso di Forza Italia. Non è una gita scolastica per “ragazzi di seconda media” e ignoranti. Berlusconi dileggia i suoi stessi elettori: perchè li paga, li corrompe, come le sue prostitute.

    Ed è la stessa cosa che abbiamo visto coi tesseramenti del PD: autobus pieni di persone inconsapevoli. La stessa corruzione di massa. Questa è la grande differenza – e il senso dei numeri.

  22. Luigi dice:

    Mi sembra ci sia un fraintendimento.
    “on-line” è solo la procedura di registrazione non il voto.
    Quindi se non ti trovi sul suolo italiano non è possibile votare.
    La procedura on-line permette solo di cambiare seggio.
    Questo almeno quanto riportato dul sito http://primariepd2013.it/?q=comesivota

  23. e dice:

    We alla fine siete riusciti a votare on.line?