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Apr
Non risulta ancor chiaro quanti merluzzi surgelati in fronte debba prendersi Bersani prima di realizzare un certo qual sentore di fallimento
— massimo mantellini (@mante) April 17, 2013
Non risulta ancor chiaro quanti merluzzi surgelati in fronte debba prendersi Bersani prima di realizzare un certo qual sentore di fallimento
— massimo mantellini (@mante) April 17, 2013
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Aprile 18th, 2013 at 15:18
Il Conte Mascetti aveva tutta un’altra dignità. Ed era amico del Perozzi, non di Alfano.
Aprile 18th, 2013 at 16:19
Io comunque farei convergere tutti i voti su chi ha votato per Veronica Lario…
Aprile 18th, 2013 at 18:30
alla fine gli verrà un piccolo sospetto
http://www.youtube.com/watch?v=T9fLd5-FMlE
Aprile 18th, 2013 at 19:32
Quelle dimissioni che aspettiamo dal 25 febbraio sarebbero ora ancora più gradite
Aprile 18th, 2013 at 20:59
Non sente la puzza di fallimento perche’ anche lui, come gli elettori del PD, vota tappandosi il naso da 15 anni.
Aprile 18th, 2013 at 21:32
Tutto vero; resta però sempre, caro Massimo, quella sottile delusione della frase scritta maluccio. E sì che su 140 caratteri si potrebbe perdere un paio di minuti a limare.
Aprile 19th, 2013 at 08:13
http://www.ilpost.it/makkox/2013/04/18/elezione-presidente-repubblica-pd/
Aprile 19th, 2013 at 15:57
Possiamo dire che e’ il Massimo Moratti della politica ?
Aprile 19th, 2013 at 18:02
a me ricorda cent’anni di solitudine:
Figlio del capostipite José Arcadio, Aureliano Buendía è famoso per essere diventato comandante generale delle forze rivoluzionarie, per aver preso parte a 32 rivoluzioni armate e per averle perse tutte e 32.
spero che il finale sia meno taumaturgico dell’originale:
“Allora saltò oltre per precorrere le predizioni e appurare la data e le circostanze della sua morte. Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell’istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cent’anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra.”