Quando i lettori partecipano al controllo dei fatti #factchecking. Da oggi su Corrierecorriere.it/cronache/12_ot…
— Ferruccio de Bortoli (@DeBortoliF) October 23, 2012
Io sono molto contento della collaborazione annunciata fra il Corriere della Sera e la fondazione href per portare la verifica dei fatti sulle pagine web del più importante quotidiano italiano. Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno. Però mentre tutto questo accade, anche eliminare da corriere.it tonnellate di fuffa, video di incidenti mortali, strano ma vero, foto di uomini dai peli delle orecchie più lungi del mondo, tutte attività nelle quali il sito web eccelle, forse aiuterebbe.
Ottobre 23rd, 2012 at 09:59
Lungi da me voler criticare la tua avversione per i peli delle orecchie…
Ottobre 23rd, 2012 at 10:02
Scusa ma invece di copiare e incollare il tweet di de Bortoli per rimanertene qui nel tuo blog a scuotere la testa, non potevi rispondergli? O fare entrambe le cose? Se la pensi così diglielo, Twitter esiste apposta no?
Ottobre 23rd, 2012 at 10:10
I fatti sono solo una parte della faccenda, l’altra è COME vengono raccontati.
Ottobre 23rd, 2012 at 10:15
Sarebbe come se i pazienti avessero voce sulla cartella clinica o la diagnosi. Sono professionisti iscritti all’ordine: pagassero qualcuno per farlo.
Ottobre 23rd, 2012 at 10:16
Il concetto di link, questo sconosciuto:
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_23/lettori-controllo-fatti_c3610796-1cd3-11e2-99b8-aac0ed15c6ac.shtml
Poi sarebbe utile rendere la cosa un poco meno complicata… Per sapere se si stanno scrivendo cavolate basta un indirizzo di mail e leggere di tanto in tanto i commenti alle notizie, quando possibile, o usare i socialcosi, che anche di lì le grandi stupidaggini vengono commentate.
Vebbè, forse la faccio troppo facile e sono troppo attaccato al web italiano, ma nel resto del mondo come fanno?
Ottobre 23rd, 2012 at 10:56
A me divertono una cifra gli uomini con i peli delle orecchie più lunghi del mondo. L’importante è che siano davvero i più lunghi, che non si tratti di hoax o di bufale sbugiardate anni fa: decido io i miei cinque minuti di cretineria; quel che voglio è non essere preso in giro, non necessariamente educato.
Ottobre 23rd, 2012 at 15:14
Tu pensa e io che pensavo che il lavoro di giornalista fosse diverso da quello di portiera proprio per il fact cheking…
Ottobre 23rd, 2012 at 16:41
questa è una notizia da fact checking?
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_20/tagliacozzo-eredita-cane_6ecca2c8-1ace-11e2-a470-3b372467b052.shtml
Ottobre 23rd, 2012 at 17:05
I commenti li possono scrivere i blogger (gratis); per le inchieste ci sono i citizen (gratis); i fatti li controlla la crowd (gratis).. chi è che voleva fare il giornalista? :-)
Ottobre 23rd, 2012 at 18:27
Io sarò antico, ma una volta si faceva PRIMA di pubblicare una notizia, il controllo
Ottobre 23rd, 2012 at 20:06
Il lavoro (GRATIS) smobilita l’uomo…
Ottobre 24th, 2012 at 04:02
C’era una volta il Corriere…
Ottobre 24th, 2012 at 07:08
@MORA e Mario: +1
Ottobre 24th, 2012 at 08:04
Si virtualizza su cloud il giornalista.. sará un successone in Italia. E fu così che anche i fatti divennero opinabili.
Ottobre 24th, 2012 at 12:12
Ecco:
http://www.wittgenstein.it/2012/10/24/storia-di-una-notizia-falsa/
fanno come le diete: cominciano lunedì?
Ottobre 24th, 2012 at 12:46
Interessante che un giornale come il Corriere, con tutte le risorse e la storia che ha, senta il bisogno di affidarsi ad una fondazione nata da qualche mese per farsi “convalidare” le notizie. E come se il Corriere stesso dicesse: “Sapete che c’è? Che tutta la mia autorevolezza bene o male conquistata nei decenni se ne può andare a puttane: è farlocca, è una maschera. Ci siamo accorti all’improvviso di avere un fortissimo bisogno che Nando1989, Marika_BalloLatin o Bimbominkia19 confermino o smentiscano le nostre notizie. E se è così, allora, perché uno dovrebbe prendersi il disturbo di comprare il Corriere?
Gennaio 16th, 2013 at 23:27
[…] su questa innovazione, mettendole in fila con eventuali microdiscussioni. E riporto anche l’opinione positiva di Massimo Mantellini sul suo blog, che invece ne approfitta per punzecchiare il venerando CdS aggiungendo in cauda venenum: […]