Ciccato anche l’appuntamento per dopo Pasqua, l’azienda italiana che produce i’m Watch dice che consegnerà gli orologi già ordinati (e almeno in parte già pagati) entro il 15 settembre prossimo. E chi volesse recedere potrà riavere i soldi indietro.


1) Entro il prossimo 15 giugno forniremo i’m Watch ad un gruppo di 300 clienti, i quali collaboreranno con noi per una verifica finale e definitiva, che si completerà entro il 15 luglio. Chiederemo loro di dare periodicamente un feedback sulla loro esperienza, che sarà riportato in un blog pubblico sul sito www.imwatch.it per cui anche tu potrai seguirne l’evoluzione.

2) A partire dal 15 luglio inizieremo a spedire il prodotto a tutti coloro che hanno un ordine inevaso e ci aspettiamo di completare la consegna di tutti gli ordini in corso entro e non oltre il 15 settembre.

Poiché siamo consapevoli che potresti nel frattempo aver perso l’interesse all’acquisto abbiamo deciso di offrirti le seguenti possibilità:

• Rinunciare all’acquisto e richiedere l’immediato rimborso della cifra spesa, inviando entro il 15 luglio una e-mail al seguente indirizzo, se sei residente in Italia: assistenza.italia@imwatch.it; o al seguente: assistance.world@imwatch.it se sei residente all’estero.
• Se invece sei disposto ad attendere fino alla data prevista per la consegna, riceverai all’atto della consegna uno sconto del 15% sul prezzo pagato.



La lettera è stata spedita agli imbufaliti clienti in attesa da quasi un anno ma sul sito web dell’azienda non ce ne è traccia (o almeno io non l’ho trovata). Nello shop di i’m watch, ancora fanciullescamente attivo, i tempi di consegna degli orologi che di fatto ancora non esistono (faranno una beta con i primi 300 acquirenti) ma che sono ugualmente già in vendita, non sono specificati. Tutto ciò non è molto incoraggiante.


(via DDay.it)

28 commenti a “Solvibili come la Grecia”

  1. Daniele Minotti dice:

    Autopromotion
    Facciamo una class action o qualcosa del genere.

  2. pgiacome dice:

    il bello è che pubblicavano fino a qualche tempo fa anche delle ricerche di personale di alto profilo come basta controllare con google (https://www.google.it/search?sugexp=chrome,mod=2&sourceid=chrome&ie=UTF-8&q=project+manager+imwatch), mi sa che sulla strada del ritorno dal lavoro vado a fare un giro a Monteviale per vedere se la sede esiste ed è aperta

  3. frap1964 dice:

    Pebble ha raccolto 10 milioni di dollari ed ha un display e-paper invece di un TFT come I’m watch.
    Su questo niente da dire?
    I ritardi su progetti del genere sono la norma, direi.
    Però con I’m watch si arriva praticamente ai 12 mesi, che sono oggettivamente tanti. Temo che avranno solo richieste di rimborso immediato al 99,9%.

  4. massimo mantellini dice:

    @Frap, Pebble ha raccolto finanziatori, che e’ cosa completamente diversa da vendere sul mercato un sedicente prodotto finito

  5. propositionjoe dice:

    Ma hai ordinato sta tamarrata?

  6. Paolo dice:

    chi compra queste schifezze????

  7. ZeusFaber dice:

    Un web designer e una cintura nera di PhotoShop + 3D Studio e il gioco è fatto :)

  8. mbc dice:

    Ohinoi, anche Ennio Doris s’è fatto l’i’m Watch. Versione oro. Però ce l’ha già, e lo mostra nel video.

    http://affaritaliani.libero.it/mediatech/i-m-watch160512.html

    Io chiedo scusa per un link che punta a tale personaggio, ma l’ho trovato nei link a lato dell’articolo su Pietro Scott Jovane, del post precedente… non potevo esimermi!

  9. Nonkit dice:

    La cosa incredibile è che nessuno di I’m watch ci tenga a intervenire qua, scrivendo a Mante una dettagliata spiegazione degli avvenimenti.

    Mante sta solo prendendo atto della situazione. Ma è chiaro che l’immagine che ne esce è sconfortante e bruttina.

    E nessuno di I’m watch interviene su quello che è uno dei blog più seguiti in Italia? A me questa sembra la cosa più sbagliata.

  10. Massimiliano dice:

    Buongiorno a tutti,
    sono Massimiliano Bertolini, co-fondatore e Amministratore delegato di i’m Spa. Per Giacomo, ma non solo: invito chiunque voglia a visitare la nostra sede a Monteviale (Vi) dove lavorano molti ragazzi in gamba. Riguardo alle consegne, è vero, abbiamo avuto moltissimo ritardo, e la lettera che abbiamo scritto dimostra che non siamo dei truffatori (che truffatore darebbe indietro i soldi?), ma il nostro errore è che abbiamo voluto esagerare all’inizio con date che non siamo riusciti a mantenere. Noi siamo convinti che attualmnte i’m watch sia un prodotto veramente diverso da quelli in commercio (Sony) o che ci saranno (Pebble), e che quindi meritasse di essere perfetto, non solamente quasi perfetto. Ce ne siamo scusati, stiamo andando incontro alle richieste di rimborso (che fortunatamente non sono il 99,9% ma molto molto meno, il che dimostra che la gente ancora ci sta dando fiducia). Fare una class action? Ma se stiamo dando la possibilità a chi vuole di avere indietro i soldi? Poi riguardo all’assenza sulle date di consegna: chi ordina oggi può vedere chiaramente quante settimane abbiamo messo…Tutti sono stati avvisati, in totale chiarezza. Dopotutto io ed il mio socio ci siamo esposti in prima persona dall’inizio proprio perchè crediamo da morire in questo progetto e sappiamo che non deluderemo i nostri clienti. Qualcuno dice che stiamo rovinando l’immagine dell’Italia. Io dico che abbiamo sbagliato a ritardare cosi tante volte le consegne, ma l’abbiamo fatto in buona fede. E sono convinto che tra poco si dirà che abbiamo dato una bella immagine dell’Italia, quella che fa del design, della bellezza, del vero “made in italy” il punto di forza. Mi piacerebbe avere proprio da voi italiani appoggio in questa fase ed in futuro. A presto!
    Max

  11. andrea61 dice:

    [set pistolotto on]
    Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
    Ritardare cosí tante volte le date di consegna non é certo indice di professionalità ed invocare la buona fede non é detto che sia una attenuante. Se bastasse una buona idea per diventare imprenditori non ci sarebbero piú lavoratori dipendenti.
    [set pistolotto off]

  12. frap1964 dice:

    @Massimiliano
    Io confermo quanto scrissi QUI qualche tempo fa (migliori auguri di massimo successo).
    Ciò detto, la beta di 4 settimane per avere il feedback (tardivo) mi pare un po’ assurda. Se i feedack fossero negativi come fareste a garantire poi le date successive e a non sforare ancora? Se invece siete convinti che i feedback saranno certamente positivi… che senso ha fare la beta?
    Il vostro socio finanziatore al 50% nel video sopra di Affari Italiani non sa come si chiama la società? Mah… la cosa è quantomeno curiosa no?

  13. massimo mantellini dice:

    @Massimiliano, “dare la possibilità di avere indietro i soldi” mi parrebbe il minimo non un gesto di grande altruismo, il fatto di non accennare minimamente sul vostro sito ai problemucci avuti fino ad ora è molto molto grave, fare la beta dei propri prodotti con i soldi di chi pensava di aver acquistato un prodotto finito è una idea piuttosto curiosa, diciamo che l’idea del made in italy che avete dato è già piuttosto formata

  14. Massimiliano dice:

    Solo per chiarire: nessuno ha mai detto che stiamo facendo un gesto di altruismo, ma solo che il fatto che restituiamo i soldi significa che non vogliamo truffare nessuno. Il test non e’ su un prodotto non finito, intendiamoci, ma un prodotto che potrebbe avere dei bug e quindi i commenti dell’utente saranno molto utili… Poi, riguardo al socio che non ricorda il nome della società: invece di fare commenti su questo, riconosciamo che in Italia esistono persone come lui che per fortuna credono nei giovani e li finanziano. In un paese dove la crisi cresce, le banche non aiutano e i giovani perdono ogni speranza, penso meriti rispetto chi dimostra di essere un imprenditore di questo tipo. Ad ogni modo, vedrete che il prodotto non deluderà le attese!

  15. zerobyte dice:

    @Massimiliano una piccola curiosità.
    Darete indietro i soldi + % di interessi a tassi debitori bancari, o solo i soldi che han pagato gli acquirenti 12 anni fa?

  16. frap1964 dice:

    @Massimiliano
    Io lavoro nel campo della produzione del sw, quindi vivo tutti i giorni, anche sulla mia pelle, le difficoltà oggettive di lavorare con la tecnologia e di far funzionare correttamente le cose. Quindi capisco perfettamente. Ma dove lavoro io non ci sogniamo minimamente di chiedere ai nostri clienti paganti di farci da beta-tester: c’è un reparto apposito di persone che lo fa sistematicamente cercando di mettere in crisi i ns. sistemi. E 95 volte su 100 sono i ns. clienti a pretendere comunque una pilot di qualche settimana per verificare che non ci siano ancora problemi (che peraltro regolarmente emergono, anche post-pilot, nonostante tutto: sono sistemi complessi). Ma sono loro che pretendono, non noi che imponiamo (il contesto è completamente diverso dal vostro: non facciamo oggetti consumer).
    Fa molto piacere vedere che Doris finanzi imprese di cui stenta a ricordare persino il nome (che peraltro è scritto sul cinturino dell’orologio d’oro che indossa) e sia invece totalmente concentrato sempre e solo sull’idea imprenditoriale. Peraltro nel video di cui sopra lui stesso racconta di come Zanella, per riuscire a parlarci, si sia addirittura improvvisato family banker e abbia dovuto ottenere consistenti risultati di vendita di prodotti finanziari prima di poter ottenere udienza e credito.
    Quindi sostenere che “creda nei giovani” tout-court mi pare appena appena leggermente azzardato.
    E non è un imprenditore, ma Presidente del CdA di Banca Mediolanum S.p.A che, sempre nel video di cui sopra e secondo lui, non potrebbe finanziarvi (ma se il controllo ce l’ha lui a metà con il Berlusca…). Tanto che lui lo starebbe facendo interamente con capitali propri (no problem, visto che secondo Forbes nel 2011 era il settimo uomo più ricco in Italia ed al n. 833 nel mondo con un patrimonio stimato, famiglia compresa, di 1,5 miliardi di dollari).
    Di che tipo di imprenditore stiamo parlando, scusa?

  17. Massimiliano dice:

    Allora: noi non imponiamo niente a nessuno, e comunque vai a vedere i commenti su facebook x capire che sono abbastanza felici della cosa. Riguardo a Doris, non voglio ancora parlarne perché mi sembra che ci sia comunque sempre chi va contro quindi sarebbe inutile. Solo una cosa dico: se ci sono tutte queste persone che finanziano, allora non ci sarebbero problemi vero? E’ uno degli uomini piu’ ricchi? Va bene, ma come lui ce ne sono tanti ma non mi sembra tutti finanzino, se fosse così semplice sai che bello! In ogni caso, mi spiace che la cosa venga vista solo e comunque negativamente. Per fortuna moltissimo credono sempre in noi e continueranno a farlo. Buon weekend a tutti

  18. frap1964 dice:

    @Massimiliano
    Abbi pazienza ma il numero di commenti su FB non mi pare particolarmente significativo rispetto ai numeri di pre-ordini che dovreste in teoria aver raccolto sino ad oggi.
    La situazione reale, ovviamente, la conoscete solo voi.
    Qui si discuteva semplicemente su una gestione quantomeno approssimativa della comunicazione e dei continui rinvii.
    Io personalmente vi auguro di cuore che abbiate un enorme successo, ma il vs. orologio io non lo compro di sicuro, perché come prodotto, a me, non interessa granché.
    Riguardo Doris, non è un imprenditore (non nel senso classico almeno), non è un filantropo e come abbia conosciuto e finanziato Zanella si legge tranquillamente anche su Internet con una ricerca molto molto semplice.

  19. puntosulvivo dice:

    Quanto accanimento, non è che l’autore di questo blog è tra quelli che stanno aspettando l’orologino gadget? :)

  20. massimiliano dice:

    Gentile Massimiliano, che con il fatto che rimborsiate i soldi, non sia una truffa è tecnicamente vero, anche se gli interessi che non avete pagato, potrebbe essere l’ingiusto vantaggio con cui con artifizi e raggiri…. e magari un avv. bravo riesce a costruirsi sopra il reato di truffa.

    Che abbiate venduto e garantito, a me personalmente martedì mi avete scritto che il prodotto era in consegna e giovedì avete detto che era uno scherzo, invece genera un inadempimento contrattuale, e siccome anche mia nonna sa che chi sbaglia paga, e siccome non abbiamo sbagliato in 100.000, credo che il solo rimborso sia troppo poco.

    Anche perchè non capisco perchè abbiate chiesto il saldo, dicendo che spedivate il prodotto se invece eravate in ritardo e stavate pensando a miglioramenti?
    Erano finiti i soldi e avevate bisogno di ulteriori finanziamenti? Certo è comodo prendere a prestito denaro senza pagare interessi specie di questi tempi.

  21. massimo mantellini dice:

    @puntosulvino, desidero tranquillizzarti, non ho comprato alcun gadget del genere

  22. frap1964 dice:

    @Massimiliano
    La cosa abbastanza curiosa è che la versione italiana del sito è scritta per metà in lingua italiana e per metà in lingua inglese.
    In particolare l’indicazione dei termini di consegna effettiva è a lato, solo al momento di conferma acquisto, in corpo 6, solo in lingua inglese
    delivery: 15 weeks from order date
    oppure in italiano, in grigino corpo sei, nell’ultimissima riga delle chilometriche condizioni di vendita (tutte in grigino chiaro corpo 6 a parte un paio di paragrafi sul diritto di recesso e sede legale) in font italico:
    Consegna: 15 settimane dalla data dell’ordine
    L’informativa ai clienti ora è presente anche sul sito, ma per leggerla bisogna andare a fondo pagina e fare click su “Informativa” (in grigino chiaro).
    Il tutto sembra chiaramente realizzato in questo modo per indurre il cliente non troppo attento in errore: ordinare nella convinzione di ricevere l’orologio a breve. Con un click su una checkbox si accettano condizioni di vendita che nessuno ovviamente leggerà mai sino in fondo.
    Riguardo il diritto di recesso:
    Per esercitare il diritto di recesso, il Cliente dovrà inviare ad i’m SpA una comunicazione in tal senso, entro dieci giorni lavorativi dalla data di ricevimento della merce. Tale comunicazione dovrà essere inviata, utilizzando l’apposito modulo di recesso (scaricabile dal Sito nell’area “I tuoi diritti” nella sezione Informazioni), a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzata a:
    i’m SpA
    Via Biron 102 int. 2/a
    36050 Monteviale (VI)
    Italy
    ovvero tramite fax o e-mail, sempre entro il suddetto termine di dieci giorni lavorativi. In questo caso, il recesso deve essere confermato dal Cliente con l’invio del modulo di recesso tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento, tassativamente entro le 48 ore successive all’inoltro della comunicazione via fax o via e-mail.

    Io l’area “I tuoi diritti” nella sezione Informazioni ed il modulo di recesso non sono proprio riuscito a trovarlo.
    Qualcuno riesce a vederlo?
    Qui ci vorrebbe Minotti per dire se automaticamente scattano i tre mesi invece dei 10 gg. e/o se la cosa è proprio regolare regolare.
    Chiunque può verificare quanto ho descritto qui.

  23. Femetal dice:

    intanto il futuro è arrivato:

    https://www.youtube.com/watch?v=_d6KuiuteIA&feature=player_embedded

  24. massimo mantellini dice:

    @Femetal va a finire che lo preordino ;)

  25. Polpastrelli - manteblog dice:

    […] via Femetal nei commenti) Nessun […]

  26. mORA dice:

    Hai un amico osteopata?

    Mica per nulla, ma tutti i movimenti che ho visto sono tutti quelle che sono da denuncia se applicati in ambito aziendale.

    Io capisco che le cose fiche sono cose fiche, ma mica per nulla abbiamo inventato termini diversi per fico e buono.

  27. ex-xxcz dice:

    Aggiornamenti sul coinvolgimento di Ennio Doris… http://www.ilgiornale.it/news/tecnologia/arriva-smartwatch-ed-made-veneto.html

  28. Elisabetta dice:

    @frap1964
    Ma il modulo per il diritto di recesso sei riuscito ad averlo?