Siccome questo è un paese strano oggi ci tocca l’apologia di Emilio Fede da parte di Aldo Grasso sul Corriere.


Onore delle armi, perché Fede, come ebbe a riconoscergli persino Sergio Cofferati, è uno spudoratamente onesto: “la sua è una informazione di parte, ma è senza infingimenti. Altri sono faziosi, ma fingono di non esserlo.”



Una spiegazione potrebbe essere che Grasso in questi anni ha guardato un po’ troppa TV e ne è uscito leggermente provato. Perfino il giornalismo (che avrebbe di suo, in teoria, un pacchetto di principi e norme da rispettare) diventa ai suoi occhi una sorta di reality qualsiasi dove l’invenzione, il tono e la messa in onda, contano più di tutto il resto. Questa di Grasso che glissa sul danno del giornalismo asservito (in qualche misura tollerabile a patto che sia palese) è una stupidaggine. Una categoria da critico televisivo che forse può andare bene per Maria de Filippi, i cui programmi, a differenza della informazione di TG, non hanno immediate ricadute sulla democrazia del Paese.


31 commenti a “Aldo Grasso che cola”

  1. Luigi dice:

    81 anni e ancora non vuole mollare

  2. roberto dadda dice:

    Sai che è esattamente la osservazione che facevo stamattina con una collega: meglio uno di parte che non nasconde la cosa che uno di parte che fa finta di fare discorsi imparziali, a me sembra un discorso con una sua logica.

    bob

  3. massimo mantellini dice:

    @dadda dovremmo aspirare a qualcosa di meglio

  4. gparker dice:

    Mi sembra invece che Grasso abbia ragione.
    Innanzitutto si parla di “onore delle armi” e non di rivalutazione o esaltazione del personaggio, e nel resto del pezzo lo descrive come un uomo di spettacolo negli ultimi anni e di un reporter con una sua dignità e alcuni trionfi in carriera nei decenni precedenti (roba inoppugnabile). Sostanzialmente come un personaggio televisivo determinante (viste le svolte, le personalità lanciate e l’influenza sul sistema mediatico).

    Però il punto della questione “faziosità esposta” mi sembra sia più chiara se affrontata dal punto di vista di Grasso (tanti sono di parte, i più innocui lo dichiarano, i più pericolosi lo fanno là dove la coscienza dello spettatore medio è più sopita e non è pronta a messaggi partigiani, vedi Kalispera e Signorini) che con il forcone spianato.

    E’ chiaro che il giornalismo asservito non è un bene, come è chiaro che Fede non è un modello da imitare. Ma nel momento in cui se ne tratteggia la storia professionale (in un pezzo di critica televisiva, altro conto sarebbe stato un pezzo di uno storico del giornalismo) è impossibile fare finta di stare in un mondo in cui il giornalismo asservito non esiste. E’ una parte del sistema ineludibile, da noi come in qualsiasi paese, non va accettato certo, ma bisogna rendersi conto che esiste. E in quella categoria l’estremismo di Fede ha avuto molta ma molta meno influenza di altri esempi, proprio per la sua sfacciataggine. Per questo era più spettacolo che propaganda.

    Mi sembra una spiegazione e una visione di quella carriera rigorosa e obiettiva.

  5. roberto dadda dice:

    Hai perfettamente ragione, un giornalista onesto sarebbe il meglio del meglio, il mio è solo un paragone tra due situazioni patologiche entrambe, ma, secondo me, con diverso grado di pericolosità.

  6. Daniele Minotti dice:

    D’accordissimo con Bob e gparker

  7. Larry dice:

    State dimenticando i milioni di vecchiette che credevano ciecamente a quello che gli diceva Fede, e in conseguenza di questo andavano a votare il suo capo in massa. Altro che faziosità evidente…

  8. gparker dice:

    Ci credevano perchè erano già convinte. Esiste una grandissima fetta di paese che era già berlusconiana o che lo sarebbe stata comunque e che guardava Fede come la gente di sinistra compra il Manifesto, per trovare conferma alle proprie idee e leggere l’attualità attraverso la lente della propria ideologia.
    Io sinceramente non credo che Fede abbia mai convertito qualcuno, era il rifugio di chi la pensava in una certa maniera, non diversamente dagli omologhi di sinistra. Solo più umanamente ridicolo.

  9. Larry dice:

    @gparker: è evidente che non conosci molte vecchiette. Inoltre i rifugi di chi la pensa in una certa maniera a sinistra non mi sembrano affatto “omologhi”. Tg3, Repubblica, Santoro e così via possono anche essere faziosi in varie gradazioni, ma le notizie le danno tutte e le voci le riportano tutte. La faziosità di Fede (e dei suoi *veri* omologhi, quasi tutti a destra) è a un livello superiore perché consiste nel rimuovere notizie e punti di vista, presentando solo i propri come verità induscutibili. Il vero problema dell’informazione in questo paese non sono tanto le opinioni politiche dei giornalisti (palesi o nascoste poco importa), quanto piuttosto la sistematica rimozione dei fatti.

  10. francesca dice:

    la solita aldograssata!
    probabilmente non si è nemmeno sforzato piu’ di tanto…sembra un coccodrillo di quelli già pronti per le dipartite celebri!

    :-)

  11. gparker dice:

    Io per primo ho precisato come Fede sia più ridicolo nel suo professare un “credo”, ma il lavoro di un’informazione di parte è il medesimo. Si tratta di offrire una certa lettura dell’attualità a partire da un punto vista aprioristico. Altrimenti non sarebbe informazione faziosa.

    Ma il punto non è nemmeno questo (almeno quello in questione nel post e nel pezzo di Grasso), quanto il fatto che la faziosità ridotta a macchietta, la programmatica distorsione e la propensione dichiarata (anche Berlusconi stesso ammetteva pubblicamente la smaccata ammirazione di Fede) sono infinitamente meno influenti della faziosità mascherata da imparzialità. In questo Fede era fastidioso, irritante ma sostanzialmente innocuo. Partendo dal presupposto che l’informazione di parte esiste, la sua versione smodata è molto meno influente sulla realtà di quella silenziosa di altre testate come Studio Aperto (per rimanere in materia).

  12. Trentasei dice:

    C’è una cosa che non sottovaluterei : la De Filippi (e tutto il baraccone di trasmissioni simili) È pienamente responsabile, forse anche più dei tg, del livello culturale (e quindi della democrazia) di questo Paese. Berlusconi nasce proprio, non dimentichiamolo, dalla
    Coltivazione di questa subcultura del popolo attraverso le televisioni. Mante, correggi! ;-)

  13. davide dice:

    Perchè non incensare la follia cristallina e coerente di Adolf Hitler.
    Bah.
    Il “mi si nota di più” ormai è sport nazionale.

  14. Massimiliano dice:

    Credo sia verissimo quanto scrive Trentasei.
    Bisognerebbe ricordarlo ogni volta ai soliti trombettieri che sproloquiano sui vari programmi di approfondimento orientati e assertivi che tutto sommato predicano ai convertiti.
    La gran parte di opinione pubblica si indirizza molto più efficacemente attraverso la fornitura costante di modelli più eloquenti di qualsiasi approfondimento. Questo l’industria dell’intrattenimento lo ha sempre saputo fin troppo bene.

  15. Simone dice:

    I volantini Br aggiudicati a Dell’Utri

  16. Alex dice:

    Aboliamo la televisione, così ci saranno più bambini! Alle vecchiette daremo delle videocassette di Fede..

  17. jimmi dice:

    Alcuni pensieri che mi vengono:
    – il problema potrebbe non essere Fede, ma il fatto che la democrazia dipenda dai TG, o il fatto che un solo soggetto possieda tanti TG e in ognuno ci ficchi dei cloni di Fede.
    – un solo Fede sarebbe finito sbertucciato tempo fa, ma il fatto di essere circondato da un sistema informativo che avvallava le frottole che andava dicendo ne ha fatto un potente mezzo di distrazione di massa
    – l’informazione è di parte, sempre e comunque, direi per definizione, dato ce proviene da una fonte; può essere più o meno completa, più o meno veritiera ma vi darà solamente un punto di vista.

  18. BillTheButcher dice:

    davide dice il giusto. E anche Benigni (“”Ha fatto delle cose buone”! Ma dico, se neanche di Mussolini si può parlar male, ma che deve fare uno perché si possa parlarne male? Deve stuprare le capre in via Frattina? Anche il Mostro di Firenze l’avrà detto “Buongiorno” a qualcuno qualche volta.”)

  19. Luca dice:

    ho sempre trovato fede più violento ( verbalmente ) che ridicolo , . questa indulgenza fa molto paese cattolico

  20. worm dice:

    ma va, la de filippi fa molti più danni di fede. lei storpia la mente dei giovani, quelli che dovrebbero cambiare le cose. fede lavora sugli anziani, gente perduta.

  21. sartana dice:

    Worm, sarà anche come dici, ma gli anziani sono di più e votano comunque.

  22. Davide dice:

    A me sembra che la cazzata più grossa sia dire che i programmi di Maria De filippi non abbiano ricadute sulla democrazia del paese. Basta guardarsi intorno, sentire discorsi per strada o sui mezzi di pubblici di quelle che persone che si rincoglioniscono guardando uomini e donne. E poi immagine queste stesse persone dentro la cabina elettorale. Il ventennio è servito.

  23. Davide dice:

    Ho scritto di fretta e ho fatto un sacco di errori. Me ne scuso.

  24. Roby10 dice:

    Io rimango dell’opinione che in un paese in cui Emilio Fede dirige un notiziario a livello nazionale, ci sia qualcosa di profondamente triste…

  25. gparker dice:

    Che paragoni sono con Hitler e Mussolini? Che senso ha?
    C’è differenza tra chi fa e chi parla.
    Non ci piaceva Fede ma non eravamo quelli che “hai il diritto alle tue opinioni e ad esprimerle”? Il discorso non era su “un modo di fare informazione apertamente fazioso non è dannoso per davvero”?

    Puoi parlare male di chi vuoi, e io sono il primo a farlo di Fede, ma tirando un bilancio mi sembra stupido indicare una conseguenza del potere (i lacchè spudorati) e farlo diventare causa.

  26. massimo mantellini dice:

    @gparker, però, scusa il tema era anche un altro e cioè è sufficiente il benaltrismo di Grasso sulla partigianeria palese per spostare l’attenzione dal tema principale quale avrebbe forse dovuto essere, cioè che Fede è stato – a prescindere dalle sue idee – un cattivo giornalista?

  27. propositionjoe dice:

    Ma davvero pensi che le trasmissioni di maria de filippi non abbiano immediate ricadute sulla democrazia di sto paese?

  28. wlyit dice:

    comunque io a 81 anni così, ci metterei la firma.

  29. massimo mantellini dice:

    @propositionjoe, no non lo penso, penso pero’ che siano tollerabili in una differente maniera (e che soprattutto non sia chiaro chi ispiri chi)

  30. davide dice:

    @gparker
    Non era un paragone tra Fede e Hitler il mio. Conosco la differenza tra i due.
    Ma non si può giustificare un comportamento moralmente deprecabile per il fatto che avviene con disinvoltura e alla luce del sole.
    Qual è il comportamento deprecabile? Mi spiego.
    Giuliano Ferrara ha sue opinioni che negli ultimi anni lo hanno portato a schierarsi apertamente pro Berlusconi con ragionamenti argomentati. Questo sta bene a tutti.
    Emilio Fede non ha opinioni. Negli ultimi 20 anni ha veicolato un perenne comizio elettorale dentro ogni notizia del suo tg, senza una minima coscienza critica e deontologica nell’utilizzo di un organo d’informazione che raggiungeva milioni di persone. Casualmente oggetto delle sue attenzioni “ideologiche” era il suo datore di lavoro. Questo non è essere un giornalista. Questo non è avere opinioni.

  31. davide dice:

    @propositionjoe
    Le trasmissioni di maria de filippi ci sono anche negli stati uniti dove i giovani capaci hanno anche altri modelli e altre opportunità.
    Sta lì il male, fuori dalle trasmissioni della de filippi, non dentro.