La piccola polemica che ha riguardato in questi giorni le battute di Maurizio Crozza, con botta e risposta fra Andrea Sarubbi e il comico offre molti spunti interessanti. Eccone alcuni:

– La maldicenza è un venticello. L’hashtag copiaeincrozza è diventato subito molto seguito. Il motivo? La maldicenza è un venticello che diventa tempesta quando riguarda personaggi famosi.

– Fact checking. I fatti sono semplici e incontestabili. Sarubbi cita tre battute comparse su Twitter che poi Crozza ha ripreso a Ballarò. Sono battute mediamente brutte e mediamente prevedibili. Sarubbi le ha lette su Twitter ma avrebbe potuto tranquillamente sentirle al bar o in Parlamento. Le brutte battute sono un venticello (come la maldicenza).

– La fonte, la fonte. Crozza non ha citato la fonte (ma il comico dice di non conoscere Twitter, quindi quelle 3 battute le avrà sentite al bar) e nella sua risposta a Sarubbi fa un po’ lo gnorri e glissa. Poi dà del fesso a Sarubbi: certo se lo poteva risparmiare ma i comici hanno libertà di emoticons (e quelli che usano poco la rete hanno spesso molto da imparare della comunicazioni on line, specie alla voce “ottimo incassatore”).

– Il popolo della rete e quello di Twitter. È la solita stupidaggine giornalistica, Crozza ci gioca un po’ ma è solo una maniera per non rispondere, per noi che sappiamo come l’espressione sia vuota e barbosa non vale la pena perderci altro tempo.

– Remix. Non esiste l’espressione “l’ho trovato su Internet”. Chi la usa fa il furbo per non citare la fonte. Magari per fare bella figura o per risparmiare dei soldi (come nel caso di Dagospia), nel caso di Crozza magari semplicemente per non appensantire un breve monologo. Ma stiamo attenti perché è vero anche il contrario: quasi tutto quello che diciamo e che ci pare autenticamente nostro può essere rintracciato su Internet, spesso in forme sorprendentemente simili a quelle che abbiamo appena partorito. Si chiama conoscenza, è una specie di big babol che tira dei fili assurdi fra persone e idee diversissime.


update: il sempre bravo Michele Serra dedica la sua Amaca di oggi alla vicenda, dimostrando ancora una volta i suoi piccoli problemi di comprensione della rete Internet.

“Il bravo comico (per esempio Crozza) sa rendere comica, usandola nel modo giusto e al momento giusto, anche una battuta media. Il cattivo comico rende loffia e inerte anche una buona battuta, per esempio scrivendola su Twitter. La comicità è rischiare la faccia davanti a un riflettore. Il resto è diceria nell’ombra, mormorio degli assenti.”


15 commenti a “Vicedirettore di Rai 2”

  1. grego dice:

    Le 3 battute a cui si fa riferimento sono veramente banali, probabilmente le ha sentite al bar… Rimane il fatto che dare del fesso a sarubbi è decisamente poco comico…

  2. Dario Salvelli dice:

    Concordo in pieno. La vogliamo chiamare satira collettiva? fanpage.it/copia-e-incrozza

  3. Theodore dice:

    Come ha scritto un tizio, napoli1799, nella notizia linkata, “Il valore aggiunto di Crozza è la performance, non la battuta, che non può sempre essere di prima mano ne’ sempre di quelle che ti fanno rotolare dalle risate. A chi stigmatizza (alle solite) il compenso che prende dalla RAI faccio solo presente quanto sopra, lo pagano per la performance, difficile inventare una battuta quando le stiamo già facendo tutti e sono tutte simili se non uguali. D’altra parte, Bramieri non inventava mica le barzellette, anzi ne diceva anche di vecchie e vecchissime, ma ti faceva scompisciare dalle risate. Anche lui magnafranca?”.

  4. mORA dice:

    Per non dire il fatto fondamentale, ovvero che Crozza non fa ridere nemmeno sotto tortura del solletico. Ma non adesso che s’è fatto un nome coglionando Bersani, ma già dai tempi dei Broncoviz.

  5. mORA dice:

    A proposito, l’ho trovato su Internet:

    http://edue.wordpress.com/2012/02/08/salva-italia-2-0/

  6. Marco dice:

    Quando sento i monologhi di Crozza a Ballarò ho voglia di ammazzarmi. Le sue battute sono così brutte che mi fanno rimpiangere le barzellette di Berlusconi. Non so se mi imbarazza di più vedere Floris ridere o i politici che sorridono per non sembrare permalosi.

  7. Stefano Bakara dice:

    Le copertine di Crozza a Ballarò non sono altro che battutine al volo sui fatti di attualità. E uno degli sport preferiti dei twittatori italiani ė fare battute sull’attualità. Parliamo di migliaia di battutine su ogni singolo argomento di grande interesse. È fisiologico che possa capitare che un comico faccia una battuta che sia già apparsa su twitter, senza che necessariamente abbia copiato. E anche se l’avesse fatto, who cares? Per questo ho trovato l’hashtag #copiaeincrozza un’emerita scemenza, e in generale penso che una certa fetta di twittatori italiani si prendano troppo sul serio e siano un pochino permalosetti.

  8. Fabrizio dice:

    Ma seriamente fanno polemica su 3 battute che sono le più scontate e tristi di questo mondo? Letta su twitter? Sentita al bar? Ma quella sulle olimpiadi invernali, l’avrò sentita da almeno 10 persone diverse in un paio di giorni ed in ognuno dei casi è uscita durante la normale conversazione non appena si parlava di Roma, olimpiadi e neve (tutti e 3 argomenti di cui si legge in questi giorni).
    Uno era persino mio nipote di 8 anni, che vi assicuro non sa cos’è twitter e sono certo non guarda Ballarò.

  9. Giancarlo dice:

    Non sarà che la questione sia che se uno fa una battuta scema al bar la cosa finisce li, ma se la stessa persona la scrive su twitter o fb automaticamente crede di aver partorito la battuta del secolo? Persino su Spinoza, la cui qualità é alta e si presume ci sia un filtro alla pubblicazione di banalità, le battute fulminanti e geniale sono una frazione, figurarsi su twitter dove scrivono milioni di persone senza nessun filtro.

  10. Trentasei dice:

    Sono concorde sui due temi: Crozza non fa ridere. Mai. Le battute sono banali, non è che chi le scrive prima vince: rimangon banali e facile è che siano reinventate senza averle mai lette proprio perché banali. Ma vaglielo a dire agli autori che si credon speciali.

  11. soloparolesparse dice:

    Massimo, sottoscrivo tutto, in particolare l’ultimo punto.
    Pensa che io mi sono trovato di fronte un film che rispecchia in gran parte un mio vecchio racconto (mai pubblicato)
    http://www.soloparolesparse.com/2011/10/wrecked-adrien-brody-one-man-show/

  12. diamonds dice:

    l’amaca di michele serra del numero corrente vale come rimborso del prezzo del biglietto pagato per il circo del silenzio che repubblica ha messo su per corire i sussurri e grida sul governo in carica.Del resto vorrei ricordare che sono stesi misericordiosi silenzi su plagi quotidiani con un meccanismo a orologeria che ricorda quello delle trasmissioni tipo striscia,le iene e mi manda raitre(su infiniti casi ne vengono scelti un paio.A volte non vedo nessun metodo).Inoltre,forse ripetendomi,vorrei sapere se coloro che ritengono Crozza incapace di provocare il riso rischiavano di sganasciarsi quando sentivano le barzellette bolse dell’ex premier,i dialoghi notoriamente scintillanti del bagaglino e quando leggono le battute immaginate flambè,nate sarcastiche e arrivate amare sulla stampa conservatrice

  13. mORA dice:

    Serra è vittima del suo ruolo di opinionista.

    Un’opinione al giorno su tutto lo scibile non è umanamente sostenibile, ma è imposta da contratto.

    Sarebbe bello se le rubriche sui giornali ci fossero solo quando gli editorialisti hanno qualcosa da dire, così come sarebbe bello che i giornali cambiassero foliazione ogni giorno in base quanto hanno da scriverci dentro.

    Invece per questioni di economicità produttiva e logistica, meglio stabilire il prodotto a priori e poi riempirlo comunque; di minchiate se le notize sono in difetto o preferendo loro le minchiate altrimenti.

    Su questo potrebbe giocarsi il futuro dell’editoria digitale, che non avendo logistica potrebbe finalmente produrre ciò che serve e non ciò che conviene.

    * * *

    Quanto a Crozza, che non fa ridere, e il frastuono in Internet sul furto di tre battute, che transitivamente erano scarse, mi sento di parafrasare Oscar Luigi Scalfaro1:

    66
    Se è vero che nei 5 minuti di presenza in TV, le battute del Nostro sono risultate dei plagi e questo ha messo in fermento il social network dal quale sarebbero state copiate, questo è il metro della svalutazione del popolo della rete, e non è certo un vanto.
    99

    Del resto la rete è largamente popolata da vanity press, che per definizione è quella che non pubblicherebbe nessuno. In questo caso c’è un signor nessuno che la ricicla.

    * * *

    http://edue.wordpress.com/2012/01/29/ricostituente/

  14. Marco dice:

    @Diamonds: Io adoro il bagaglino, le barzellette di Berlusconi (vedi sopra) e la gente schematica.

  15. I see your hunger for a fortune | eDue dice:

    […] MANTELLINI, Massimo – Vicedirettore di Rai 2 […]