In effetti il contratto di Augusto Minzolini come “Capo redattore con funzioni di Direttore”. svelato oggi da una memoria difensiva dei suoi legali pubblicata da L’Espresso, è uno di quegli accrocchi indegni dei quali qualcuno in questo paese dovrebbe rispondere.


Già, ma con che qualifica hanno assunto Minzolini in Rai? Leggere, per credere, la sua memoria difensiva: «Caporedattore con funzioni di Direttore». Cosa vuol dire questo? Semplice: che con quel bel contrattino, Minzolini non è licenziabile dalla Rai. Per sempre. Per sempre si potrà tenere la sua retribuzione di 550 mila euro lordi l’anno, che fanno più di 22 mila euro netti al mese, per tredici mensilità, ovviamente a spese di chi paga il canone.



(via piovono rane)

20 commenti a “Bidello con funzioni di preside”

  1. Federico dice:

    Beh, il giochino lo ha raffinato Santoro, protetto dall’articolo 18 come qualsiasi addetto alla catena di montaggi.

  2. Robert01 dice:

    La retribuzione di Minzolini corrisponde precisamente alle entrate prodotte da 5000 abbonati RAI.
    Non me ne vogliano, ma per una sorta di legge del contrappasso spero che la RAI si trovi con 5000 abbonati in meno l’anno prossimo.

  3. Al dice:

    @Federico
    Vuoi dire che se sono riusciti a cacciare Santoro allora ci sono speranze?

  4. Carlo M dice:

    ma sostenere spese immotivate con la carta di credito aziendale non è una giusta causa di licenziamento?

  5. gregor dice:

    Santoro lo hanno pure licenziato. Minzolini va licenziato subito ci penseranno poi i suoi avvocati a trovare un cavillo burocratico.. Ma va licenziato senza se e senza ma!

  6. nonunacosaseria dice:

    …niente, stavo pensando che anch’io sono un po’ minzolini. nel senso che sono funzionario commerciale con funzioni di direttore commerciale. ma lo stipendio è da funzionario, non da direttore. ma vaff….

  7. diamonds dice:

    ..dirottatelo a cuba

    http://danielbautista.com/music/bautista/recyclebin/17.salsa.mp3

  8. mario siniscalchi dice:

    l’ho già fatto presente sul blog di gilioli, ma visto che se ne parla…
    ci sono giusta causa e giustificato motivo: il crollo degli ascolti e il rinvio a giudizio, si può tranquillamente cacciare anche un commesso che si comporta male, basta volerlo

  9. gibbo dice:

    @tutti
    informo che alla rai vi sono stati per decenni (che io sappia ve ne sono ancora) direttori di testata senza testate illicenziabili e pagati anche per anni senza compiti, in quanto come dir di testate non potevano far altro che quello.
    sono decenni che vi mangiano in testa, per usare eufemismi

  10. frap1964 dice:

    @tutti
    Quoto gibbo.
    Non è una gran novità che in Rai ci sia una schiera pressoché infinita, da sempre, di direttori o ex-direttori “a disposizione”.
    Quando poi si stufano di star lì pagati senza far nulla e/o trovano altra occupazione, di solito si licenziano da soli.
    Se non sbaglio, c’èra pure un’ala della sede RAI i cui uffici erano “dedicati” agli ex.

  11. andrea dolci dice:

    Quoto Gibbo. Aggiungo che abbiamo avuto esempi di direttori di rete, gente che risponde solo al DG e al CDA a sta molto sopra un semplice direttore di testata, che hanno invocato l’art. 18 per essere reintegrati nel posto di lavoro.
    Io nella vicenda Minzolini vedo il solito italico doppiopesismo per cui se sei della mia parte fai buona infomazione taroccando i servizi su Rutelli o imponendo il “panino” come sistema, mentre se sei dell’altra parte sei un vergognoso leccapiedi. La RAI e’ questo schifo da almeno 20 anni ma finche’ non si caccera’ la politica dal CDA e dalle nomine, tutto restera’ come oggi.

  12. TZ dice:

    http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/14/Stipendi_pubblici_tetto_300_mila_co_9_111214005.shtml

    Potrebbe valere anche per la Rai? Abbiamo speranze?

  13. silosman dice:

    Secondo me sono questi i costi della politica che stanno distruggendo il paese,come minzolini sono milioni di amici degli amici ecc. Non lo stipendio e la pensione di 1000 persone…

  14. Macman dice:

    Non bisogna stupirsi. Se in trattativa il buon Minzo ha proposto di essere direttore ma avendo come paracadute un incarico di caporedattore, tanto di cappello. Come si dice, “si è parato il cxlo”. IN ambito giornalistico sono molti i direttori che facendo una carriera interna alle testate in caso di nomina a direttore chiedono di non perdere la qualifica. Un direttore si caccia, un dipendente a tempo indeterminato no. Se lui è riuscito a strapparlo ai dirigenti di viale Mazzini peggio per loro. Quante aziende pubbliche firmano contratti con garanzie per il manager?

  15. Pernice Bianca dice:

    “La Rai e Michele Santoro divorziano e «hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione».”

    Questo non è licenziare … ma non sapevate tutto voi?

  16. Mark dice:

    Tra Santoro e Minzolini corre una piccola differenza: anche se vi stava sulle palle, rendeva venti volte quanto costava e garantiva alla Rai milioni di euro in pubblicità, chiavi in mano. E’ dura, mi rendo conto, ma fatevene una ragione.

  17. GranVia dice:

    Interessante la memoria difensiva dei legali xo’.. A FACC RO CAZZ!!!
    A parere loro gli era consentito di spendere senza controlli per 5.200Euro (e oltre)! Dai, e’ oggettivamente fuori dal mondo.. per un racconta-storie (aka giornalista).. dai!

  18. pierluigi tolardo dice:

    Credoche perfino Mizolini che mi era antipatico quando da sinistra per anni faceva scandalismo sui politici della prima repubblica per poi finire a fare a destra lo scendiletto di quelli della seconda abbia diritto alla presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato,per ora mi basta che abbia restituito i soldi spesi,cosa rara, devo dire.

  19. Claudio dice:

    Che bella persona Minzolini, un uomo che si è fatto da solo. Siete solo invidiosi delle sue doti, qualità, prestazioni, elucubrazioni, presentazioni, articoli, prime time, scrivanie, BUSTE PAGA, BENEFIT, CARTE DI CREDITO.

    Sempre a pensar male.

    Malvagi.

  20. Pietro dice:

    va bè, se c’è una legge che dice:
    “quando nei confronti di un dipendente di amministrazioni o di enti pubblici ovvero di enti a prevalente partecipazione pubblica è disposto il giudizio per alcuni dei delitti previsti dagli articoli 314, primo comma, 317, 318, 319, 319-ter e 320 del codice penale e dall’articolo 3 della legge 9 dicembre 1941, n. 1383, l’amministrazione di appartenenza lo trasferisce ad un ufficio diverso da quello in cui prestava servizio al momento del fatto, con attribuzione di funzioni corrispondenti, per inquadramento, mansioni e prospettive di carriera, a quelle svolte in precedenza.”
    non mi sembra che ci sia troppo da discutere………