Su Maurizio Cattelan e le sue opere continuo a non avere un parere. C’è in questi giorni una sua personale al Guggenheim di NY (quindi se la logica è quella di aver fregato qualcuno Cattelan l’ha fregato assai bene e non da ieri). Per approfondire rimane sempre utile la bella intervista che Christian Rocca gli fece un decennio fa ed anche questo pezzo della biografia non autorizzata di Francesco Bonami la cui anteprima potete trovare su Google Books.
E per quanto riguarda la mia città segnalo che alcuni professionisti forlivesi hanno saputo del misterioso ritrovamento delle loro targhe professionali, attualmente esposte in una “opera” della mostra newyorkese. Le targhe furono rubate in centro a Forlì fra il 1989 e il 1991. Anni nei quali Cattelan, agli inizi della sua “carriera” abitava in città.
10
Dic
Dicembre 10th, 2011 at 10:07
Sarò un animo semplice, ma io Catelan lo trovo insignificante e inutilmente provocatorio. La gente che lo ammira mi ricorda quelli che ammirano “la macchina” del mitico Walter Valdi.
“La gente non capisce e per paura di sbagliare dice: bella sta macchina!”
http://www.youtube.com/watch?v=l7Uvyc7Z-T0
Dicembre 10th, 2011 at 11:57
Però mi piacerebbe conoscere l’esito del consulto con i legali del notaio forlivese.
Dicembre 10th, 2011 at 12:01
fare causa per delle targhe vecchie di 20 anni esposte a new york?
ma che senso ha, a parte validare e leggittimare l’operazione di cattelan? fossi in loro, mi farei una bella risata e ne sarei lusingato.
Dicembre 10th, 2011 at 13:08
@ roberto dadda : sinceramente considerare privo di significato ciò che non si capisce e dare per scontato che chi apprezza certe forme d’arte lo faccia per ipocrisia o una forma di paranoia non mi sembra un grande esempio di semplicità d’animo, se io sono incompetente in un campo o su un argomento qualsiasi non mi permetto certo di pontificare su deplorevoli motivazioni di chi invece ritiene di esserlo.
Dicembre 10th, 2011 at 17:18
@pietro Tu dai per scontato che ci sia qualche cosa da capire, un parere personale che ha lo stesso valore del mio! Secondo me non c’è nulla da capire, tu dici la tua e io dico la mia. Tu dai per scontato che la gente apprezzi perché capisce, io penso che non essendoci nulla da capire gli apprezzamenti sono di maniera.
Ripeto due pareri con identica rilevanza.
Dicembre 10th, 2011 at 17:20
@pietro peraltro anche tu pontifichi sul mio atteggiamento, io non lo chiamerei pontificare, stiamo esprimendo due pareri con identico diritto e logica
Dicembre 10th, 2011 at 17:56
@ roberto dadda : lungi da me mettere in discussione il diritto ad avere opinioni personali, la mia osservazione era solo che simili opinioni, al limite del “ora ti spiego io cosa pensi” mi sembravano assolutamente l’opposto di una qualsiasi ragionevole definizione di “semplicità d’animo”, che dovrebbe supporre un umiltà ed un rispetto delle altrui opinioni…..
Dicembre 10th, 2011 at 21:11
L’Italia, enorme provincia, fa pietà vista da Forlì come da New York.
Dicembre 10th, 2011 at 22:53
Ma non è la gente comune ad apprezzarlo, bensì i critici. Conformisti? Mah a me non piace ma di arte contemporanea non ne capisco niente. Mi fermo al 900
Dicembre 11th, 2011 at 16:18
Mi auguro che le targhe le abbia solo riattaccate, ogni altra azione sarebbe stata superflua.
Dicembre 11th, 2011 at 16:22
«Mi riservo di valutare il da farsi e di consultare i miei legali».
Cavolo ma qui ci scappa una causa legale con cifre da capogiro.
Io mi sono fregato 2 asciugamani da un albergo in Turchia. Volevo farci un’opera d’arte, una cosa alta alla Cattelan, tipo la Merkel nuda che si asciuga le chiappe. Ma visto questo caso sto rivalutando l’idea di riappenderli vicino alla doccia.
Dicembre 13th, 2011 at 04:29
Ma quale causa legale! Il reato è prescritto e stra-prescritto
Dicembre 13th, 2011 at 06:49
intanto quello la si uro é ancora a fotografare matrimoni… ah se solo si potesse sapere chi era quel fotografo, anche se essendo di forli ne ho gia scelto uno “personale”
Dicembre 13th, 2011 at 10:14
emme è uno che prende tutto sul serio…
Dicembre 13th, 2011 at 13:44
Mi sa che l’oggetto del contendere non è tanto il vecchio episodio del furto, ma di avere esposto le targhe con il titolo “non sono graditi i testimoni di geova” che assocerebbe i nomi coinvolti a pratiche discriminatorie. Il senso dell’umorismo dev’essere sparito anche lui molto tempo fa.
Dicembre 13th, 2011 at 18:59
Nessuno ha pensato a quanto dovrebbe sborsare un notaio, un avvocato, un professionista per avere una pubblicità nientemeno che al Guggenheim di New York?!?