07
Dic

Ieri il CIPE ha sbloccato fondi per 4,8 miliardi per le “opere strategiche”. 2 miliardi per l’alta velocità, 600 milioni per il Mose, 598 milioni per l’Anas, 123 milioni per interventi al Sud. L’europarlamentare Debora Serracchiani ha manifestato “rammarico” per l’assenza della Venezia Trieste nelle ultime assegnazioni.

8 commenti a “Manca niente?”

  1. VilCatto dice:

    Senza contare il mancato completamento della rete telecomunicazioni per le Forze di Polizia in Sardegna, che era stata assegnata nel 2009 e ritirata con la legge di stabilità. La rete è già in parte installata e non pagata ed il mancato completamento mette in crisi centinaia di posti di lavoro – per lo sblocco si era impegnato verso il Governo anche Matteo Renzi (rif. http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2011/11/10/617120-lavoratori_selex_sciopero_protesta.shtml)

  2. Marco dice:

    Ah la banda larga! Ecco cosa manca. Ci ho messo un po’ prima di arrivarci.

  3. Bic Indolor dice:

    2000+600+598+123 = 3321

    ad arrivare a 4,8 miliardi ce ne vogliono altri 1,5…. a cosa sono stati assegnati? (temo non per la banda larga…)

  4. Cafonauta dice:

    Per adesso il governo gode di una generalizzata benevolenza acritica da parte un po’ di tutti.

    Quanto durera’?

    Inizio a pensare che abbia ragione chi dice che il fattore anagrafico sia importantissimo…

  5. Forse ha ragione la Lega « lareteingabbia.net dice:

    […] Update 7 dicembre – From Manteblog […]

  6. Luiz dice:

    mi sto trattenendo dal vomitare qualunquismo.

  7. Carlo M dice:

    ecco bravi trattenetevi, ché di qualunquismo ‘sto paese già abbonda.

  8. Ant dice:

    @ Cafonauta: Inizio a pensare che abbia ragione chi dice che il fattore anagrafico sia importantissimo…
    E la Serracchiani non era gggiovane?
    Con questa classe politica non c’è speranza.
    Ha ragione Sandro Brusco: “Poiché continua a non esservi consenso su quale Italia possa rimpiazzare quella che, declinando, rischia ogni tanto la catastrofe, anche questo governo “tecnico” cerca di salvare capra e cavoli in uno sforzo, immane e diabolico allo stesso tempo, di estrarre ulteriori risorse fiscali evitando, al contempo, di mettere in discussione i privilegi, le prebende e le posizioni di monopolio su cui quest’Italia si regge.” http://www.linkiesta.it/monti-misure-crescita#ixzz1ft1Ev5Dd