Deve essere andata così. Quella mattina il prototipo x83k393, un sistema di illuminazione notturna per libri alimentato via usb, doveva essere valutato da Otto Krantz, rigidissimo e temuto decisore Philips di chiare origini asburgiche. A lui ed al suo cravattino spettava da anni l’onere e l’onore di scegliere quali prodotti fra i tanti partoriti nei laboratori di ricerca della multinazionale olandese dovessero proseguire il loro percorso verso la commercializzazione o essere dimenticati per sempre. E per dirla tutta il prototipo x83k393 non aveva troppe possibilità di resistere qualche minuto davanti all’occhio allenato di Herr Otto. Non avendo alcun sistema di aggancio l’innovativa lucetta doveva essere tenuta ferma assieme al libro durante la lettura notturna, impegnando una delle due mani del povero lettore equilibrista nel continuo bilanciamento fra il profilo di x83k393 e il bordo del libro stesso. Inoltre la superficie di plexiglass utilizzata per diffondere la luce sulla pagina era rigida ed impossibile da adattare alla curvatura ed al formato dei libri (troppo piccola e da spostare continuamente per i grossi tomi di Adelphi, enorme ed inutilizzabile se stai leggendo un piccolo tascabile di Sellerio). Come se non bastasse la superficie rifrangente era sensibilissima alle impronte, perfino il solo contatto con la carta creava immediatamente aloni sul plexiglass accentuati dalla luce a led, creando un curioso effetto foggy sulla illuminazione della pagina capace di trasformare in miopi momentanei anche i fieri possessori dei 10 decimi regolamentari. Certo x83k393 veniva fornito con una utilissima custodia/panno ed un cavetto usb per la ricarica ma senza troppi giri di parole si trattava di un gadget con talmente tanti difetti da risultare di fatto quasi inutilizzabile.
Il caso volle che quel giorno Otto Krantz si fosse alzato con un principio di diarrea. Non una cosa grave, giusto un principio. Così per la prima volta da molti anni il teutonico controllore decise di non recarsi in ufficio. Fu non solo per questo, ma anche per una incredibile sequenza di successive coincidenze e casualità che non vi sto qui oggi a raccontare che alla fine, dopo una serie di passaggi automatici e burocratici, x83k393 fu infine commercializzato con il prestigioso marchio Philips col nome di ReadingLight.
Settembre 11th, 2011 at 19:54
Quel giorno Otto Krantz fu sostituito dal nipponico Ke Kagata.
Settembre 11th, 2011 at 20:18
Io l’ho capito quando nell’elenco delle Feature ho trovato “Nessun rischio di scosse”.
Settembre 11th, 2011 at 20:19
….È da mezz’ora che ci ripenso e non ho ancora smesso di ridere…
Settembre 11th, 2011 at 21:14
l’avesse ideato Apple…….. sotto a comprare…….
Settembre 11th, 2011 at 22:26
Viene da s’è che Enrico ad ogni occasione fa notare la sua critica nei confronti di Apple. Anche quando non c’entra una cippa. La cosa sarebbe divertente se non fosse triste.
Settembre 11th, 2011 at 22:28
Maledetto correttore dell’ipad…viene da sè e non da s’è! :)
Io credo che questa reading light vada infilata tra le pagine, forse così avrebbe senso…
Settembre 11th, 2011 at 22:29
nella presentazione che ho trovato su youtube lo descrivevano come la rivoluzione tecnologica che avrebbe permesso a 500.000.000 di africani di liberarsi dalla schiavitù delle continue interruzioni nell’erogazione della rete elettrica.
Settembre 12th, 2011 at 00:20
Ma qualcuno ha provato il coso oppure ci si base su foto e dati?
Settembre 12th, 2011 at 00:27
Questo prodotto sembra avere un bel design. Purtroppo non viene commercializzato con il prestigioso marchio Apple, altrimenti lo percepirei come l’uovo di Colombo della lettura. Insieme a decine di milioni di potenziali acquirenti
Settembre 12th, 2011 at 02:08
Questo è il classico articolo da “Mi piace”. Verrà mai implementato questo bottone sul blog?
P.S. Lo so che i commenti sono più costruttivi ma questo stesso commento dimostra che quanto appena detto non è sempre vero.
Settembre 12th, 2011 at 06:07
@Daniele, boh io non l’ho provato, l’ho comprato (se vuoi te lo vendo)
Settembre 12th, 2011 at 07:19
Lo ho comperato anch’io, le attese in aeroporto sono per me una pulsione allo spendere irresistibile, malgrado abbia una alcuni dei difetti segnalati da Mantellini tra le lampade da lettura è certamente una delle migliori.
Se vi dorme accanto una persona molto sensibile alla luce che si sveglia subito è, per la mia esperienza, la migliore.
roberto
Settembre 12th, 2011 at 07:42
ma soprattutto: l’ultima foto della presentazione del prodotto sul sito, quella del bambino che sale le scale, che ci rappresenta?
Settembre 12th, 2011 at 09:07
…magari è solo che a qualcuno in Philips è piaciuto tanto tanto il TrackPad di Apple…e lo voleva fare anche lui molto molto…poi ha pensato che rischiava una causa per plagio…quindi ha deciso di fare ‘sto coso…magari eh!
Settembre 12th, 2011 at 10:50
idea interessante, realizzazione un po meno.
Settembre 12th, 2011 at 11:23
sì, ma: quanto costa?
Settembre 12th, 2011 at 12:45
A me pare che potrebbe avere eventualmente un senso se appaiato ad un reader a inchiostro elettronico, soprattutto se dimensionato sulle misure dello schermo.
PS: nel disegno della tipa che legge in aereo (il primo), lei tiene la mano sopra la luce (e la pagina) e legge la pagina opposta. Probabilmente nemmeno il marketing ha capito come funziona…
Settembre 12th, 2011 at 16:32
Io ormai taglio le mele col coltello prima di mangiarle, perchè se le mordo copio la Apple.
Settembre 12th, 2011 at 17:05
@Massimo
Chiedevo perche’ ricordavo il prodotto per il design molto interessante e, a suo tempo, avevo letto una prova molto lusinghiera. Magari *redazionale* ;-)
Settembre 12th, 2011 at 18:06
E l’ultima foto della galleria di immagini della Philips con il ragazzino che si ammucchia sulle scale?
Settembre 12th, 2011 at 19:00
Una sintesi del rapporto Mantellini vs Dadda:
Massimo Mantellini: Mi piace il bianco
Roberto Dadda: Sinceramente non capisco questa tua ossessione per il bianco. Trovo invece il nero un colore molto più elegante oltre al fatto che se ti macchi si nota molto meno.
Settembre 13th, 2011 at 20:41
Il commento di Enrico finisce dritto dritto nel secondo episodio di “ossessione Apple”.
Settembre 13th, 2011 at 23:46
Costa solo 39,99 €, ma comprandone due sullo store Philips si ha diritto alla spedizione gratuita. Uau.
Marzo 14th, 2013 at 22:35
[…] prodotte da Philips che sono estesamente comandabili via wifi. Avevo avuto qualche tempo fa una disavventura con le novità Philips, invece devo dire che questa volta sono molto soddisfatto. Le sto usando da […]