Leggo la notizia della furtiva inaugurazione di un busto dedicato allo zio di Gianni Letta, gerarca fascista, nel piazza del paese natale in Abruzzo. Tuttavia benchè la statua sia stata pagata con i soldi per la ricostruzione post terremoto e benché l’Anpi locale abbia pubblicato ampi stralci dell’impegno di Guido Letta per l’applicazione delle leggi razziali, il sindaco del paese, Benedetto Di Censo, chiarisce le vere ragioni della posa del marmo commemorativo:


si è inteso onorare un uomo che è stato un benefattore per Aielli in quanto fece costruire un pastificio che diede lavoro a 70 persone

7 commenti a “Grano duro fascista”

  1. Sbronzo di Riace dice:

    Stalin elettrificò una nazione, lo vogliamo fare santo?

    Hitler costruì autostrade, un tributo a lui niente?

    e Mussolini che bonificò paludi, una via non gliela vogliamo intitolare?

    E Ivan il terribile o Vlad l’impalatore avranno pure fatto qualcosa di buono nella loro vita?

  2. P.G. dice:

    Manco l’avesse costruito lui, il pastificio, a mani nude.

  3. Piero dice:

    Benefattore?! Io non credo che lo fece per beneficenza, piuttosto per interesse suo personale. E una targa per i 70 che tanto si prodigarono per arricchire i Letta non gliela vogliamo fare?

  4. fcoraz dice:

    Letta appartiene ad un governo che sta per abolire il 25 aprile (e anche il 2 giugno e il Primo Maggio, per la precisione), trovo quindi estremamente coerente la celebrazione di un simpatico gerarca fascista, uomo così completo da aver addirittura fondato un pastificio.

  5. Mark dice:

    Franza o spagna, purchè se magna. Tutto molto italiano.

  6. André dice:

    Conoscendo bene la Marsica e quindi Aielli sono andato per curiosità a rispolverare vari testi e siti che ne parlano, non una parola su questo santo uomo la cui fama, oltre che in qualche famiglia i cui nonni ne hanno subito le purghe, è solo quella di essere diventato zio e di avere costretto 70 famiglie alla tessera del fascio.
    Ogniuno ha lo zio che merita, da cotanta stirpe solo tale nipote!

  7. mario siniscalchi dice:

    a chi i bucatini? a noi!