Questa sera, tornando a casa in autostrada, ho ascoltato quasi per sbaglio una parte de “La zanzara” di Giuseppe Cruciani. Non ho cambiato canale perchè c’era Giorgio Stracquadario che esprimeva una serie di notevoli grossolanità sulla rete Internet (per esempio mi sembra abbia detto che la banda larga raggiunge il 40% delle case degli italiani) mischiate a sue opinioni sul fancazzismo dei dipendenti pubblici in rete. Mi ero riproposto di scriverne un post. Poi però è accaduto che il conduttore, saltando da un argomento ad un altro, se ne sia uscito anch’egli con una sua vigorosa opinione (Cruciani di simili vigorose opinioni ne possiede moltissime) sul fatto che in Italia ci sono troppi giovani che studiano lettere e che se dipendesse da lui chiuderebbe la gran parte delle facoltà umanistiche. Così, improvvisamente, ogni altra sciocchezza precedentemente esposta ha assunto, al confronto di questa, dimensioni talmente lillipuziane da rendere inutile qualsiasi post.

40 commenti a “Un post mancato”

  1. Tomlabs dice:

    Direttamente dal FT. Thomas é laureato in storia e il suo primo impiego da neolaureato é stato quantitative analyst per JpMorgan. Un impiego da 100 mila euro + bonus all’anno. Il problema che nei paesi anglosassoni se sei sveglio ti formano indipendentemente dai tuoi studi. In Italia le imprese ti vogliono formato, con esperienza e disposto ad essere pagato 1.300 euro…
    E a proposito di CV non capisco la arroganza di Stracquadario contro i dipendenti pubblici. non vedo nella sua carriera nessun PhD in Matematica/Fisica o esperienze professionali particolarmente impegnative.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Clelio_Stracquadanio

  2. Stefano Bakara. dice:

    Mi consola il fatto che l’arroganza di questa gentaglia sta diventando sempre più insopportabile persino per il loro elettorato.
    Sembrano non averlo ancora capito, e continuano imperterriti in una strategia comunicativa autolesionista. Forse perché non conoscono altri modi. Meglio per noi, che quando sarà ora di elezioni politiche gli daremo la sberla definitiva

  3. Peppe Crusciani dice:

    embé: e ndo sta il problema?

  4. Paolo dice:

    Il fatto che in Italia ci siano troppi giovani che studiano in facolta’ umanistiche era sostenuto anche, per esempio, da Prodi durante la campagna del 2006. Prodi faceva l’ipotesi di detassare fisica e ingegneria, per incentivare ad iscriversi.
    E comunque, perche’ le imprese italiane dovrebbero assumere persone non formate, finche’ ce ne sono di formate? Cosa c’e’ di strano in tutto questo? JPM ha assunto uno sveglio laureato in storia (e chi sarebbe poi, quello che sta facendo l’MBA in Cina?)? Benissimo! Allora perche’ le migliaia di laureate in lettere italiane che fanno le commesse non provano a mandare un CV a JPM.
    In tutto il mondo i giovani fanno studi con molta attenzione a quali sbocchi creino. In Italia no. Poi pretendono di trovare un lavoro adeguato, ma questo e’ ovviamente difficile. Inserire dei limiti numerici per certi titoli che sono poco appetibili sul mercato e’ una tutela soprattutto per gli studenti. Meglio essere filtrati prima e aver modo di aggiustare la mira, piuttosto che finire a fare un lavoro che non si vorrebbe.

  5. trentasei dice:

    @Paolo. Oh, finalmente! E’ solo che in Italia fa molto fico definirsi antimatematico e romantico e dire banalità sulle strategie energetiche nazionali, oltre poi-naturalmente-a votarle. E’ un mondo che non sa riconoscere la realtà, che vorrebbe milioni di umanisti a parlare di Lorenzo Lotto mentre qualcuno tiene acceso il frigorifero, in pieno stile fancazzista italiano. E Lorenzo Lotto piacerebbe assai anche a me! ;-)

  6. Tomlabs dice:

    @Paolo Il Cv di Thomas é buono. Se per te il suo CV é merda, almeno così si sospetta dal tuo commento “chi sarebbe poi, quello che sta facendo l’MBA in Cina?”, d’ora in poi chiediamo il Nobel per un posto da vigile urbano.
    “In tutto il mondo i giovani fanno studi con molta attenzione a quali sbocchi creino. In Italia no.”
    Non conosco tutto il mondo ma in USA, UK, China, India cosa hai studiato all’ Universitá non importa una… a nessuno. Il degree é visto come un elemento di formazione personale e come una prima forma di selezione. Anche start-up finanziate da Sequoia hanno come fondatori persone senza alcun background tecnico.
    “E comunque, perche’ le imprese italiane dovrebbero assumere persone non formate, finche’ ce ne sono di formate? Cosa c’e’ di strano in tutto questo? ”
    Il problema che non ci sono ne in Italia ne in altre parti del mondo perché non é il ruolo dell’ università fare addestramento professionale. Questo le imprese anglosassoni l’hanno compreso da anni.
    “Benissimo! Allora perche’ le migliaia di laureate in lettere italiane che fanno le commesse non provano a mandare un CV a JPM.”
    Molti già lo fanno. Un amico sotto mio consiglio (diploma liceale) dopo 8 anni di lavoro a 800-1000 euro a progetto nel settore IT ha mandato CV a varie aziende IT USA. Colloqui interessanti in tutte, assunto in una importante e ora dopo quasi 3 anni é in FB stipendio compreso il cambio sfavorevole circa 8mila euro al mese + assistenza sanitaria.
    Secondo il suo datore di lavoro (impresa IT italiana) non era buono a fare nulla.
    Sorte simile per un altro conoscente con laurea in materie umanistiche, stanco di vari contratti a progetto é andato negli USA agli inizi solo per un viaggio di fuga senza un obiettivo. Risultato un MBA da lì un posto di lavoro in una società IT della Silicon Valley e ora (3 e mezzo dopo) dirigente in una delle aziende prossime a una quotazione in Borsa con una capitalizzazione da capogiro. Nell’ultimo caso, se non emigrava il suo futuro era di disoccupato, ormai era diventato complicato anche trovare chi gli dava l’ennesimo contratto a progetto.
    Cmq far emigrare un’ intera generazione non é salutare per una nazione la cui popolazione ha un etá media molto alta. Ci sono universitá italiane che hanno giá il 25% degli studenti che trova lavoro all’estero.
    Abbiamo un’emigrazione di laureati e un’immigrazione di persone senza qualifica (molti con problemi di analfabetismo), direi che non ci vuole molto a capire qual é il risultato di processo di questo tipo.
    “Prodi faceva l’ipotesi di detassare fisica e ingegneria, per incentivare ad iscriversi.”
    Nessuno dice che bisogna fare il contrario. Cmq la bassa percentuale di studenti che scelgono materie scientifiche quali matematica e fisica é un problema comune a tutti i paesi.
    Riassumendo i laureati italiani per preparazione e composizione sono simili a quelli degli altri paesi.

  7. stefano dice:

    guardate che EPIC FAIL per Stracquadanio:

    http://www.daw-blog.com/2011/06/15/epic-fail-come-fare-politica-nel-pdl/

  8. Gospel dice:

    Non ho sentito Cruciani.
    Ma che le facoltà scientifiche in Italia siano considerate meno di zero è un dato di fatto assoluto.
    Avete presente come viene insegnata la matematica a scuola?
    Direi che il post ne sia una conferma.

  9. alessandro dice:

    mbe da uno schiavo che ti aspetti di sentire? non vedi che l’unica forma, arrogante, di confronto che hanno e’ sull’ “autocertificazione” che lavorano 13 ore al gg e solo grazie a questo possno insulatare liberamente chi non ha un lavoro o non ne ha uno normale…

    a me piace questo momento perche’ li vedi difendere con puttanate o idiozie concetti talmente stupidi e banali che e’ quasi affascinante il modo in cui lo fanno… perche’ ti riporta alla tua infanzia :D

  10. gregor dice:

    Fosse per me io non pagherei una lira un conduttore che fa certe argomentazioni.

  11. scientifico dice:

    Il fatto che in Italia ci sia una forte carenza di studenti in alcuni ambiti è cosa ovvia e nota da anni. Gli studenti nella loro giusta autonomia preferiscono occuparsi di “altro” (per poi spesso non trovare lavoro alla fine del percorso di studi).

    Comunque da vari anni esiste un progetto di incentivi (rimborso parziale delle tasse d’iscrizione) che ha portato ad aumentare le iscrizioni in corsi di laurea prima quasi deserti:

    Un esempio tra tanti:
    http://www.unimib.it/go/page/Italiano/Studenti/Studenti/Orientamento/Per-chi-si-vuole-iscrivere/Incentivi-Lauree-Scientifiche

  12. litsius dice:

    La cosa più inquietante in tutto questo è che tu, Mantellini, in autostrada ascolti Cruciani…
    Io, causa conati di vomito, rischierei di andare a sbattere.
    Piuttosto, meglio Isoradio :-)

  13. sate01 dice:

    @Peppe Crusciani: il tuo blog è fantastico!

  14. Matteo De Felice dice:

    Beh, chiudere le facoltà non avrebbe molto senso, più che altro ci sarebbe da modulare meglio le iscrizioni, attuando due mosse semplici:
    1. Maggiore informazione soprattutto alle famiglie (che sono quelle che pagano normalmente gli studi dei figli): quali sono gli sbocchi professionali delle lauree dei figli? Sanno, famiglie e diciannovenni, cosa gli aspetta dopo? Sanno che con una Laurea X (non) puoi fare il lavoro Y? Sanno che il lavoro Y nella città Z non si trova?
    2. Numeri chiusi nelle facoltà: perché sfornare migliaia di laureati in lettere o scienze giuridiche se poi questi si trovano a fare manovalanza gratis per professori e avvocati vari? (questo per fare un esempio). Si guardi come funziona in Inghilterra dove non ci sono posti nelle università per tutti (ma hanno un ingresso nel “mondo del lavoro” assai diverso dal nostro e danno peso alle attività di volontariato e non-profit).

  15. valerio dice:

    Anche io ascolto “quasi per sbaglio” La Zanzara.

  16. pietro dice:

    Premetto che io ho fatto l’istituto tecnico, e poi una trentennale carriera nell’industria chimica che mi ha fatto scavalcare innumerevoli ingenieri, sentire un discorso del genere da una persona come Cruciani che si è laureato in scienze politiche, ovvero nella disciplina più inutile del mondo, dato che perlomeno la letteratura, la poesia possono servire a rallegrare la vita delle persone comuni, ma scienze politiche serve solo a prepararsi una carriera da utile idiota in un partito politico è RIDICOLO.

  17. kriss dice:

    Fonte Report del 22 maggio (credo). Le nostre università sfornano ottimi laureati che poi dopo alcuni anni di lavoro nei sottoscala, senza mezzi a 700 € al mese vanno all’estero e diventano Responsabili di Progetti scientifici (in Francia), Capi di Istituto di ricerche in Germania, ecc ecc. Saranno eccellenze, saranno fortunati o anche solo intraprendenti. Cmq in questo Paese si sono sostenuti i costi per la loro “formazioni” e ne godono altri. Continuiamo pure così … che va bene. Alla fine del servizio mi è presa una botta di malinconia mista a incazzatura …

  18. scientifico dice:

    @kriss:
    la cosa che trovo più triste, per chi è rimasto, è il sentirsi solo. All’Italia la ricerca non interessa, agli italiani men che meno. Alla nostra piccola e media industria al limite un po’ di innovazione tecnologica a basso costo o gratis. È scoraggiante.

  19. L1 dice:

    vorrei proporre un piccolo spunto di riflessione. oggi ovunque leggiamo questa cosa (copioincollo da repubblica.it ma e’ la stessa pappa ovunque)

    “Ayman Al Zawahiri è il nuovo capo di Al Qaeda. Lo ha reso noto la tv Al Arabiya riprendendo un comunicato diffuso via internet”

    ora io mi domando: ma possibile che QUESTA storiella gabellata via “internet” vada bene, e quel che leggiamo ovunque su (per dirne una) brunetta, invece, son fandonie? possibile?

  20. kriss dice:

    @scientifico
    io vivo a Torino, ci sono piccole/grandi realtà che funzionano e offrono un modello di sviluppo: le start-up del Politecnico, ad esempio. Un progetto di Incubazione all’interno del Politecnico appunto con fondi anche di privati + quelli regionali ecc. Studiano, progettano e cercano di realizzare modelli e progetti che possano entrare ne mercato e produrre utile. Ma la strada è lunga…

  21. Valentina dice:

    Sapete qual’è la differenza tra ingegneria gestionale (sotto ingegneria) e gestione aziendale (sotto scienze della comunicazione)?
    Che la prima è difficile, seriamente difficile, e la seconda, ammettiamolo, no.
    Ma sulla carta preparano per lo stesso ruolo.
    Diamo un po’ di dignita alle facoltà umanistiche. Rendiamole brillanti, una sfida intellettuale.
    Diminuiranno i laureati umanistici, e avremo evitato il numero chiuso (che è una scemenza).
    Il problema non è che gli studenti si iscrivano alle materie umanistiche, ma che l’università li faccia laureare per inerzia.

  22. scientifico dice:

    @kriss
    hai ragione, ma tutto il resto della ricerca è totalmente scollato dal “sistema paese”, a differenza di altri posti (UK, Germania) dove le cose funzionano in modo molto diverso

  23. diamonds dice:

    la prossima volta probabilmente darà del cialtrone(o pezzente) a chiunque che cercando disperatamente lavoro si rifiuta di svegliarsi alle 4 e 30 del mattino,ben sapendo che l’unico che pensa che nei mercati all’ingrosso ancora ci siano dei posti vacanti è Brunetta(un uomo che ha sfiorato il nobel perlomeno quanto io ho mancato la nazionale di basket)

  24. wirn dice:

    ma dai raga, io adoro la zanzara, mi fa sbellicare dal ridere. il trucco sta tutto nel non prendere sul serio quanto dica cruciani. (e io non sono quasi mai d’accordo con lui tra l’altro).

    però se anche i suoi ospiti iniziassero a non prenderlo sul serio la trasmissione perderebbe tutto il suo fascino…

  25. Carlo M dice:

    io concordo con paolo, trentasei e gospel: in italia gli studi scientifici non godono della dovuta considerazione.

    secondo me ci sono delle ragioni ben precise, che discendono dalla guerra che il cattolicesimo ha per secoli combattuto nei confronti della diffusione del sapere scientifico, guerra che in italia ha mietuto i suoi maggiori successi.

    ciò detto, la singolare abilità di cruciani è quella di prendere un tema di rilievo – dove ci sarebbero anche considerazioni importanti da fare – e trasformarlo in una sequela di stronzate.

  26. Luca dice:

    Beh , in uno che spara certe min****e con argomentazioni piuttosto superficiali non ci trovo molto di vigoroso.

    Leggo da Wikipedia che è laureato in scienze politiche .

  27. Nicola dice:

    Mante
    Ti ha appena citato nella trasmissione di oggi. L’ha fatto 5 minuti da.

  28. Giovanni dice:

    Certo che ascoltare Straquadanio e Cruciani in autostrada dovrebbe essere vietato. Esisteva persino un blog che garbatamente sottolineava le castronerie che il Cruciani riusciva a inanellare. I curatori l’hanno chiuso per esaurimento (vedi http://antizanzara.blogspot.com/). Sul punto. Le immatricolazioni nelle facoltà italiane sono in calo del 9,2% nel giro di quattro anni. Le facoltà scientifiche assorbono nel 2010 il 33,5% delle immatricolazioni contro il 32,6% del 2009. Le facoltà umanistiche raccolgono il 16,8% delle immatricolazioni (contro il 17,1 dell’anno prima) e quelle sociali il 37,8% nel 2010, (erano il 38,4% nel 2009). Quindi Cruciani – come sempre – non sa nulla degli argomenti di cui parla. Negli altri Paesi civili (Stati Uniti in testa) la diminuzione degli iscritti alle facoltà umanistiche è vista con preoccupazione. Invito te e i tuoi lettori a leggere il libro di Martha Nussbaum, “Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica”, Il Mulino, 2011, 14 euro. L’utilità di Cruciani a questo mondo è però non trascurabile: porta sfiga al centrodestra. Ricordo che inneggiava a Brunetta quando si candidò a sindaco di Venezia e Brunetta fu trombato. Inneggiava all’astensione ai referendum e sappiamo come è andata. Alle amministrative ha toppato pronostici e desideri. Insomma basta avere l’accortezza di non ascoltarlo e lasciare che faccia le sue previsioni. Probabilmente qualche suo antenato ha inventato l’aggettivo “inaffondabile” per il Titanic. Lasciamolo “lavorare” (ammesso che quel che fa sia un lavoro) altre due previsioni e casca il governo.

  29. Luiz dice:

    che cruciani ci tiene ad avere certe posizioni. è un po’ per rendersi riconoscibile nel bla bla bla quotidiano. cruciani è la nostra lady gaga

  30. luca ciccarelli dice:

    Cruciani ieri ha sostenuto che lo hai fraintesto. Voleva dire che sarebbe meglio fare ingegneria se si vuol trovare lavoro, piuttosto che lettere. Più o meno il succo era questo.
    Ti ha citato come “famoso blogger” :)

  31. Massimo dice:

    Questa infografica dice molto, sulle aspettative di salario dei neo-laureati in italia vs l’europa (e non solo per quanto riguarda le donne).

    http://www.economist.com/blogs/dailychart/2011/06/graduate-salary-expectations

  32. unit dice:

    @giovanni

    sociale + umanistico = non scientifico, no?

    @massimo

    dai il link riferisce di valori assoluti in euro, non sono significativi. Infatti la grafica serve per comparare uomini e donne dello stesso paese, non tra paesi diversi.

    Dillo a tutti quelli che vanno in svizzera a lavorare attirati da stipendi da 100k l’anno che poi si ritorvano a pagare affitti a 4k al mese e a mangiare da mcdonald con 30 euro.

  33. lupo48 dice:

    hai del coraggio a guidare sentendo la zanzara! io ho smesso perchè tra le opinioni ( spesso bacchettate gratuite) di Cruciani
    e le elucubrazioni di alcuni ospiti di qualità tipo quello che hai citato rischiavo l’incidente per via della sofferenza ai cabasisi.
    quanto all’on. in questione credo che si sia occupato solo di politica nella sua vita e se 15 anni fa era ancora in Rifondazione con un’altra parte della corte dei miracoli berlusconiana: Pecorella, le sorelle Maiolo ecc con una grande disinvoltura è arrivato dove possiamo vedere, questa la sua professionalità.
    meglio ascoltare musica aiuta rasserenare…

  34. Luca dice:

    Scusate , io mi rifaccio a quello che ha riportato Mantellini: “dipendesse da lui chiuderebbe la gran parte delle facoltà umanistiche”. cioè dipendesse da lui .. messa giù così mi suona un po’ come un attaco isterico . Il giochino di spararla grossa e poi dire sono stato frainteso è un “format” ben conosciuto . Quindi per me ora anche basta.

  35. Tom dice:

    Unit parli della Svizzera o delle camere di un albergo a Dubai. Qui confine Svizzero molti hanno affittato in Svizzera pur lavorando in italia. Un trattoria in svizzera (Lugano) costa un 10% in meno. Gli affitti a paritá di metratura un 15% in meno.
    10 anni fa la Svizzera era cara. Ora la vita a Milano e dintorni é piú cara che in Svizzera.

  36. unit dice:

    @tom

    mava, dai. Ero a lugano proprio una settimana fa per una fiera e la trattoria che costa il 15% in meno non l’ho proprio vista, anzi ho speso una follia per un primo a pranzo in un baretto, tipo 30 franchi. E comunque milano > resto d’italia e, credo, canton ticino < resto della svizzera. So per certo (amico che si sta trasferendo) che a Zurigo gli affitti sono tali quasi da non rendere competitivo uno stipendio da 100k lordi in svizzera, con uno da 40k lordi in italia. Il confronto si salva grazie alle tasse ridicolmente basse.

  37. livefast dice:

    non sono sistematicamente d’accordo con cruciani, anzi, in realtà sono più sovente in disaccordo che in accordo con lui. quello con cui sono sempre e comunque d’accordo è il suo modo di fare radio.

  38. livefast dice:

    quanto alle facoltà “umanistiche” esse hanno dignità quantomeno pari a quelle scientifiche. un eccellente umanista non ha nulla da invidiare ad un eccellente scienziato, son quasi la stessa cosa in realtà. un mediocre scienziato, tuttavia, ha maggiori possibilità di trovare lavoro e non pesare sulla collettività sotto forma di supplente di filosofia rispetto ad un mediocre umanista, e la gente normale, di solito, non è che sia eccellente. figuriamoci gli iscritti a S(?)dc.

  39. a. dice:

    d’altra parte è noto che se hai studiato filosofia devi diventare Bobbio, se hai fatto scienze politiche devi diventare perlomeno ambasciatore oppure vivrai per sempre alle spalle della comunità perché, ovviamente, non puoi fare altro. gli operosi ingegneri che mandano avanti il mondo saranno obbligati a pagare il sussidio con cui questi esseri inferiori porteranno avanti la loro inutile vita (zykon b! zyklon b!).
    Su quelli di scienze della comunicazione poi stendiamo un velo pietoso, chissà cosa studiano (studiano??).
    live fast, don’t think

  40. Per tirarmi su di morale « Una vita la mia in confronto alla quale il libro "Cuore" è la guida Michelin. dice:

    […] […]