Io un candidato sindaco che non sa in che divisione militi la squadra della sua città lo voterei immediatamente.

11 commenti a “In quanti è che si gioca?”

  1. giancarlo dice:

    me too.

  2. Alessandro Ronchi dice:

    Io invece no.

    Primo, perché è una cosa importante per un buon numero di cittadini, e nonostante ciascuno abbia i propri interessi, un minimo di conoscienza generale della propria città bisogna averla.

    Secondo, dicendo quella frase che nessuno gli ha estratto a forza, dimostra di voler parlare di cose che non conosce minimamente senza avere la cura di approfondire 1/100 di quello che sarebbe necessario per dire la propria opinione sull’argomento.

    Uno che parla di tutto senza sapere nulla, sparpagliando frasi populiste e prive di corpo a caso, per me non dovrebbe raccogliere voti ma perderne.

    Preferirei di gran lunga il silenzio sull’80% degli argomenti ed un 20% di posizioni serie e concrete. Posizioni che vadano al di là del “voglio la pace nel Mondo”, per intenderci, ma che mi facciano capire cosa intende fare su un determinato argomento.

  3. Kerub dice:

    mah, sapere niente di calcio è sicuramente un punto di merito.

    peccato che le vicissitudini finanziarie del Bologna sono state molto seguite in città anche per le eventuali ricadute politiche (addirittura per le candidature di centrodestra) e possibili speculazioni immobiliari/edilizie legate all’eventuale nuovo stadio.

    pensa che proprio nei giorni scorsi l’ultimo azionista entrato con 5 milioni a salvare la squadra è stato proprio l’ex presidente del Bologna e ultimo candidato a sindaco del centrodestra: Cazzola.

    diciamo che Merola avrebbe bisogno di un paio di collaboratori un po’ più svegli.

    possibile che non si sia preparato per un paio di domande sul Bologna?

  4. giancarlo dice:

    @Alessandro : Anche un po di conoscenza dell’italiano non farebbe schifo.

  5. massimo mantellini dice:

    Pero’ Alessandro assumiamo che la politica e’ – in generale – parlare per il 95% del tempo di cose che si conoscono poco (detto questo, ovviamente, era una battuta sulla mia personale insofferenza ad una politica che usa continuamente metafore calcistiche che sono spesso l’unico terreno fertile fra i tanti possibili)

  6. bonilli dice:

    Sono di Bologna anche se non risiedo più lì, la città è da un decennio almeno in una decadenza spaventosa, la classe politica che l’ha amministrata è mediocre, il precedente sindaco si è dovuto dimettere per € 5000 spese per la sua amante con la carta di credito della Regione, Merola è il degno candidato sindaco della Bologna 2011, comunque meglio di uno del centrodestra o della lega.
    Detto questo se vuoi fare il sindaco di una città dove la squadra di calcio ha continuato ad andare bene giocando in serie A, mentre la società è stata sull’orlo del fallimento, e fai una dichiarazione così stupida dimostri di essere slegato totalmente dalla gente, quindi un perfetto politico dei nostri tempi.

  7. /plb dice:

    @giancarlo: sei un mito…

  8. Gian dice:

    secondo me anche Cofferati non lo sapeva

  9. Massimo Moruzzi dice:

    io non voterei mai uno che vuole far finta di saperne di cose di cui non sa nulla, e che è così stupido da farsi scoprire come un pollo…

  10. p dice:

    Massimo, forse era un machiavellico modo per raggiungere fette di elettorato che odiano il calcio? La battuta ci sta, ma la vicenda è più articolata. E’ vero anche quello che dice Moruzzi, poi. Ma c’è altro. Negli ultimi mesi metà delle edizioni locali di Repubblica, Corriere e Carlino sono state dedicate alle vicissitudini della società, vicina al fallimento, poi rilevata da una cordata composta da alcuni degli imprenditori più in vista della città, fra cui il presidente locale di Unindustria. Senza contare che è da anni che si parla di costruire un nuovo stadio (e Merola era assessore all’urbanistica con Cofferati). Insomma, una vicenda che va ben oltre il calcio. Significa che Merola non ha mai letto un giornale negli ultimi mesi? Cosa fa, con chi parla, di cosa si informa?

  11. DB dice:

    Veramente in questo caso è difficile individuare il confine su ben fronti: disinformazione, umorismo e “gufaggio”…

    «In trasmissione stavo dicendo che spero il Bologna torni in serie B…»
    http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2011/26-marzo-2011/merola-sfiora-doppia-gaffe-ma-stato-solo-errore-190314669734.shtml