Due simpatiche signore anziane davanti agli sbarramenti dei bagni pubblici della stazione di Milano Centrale ieri.

SIgnora 1: (scandalizzata) UN EURO PER FARE PIPI?


Signora 2: Effettivamente 50 centesimi bastavano


SIgnora 1: (sempre più scandalizzata) MA IO VADO A FARLA DA UN’ALTRA PARTE


Signora 2: (condiscendente) E dove signora? Non ci sono altri posti


Signora 1: (andandosene) E ALLORA ME LA FACCIO ADDOSSO

8 commenti a “La civile metropoli del nord”

  1. Paolo dice:

    Beh .. io trovo molto piu incivile che si debba pagare un euro per pisciare.

    Adios, paolo

  2. Dario dice:

    Tra l’altro un euro e rischi di prendere la salmonella :)

    Saluti

  3. Alex dice:

    In realta` l’euro e` uno dei modi (non l’unico, e non necessariamente il migliore, potremmo parlarne) per discriminare l’accesso ai bagni della stazione stessa, che fino a qualche tempo fa era ridotta a un ricovero per barboni in ogni angolo. In seguito ai recenti lavori la situazione e` migliorata, si trovano ancora ascensori usati come bagni (purtroppo) ma almeno la galleria delle carrozze e il piano binari sono sorvegliati da varie forze dell’ordine e dalla protezione aziendale.

    L’euro quindi ha piu` l’utilita` discriminatoria che di effettivo “pedaggio” per l’uso e la manutenzione delle toilette. La storia riportata e` simpatica e buffa, ma non necessariamente racconta un lato negativo della civile metropoli del nord.

  4. Lele dice:

    @ Alex

    L'”utilità discriminatoria” non racconta un fatto negativo? Secondo te i barboni dove devono andare a fare i loro bisogni?

  5. Fabrizio dice:

    …gentili signore,tenetela fino a casa…se potete.

  6. Pampurio dice:

    Perfetto, così adesso chi può paga un euro, chi non può piscia fuori e così spendiamo soldi e ci ritroviamo a pestare più pipì ( e popò) fuori dai cessi (e non solo dal vaso).

    Una genialata direbbe la Finocchiaro.

  7. vb (Vittorio Bertola) dice:

    La “utilità discriminatoria” (aka: se sei povero non hai più nemmeno il diritto di pisciare, anzi sbrigati a morire che ci dai fastidio) si poteva comunque ottenere anche con 20 centesimi…

    Ma ovviamente l’obiettivo vero non è quello, l’obiettivo è far cassa in ogni modo possibile per arricchire i soci privati della società Grandi Stazioni: Benetton, Caltagirone e Pirelli.

  8. nasoblu5 dice:

    Il 22 Luglio si pagava 50 centesimi, pur sempre un prezzo da rapina ma i milanesi non farebbero una piega neacneh se il prezzo del pane arrivasse a mille euro al chilo….

    il 17 Dicembre il prezzo era salito ad un Euro, a questo punto con il biglietto di prima classe sul freccia rossa, almeno sul treno il costo della pisciata è compreso nel costo del biglietto…

    Dieci e più anni fa alla stazione di Milano esistevano le sale di aspetto (RISCALDATE!!) di prima e di seconda classe più una sala a parte per i viaggiatori eurostar di prima classe.

    Oggi non esiste alcuna sala d’aspetto, se fuori fa -5 ti fotti al freddo ad aspettare il treno anche se hai la bronchite….

    Tutto ciò ovviamente per dirla con Alex non necessariamente racconta un lato negativo della civile metropoli del nord…. (NON SIA MAI….)