Il Ministro Bondi ha ragione. Se si fosse recato a Pompei con un piccone per distruggere la Sala dei Gladiatori, qualcuno lo avrebbe certamente notato. Quindi lui non ha alcuna responsabilità al riguardo. La colpa è di qualcun altro.

17 commenti a “il concetto di responsabilità”

  1. Rob dice:

    Quindi quando l’allora ministro dei trasporti Burlando si dimise per il deragliamento di un convoglio ad alta velocità, loro avevano prove di un suo sabotaggio?

  2. segnaleorartio dice:

    A onor del vero ci sono testimoni oculari che lo scagionano: al momento del crollo non era a Pompei.

  3. Carlo M dice:

    credo che il crollo della casa dei gladiatori di pompei sia la conseguenza di decenni e decenni di cattiva gestione e amministrazione dei beni culturali italiani, a livello nazionale e locale. un malcostume di cui lo stato degli scavi di pompei sono uno dei più chiari esempi. bondi si deve dinmettere, perché ora il ministro è lui, e come ministro ha delle responsabilità, ma obiettivamente sostenere che la colpa del crollo sia sua mi pare una forzatura.

  4. Marin Faliero dice:

    Temo che nel nostro paese un qualsiasi ministro dei beni culturali, di destra sinistra o centro, faticherebbe a superare la settimana di mandato.
    Sarei curioso di sapere, visto il livello vergognoso di incuria generale, quanti edifici hanno avuto fenditure, infiltrazioni, distacchi di intonaco, fioriture di erbacce varie, vandalismi, solo nell’ultimo mese.
    Cambiamo pure Bondi, chi se ne cale, mettiamo al suo posto Rita Levi Montalcini, oppure Bersani, oppure Fini, oppure Casini, oppure un ennesimo Commissario.
    Durerebbero quanto Bondi, poco da fare

  5. frap1964 dice:

    Non Fiori, ma opere di Bondi.

  6. Domiziano Galia dice:

    Però per le disposizioni per il vitalizio a Califano il tempo l’ha trovato. In un giorno. (Così dice l’onorevole Gramazio, PdL, e quali motivi per non credergli).

  7. Marin Faliero dice:

    @Domiziano
    Anche la vicenda di Califano…..
    Se penso che la Bacchelli l’hanno applicata alla Mrini e Salvo Randone

  8. Marin Faliero dice:

    Sorry, Merini

  9. Massimo dice:

    Non solo al momento del crollo non era a Pompei, ma quando quelle case furono costruite, non era al governo.

  10. canablach dice:

    Ora, e se Pompei la demolissimo?

  11. fabio v dice:

    Un new town al posto della fatiscente Pompei.

  12. paolo de andreis dice:

    ignoti aggiungono rovine a pompei

  13. Pinco Pallino dice:

    Il sommo poeta Bondi è riuscito laddove neppure i grandi Pink Floyd avevano potuto… (http://it.wikipedia.org/wiki/Pink_Floyd:_Live_at_Pompeii )

  14. Ipnotik dice:

    Il Ministro “Bond” ha responsabilità eccome: quando DUE anni fa ha commissariato l’area archeologica di Pompei invece di buttare soldi per mandare via 4 guide abusive 2 cani randagi poteva cominciare a dare un’occhiata alle Domus e capire che forse e per l’appunto dopo decenni, era arrivato il momento d’intervenire.

    IPK

  15. Ipnotik dice:

    PS: Giusto una nota “simpatica”. Google analytics mi dice che il mio blog stamane è stato visitato da un certo “Beniculturali133” dopo un mio post sul tema Pompei…guarda caso.

  16. pasquino dice:

    La difesa ufficiale è stata: “non potevamo prevedere che piovesse…”

    Difesa che, a parte ricordare il “Fuffas” di Crozza, e a fare sorridere un po’ amaro, svela purtroppo la realtà della situazione: è l’involontaria ammissione che la situazione del patrimonio archeologico è talmente fragile, che è sufficiente una giornata di pioggia intensa per correre il rischio di vederlo mandato in frantumi.

    Però mi raccomando: dare la colpa alla pioggia, non all’incuria o all’incapacità. Negare, negare sempre!

    Un pensiero che spiega come stanno le cose oggi in questo paese. In modo molto indicativo. Indicativo presente. Collassano.

  17. andrea61 dice:

    Giusto che Bondi si dimetta per responsabilita’ politica, se pero’ vogliamo che no si ripetano altre 100 Pompei, sarebbe il caso anche di affrontare i problemi per quello che sono. 50 anni di incuria, menefreghismo dell autorita’ locali e nazionali, fondi spesi per interventi inutili, provveditori scelti solo col manuale cencelli, una illegalita’ diffusa accettata come fosse la cosa piu’ normale di questo mondo e ora ci vogliamo raccontare che se al posto di Bondi ci fosse stato un Veltroni non sarebbe successo nulla ?
    Magari potremmo anche accorgerci che quando al ministero c’era Walter le cose a Pompei non andavano poi tanto diversamente.
    A proposito, quando crollarono le mura aureliane la Melandri accenno’ a dimissioni ? Eppure se non ricordo male li’ c’era pure qualcuno che parlava di tagli ai fondi per le manutenzioni e la conservazione dirottati per organizzare eventi mondani. Ma magari ricordo male.