Ieri Daniele Lepido del Sole24ore ha pubblicato sul suo blog un documento top secret sulle reti di nuova generazione. Si tratta della (rullo di tamburi) “Proposta non vincolate di linee guida per la disciplina della transizione verso le reti ngn”. Già il titolo del PDF è di per se stesso preoccupante. E ad una prima lettura lo è anche il contenuto. L’Italia viene divisa in tre cluster in base alla “profittabilità delle aree geografiche” e nel cluster 1, quello delle grandi città dove verosimilmente si potranno immaginare buoni ricavi, l’ipotesi del comitato prevede che ogni operatore possa, di fatto, costruirsi la propria rete. Un inizio “non vincolante” ma molto deprimente.

3 commenti a “La moltiplicazione dei network”

  1. .mau. dice:

    beh, ad esempio potrebbe essere interessante dire “vuoi farti una tua rete propria nel cluster 1? Benissimo, però cacci anche parte dei soldi per fare la rete nel cluster 3”

  2. Luigi Zarrillo dice:

    Costruire la propria rete condividendo le infrastrutture passive. Nella realizzazione di una nuova rete l’investimento maggiore, quello a ritorno più dilazionato nel tempo, è lo scavo. Un conto è dire “scaviamo”, un altro è dire “tu scavi e io lo uso”.

  3. La linea dell'inutile (Mauro) dice:

    tralasciando i “dettagli tecnici” non e’ mica troppo chiaro chi dovrebbe investire sul serio

    a parte questo il documento ha diversi spunti interessanti anche se su 8600 parole piu’ di 100 sono condizionali :-(

    ma per un draft potrebbe andare :-)