“Nel giro di quattro, sei anni la carta costerà troppo e i giornali spariranno.
Le notizie si leggeranno su schermi di plastica”.
Nicholas Negroponte, marzo 2002.


The physical book is dead, according to Negroponte. He said he realizes that’s going to be hard for a lot of people to accept. “It’s happening. It not happening in 10 years. It’s happening in 5 years,” he said.
Nicholas Negroponte, agosto 2010.

10 commenti a “Meno tre, due…unovirgolacinque”

  1. pasquino dice:

    La televisione non ha fatto scomparire le radio, il computer non ha ucciso le matite, l’automobile non ha sterminato le biciclette.
    Semplicemente certe nicchie si spostano, e altre se ne creano. È un ciclo di alti e bassi. La carta stampata non sparirà, anche se a pensarlo è un geniaccio come Negroponte.
    È più probabile che spariranno gli editori incapaci di reagire e di adattarsi, ma questo a mio modo di vedere è cosa ben diversa.

  2. PreparazioneLacca dice:

    Per molti radical chic internettiani negroponte è intoccabile invece è uno che alla fine sta infilando un flop dopo l’altro. Però è dura ammetterlo.

  3. stefanoR dice:

    Ha anche detto che la storia come disciplina non serve a niente, perché a chi interessa conoscere fatti che sono accaduti 50/200/2000 anni fa?

  4. Troppo ottimismo? | Kentoo's Fields dice:

    […] – pari pari – da Mantellini (bellissimo il titolo), un paio di affermazioni di Negroponte: “Nel giro di quattro, sei anni la […]

  5. Kluz dice:

    Premessa: non si fraintenda, in nessun modo sto cercando di sostenere che Negroponte ci abbia azzeccato, invece che spararle.

    Però:

    -In Italia, tipo, quanti giornali cartacei ci sarebbero senza i contributi (peraltro di anni e anni)?
    Sicuramente meno e verosimilmente anche le copie vendute totali sarebbero ancora meno.

    -Secondo me nel parlare di “morire”, “sparire” etc. molti prendono la definizione troppo alla lettera. In realtà bisognerebbe parlare di rilevanza oltre una certa soglia nel mercato.
    Manco i vinili son tecnicamente “spariti”, ma son confinati ad una nicchia. Di fatto come supporto mainstream non è più rilevante. Così come i libri cartacei potrebbero esser (io tra 5 anni direi di no) divorati da altro e già in minoranza (oltre chiaramente in netto calo anche per il futuro), e quindi la loro rilevanza verrebbe molto meno. Non c’è bisogno che spariscano letteralmente.

    -Questa è un po’ OT ma visto che ci sono:
    servire a niente no, ma che di Storia e comunque letteratura di secoli ben passati, se ne faccia ben troppa (anche in scuole come il liceo scientifico) sarei d’accordo

  6. Sascha dice:

    Il bello di essere un ‘guru della Rete’ è che puoi sbagliare quante volte vuoi ma basta che tu segua la linea di partito e puoi continuare a sbagliare e trovare sempre qualcuno che ti dia retta e qualcuno che ti mantenga…

  7. Massimo dice:

    Negroponte è un “casciaball” di prim’ordine…

  8. ArgiaSbolenfi dice:

    Comunque la tecnica sembra la stessa dei maghi e delle fattucchiere: ne spari tante, casualmente qualcuna ne azzecchi, la gente si ricorderà solo di quelle.

  9. Alessandro dice:

    Forse per i libri da leggere la sera quando si va a letto oppure in spiaggia va ancora bene la carta, pero’ per i manuali tecnici (da ingegnere o da avvocato che siano) sinceramente non vedo l’ora di averceli tutti in pdf sul mio portatile, invece di dover viaggiare con chili di carta nello zaino.

  10. marco dice:

    La previsione di Negroponte del 2002 è sbagliata almeno di un fattore tre e in contraddizione con quella del 2010. E’ pur vero che a forza di sparare date prima o poi ci si azzecca.