Giorgio Napolitano si è ammalato della sindrome del quotidiano la Repubblica. Più la china del paese peggiora (siamo ormai in caduta libera) e più lui perde di vista il proprio ruolo. L’ultima uscita (quella che Luca definisce giustamente “da blogger”) è più ridicola che appassionata e soprattutto basata sul nulla costituzionale. Cita impedimenti al legittimo impedimento che non sono scritti da nessuna parte, esprime punti di vista ufficiali basati sulla lettura dei giornali (e lo scrive pure), scende in campo su questioni che certamente lo riguardano come uomo ma non come Presidente della Repubblica. Non sfugga a nessuno che la confusione dei ruoli è uno degli effetti peggiori dettati dall’agenda politica di questo sciagurato governo. Tutti parlano di tutto, nessuno sa niente di niente. In questa vaghezza senza punti di riferimento ogni bestialità, come il giochetto di Berlusconi su Brancher, guadagna un suo equilibrio fra posizioni differenti urlate con uguale forza. Nulla importa, in quella che De Biase chiama giustamente da tempo, la strategia della disattenzione. In una situazione drammatica come questa la discesa in campo di Napolitano, esattamente come la trasformazione di Repubblica in un contraltare politico ai media governativi, non è l’atto estremo di una resistenza alla quale tutti noi vorremmo iscriverci, ma una sciagurata concessione all’avversario. Il Presidente faccia il Presidente, i giornali facciano buon giornalismo, tutto quello che viene oltre è farina buona per le torte avvelenate del Premier.
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Giugno 26th, 2010 at 08:31
[…] vedo che purtroppo anche il bravo Mantellini si è lasciato ingannare dai titoli del Corriere e di […]
Giugno 26th, 2010 at 08:33
Le cose sono un po’ diverse: Napolitano non ha detto ciò che gli mettono in bocca Corriere e Repubblica
Giugno 26th, 2010 at 08:39
Hai ragione, ma credo non ti sfugga il fatto che il problema principale del paese è quello di non avere opposizione parlamentare.
E non perché come il molti ironizzano il PD non fa opposizione, ma perché prese ed analizzate le posizioni del PD e della maggioranza di governo su singoli temi strategici (quindi non parlo di Balotelli), o non ci sono opinioni da ambo le parti e non è infrequente, o sono sovrapponibili a meno di un infinitesimo di ordine superiore.
Giugno 26th, 2010 at 08:54
Ma si torni a dormire presidente e continui a firmare leggi incostituzionali come ha fatto finora. Mantellini sarà più contento.
Che schifo!
Giugno 26th, 2010 at 09:39
Una debita ingerenza! Le colonne degli editorialisti in questo paese valgono per incartare il pesce. Sarà anche colpa loro, ma i giornalisti della carta stampata possono agitarsi quanto vogliono, nulla cambia.
La nota del Presidente sottolinea un uso pericoloso delle cariche governative, cosa che rientra appieno nel ruolo di garante della costituzione. Poco ortodossa? Certo. Perchè in Italia è poco ortodosso mettere a nudo il re in sei righe, senza nemmeno un dibattito di giorni e giorni, su giornali e su internet. Discussioni eterne che non servono a niente (e che confondono solo).
Giugno 26th, 2010 at 10:00
C’è chi da anni dice sostanzialmente la stessa cosa. La presidenza della repubblica ha cominciato a pisciare fuori dal vaso almeno da Cossiga in poi (probabilmente da Pertini).
Sul giornalismo, non ne parliamo.
Gli americano dicono “rule of law”. Qui da noi, qualche mattacchione diceva “vita del diritto”
Ma appare che non sia mai stata una osservazione che rende, politicamente
Giugno 26th, 2010 at 10:13
Mantellini, leggo sempre con piacere il tuo blog ma qui secondo me sbagli. Ricapitoliamo:
1) qualcuno fa ministro qualcun altro per lo scopo che sappiamo (sfuggire ai processi). Con evidente spregio per la cosa pubblica perché a) la legge non è più uguale per tutti e b) se uno viene fatto ministro per motivi diversi dalle sue capacità, è lecito supporre che al posto suo – se proprio bisognava fare un nuovo ministero – avrebbe potuto andarci qualcuno di più meritevole. E’ come se Lippi mettesse Cannavaro in nazionale non perché in questo momento è il difensore più in forma, ma solo per un debito di riconoscenza per quattro anni fa. Poi si vede com’è finita.
2) Qualcun altro (il Presidente della Rep.), che ha controfirmato la nomina a ministro di Brancher, si accorge dall’evidenza dei fatti (la presentazione del legittimo impedimento per il nuovo ministro, pochi giorni dopo la sua nomina) che è stato preso in giro. Cosa doveva fare per dissociarsi da questa nomina ed evitare che si pensasse che anche lui è funzionale a questa pagliacciata?
3) Per una volta che questo PresDellaRep ha un’alzata di orgoglio e mostra qualcosa di vagamente somigliante agli attributi, per di più di fronte ad una situazione oggettivamente farsesca e grottesca come questo nuovo “legittimo impedimento”, a te non sta bene? Avresti preferito Napolitano zitto?
4) Perché Repubblica ti fa tanto schifo? da come scrivi sembra che sia così. Preferiresti che non ci fosse? Secondo te il Paese sarebbe meglio se Repubblica fosse un nido di Don Abbondi come il Corriere della Sera?
(resta immutata la mia stima per Mantellini e continuerò a leggere questo blog, che mi trova il 99% dei casi d’accordo con i suoi post… tranne oggi!)
Giugno 26th, 2010 at 10:49
A me pare che Napolitano debba intervenire perchè la questione lo riguarda e come (per i motivi che spiega SandrinoDue qui sopra) ma non in questo modo (con un post, una nota da opinion leader non da capo dello Stato). Non capisco davvero più il suo ruolo, questo fare e poi disfare, temo sia preso: o dall’anzianità o da un terribile ricatto politico.
Giugno 26th, 2010 at 10:55
Ciascuno classifica ciò che gli capita sott’occhio in base ai dati della propria esperienza. Quindi se Sofri quell’intervento lo chiama post non è perché Napolitano è diventato un blogger, ma perché l’orizzonte culturale di Sofri è costituito da blog e da brevi post.
Non sto denigrando nessuno. Sofri stesso ha scritto l’altro giorno che non ha “più tempo di leggere niente fuori dal computer o dall’iPhone o dall’iPad o dal Kindle”. E che l’unica cosa che gli manca della carta sono le cose lunghe.
Giugno 26th, 2010 at 11:24
Napolitano dice di aver letto i giornali?
E allora?
se così fosse avrebbero (per una volta) svolto il loro ruolo di watching dogs, alleluja! (speriamo continuino)
Per quanto riguarda la presunta costituzionalità o incostituzionalità della nota napolitaniana: se la costituzione tace non significa che quella nota sia incostituzionale, anzi. Esiste una prassi materiale che può essere adattata alle esigenze del caso senza che la Carta costituzionale ne venga inficiata.
Per una volta, anche a latte versato, piantiamola di piagnucolare
Giugno 26th, 2010 at 11:38
Il presidente della Repubblica Italiana ha 85 anni !Lo so che lo pensate in molti aurevoli opinionisti che ad una cera età ci si rincoglionisce! Forse ,se non qualche parlamentare “forcaiolo” almeno qualche autorevole blogger , dovrebbe porlo questo problema, avere il coraggio di dirlo perche di problema si tratta. E magari , poi chissà , aprire un dibattito sul perchè sono sempre tutti d’accordo ad eleggre un Presidente ultraottantenne.
Giugno 26th, 2010 at 11:40
Se fosse vero quello che tu dici massimo perché mai la nomina la avrebbero fatta controfirmare al presidente?
Se io firmo un documento divento corresponsabile di quello che c’è scritto e se, come qui, si tratta di un ignobile tentativo di sabotare un processo che interessa a chi quella nomina mi ha fatto firmare non solo posso, ma DEVO intervenire.
bob
Giugno 26th, 2010 at 12:10
Vorrei far notare che Napolitano non ha affatto controfirmato la nomina di Brancher. Come è previsto dall’ art. 92 della Costituzione Italiana è il Presidente della Repubblica che nomina i ministri, su proposta del Presidente del Consiglio. E se non è d’accordo può tranquillamente opporsi (celebre il caso di Scalfaro vs Berlusconi che voleva Previti a ministro della Giustizia).
Non a caso la nomina a Ministro avviene con decreto della Presidenza della Repubblica e non della Presidenza del Consiglio e non a caso la prima firma è di Napolitano e non di Berlusconi.
Diverso invece per la delega di funzioni. Questa viene data dalla Presidenza del Consiglio, e nello specifico caso con DPCM del 18/06/2010.
Napolitano, nella sua nota, non cita affatto impedimenti, ma cita invece l’esistenza della legge sul legittimo impedimento e si limita a far rilevare che la motivazione, così come pubblicata, è inesistente.
Perché non esiste alcun ministero da organizzare in quanto si tratta di nomina a ministro senza portafoglio: il fatto è indiscutibile.
Come noto, tutti i ministri senza portafoglio, non guidano affatto dei ministeri, ma dei semplici dipartimenti della Presidenza del Consiglio o delle strutture di missione (nel caso di Calderoli).
Da questo punto di vista, la nota di Napolitano è semplicemente ineccepibile (se poi sia opportuna è altro discorso).
Giugno 26th, 2010 at 13:13
@frap1964 che io sappia il Presidente della Repubblica scrive messaggi alle camere e basta.
Questa nota è un messaggio alle camere ?
Direi di no. E allora cos’è ? Un messaggio all’opinione pubblica ?
O forse ai giudici che devono decidere nel merito della richiesta dei legali di Brancher del legittimo impedimento ?
Sarà ineccepibile ma a me pare che la costituzione, per la presidenza della repubblica preveda altro.
Se poi vogliamo dire che dopo la montagna di abusi subiti fino ad oggi della costituzione non ce ne fotte più nulla, alzo le mani.
Giugno 26th, 2010 at 13:37
@Adriano: è perlomeno dai tempi di Pertini che il presidente parla anche agli italiani oltre che mandare messaggi alle camere.
O vuoi sostentere che a Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi prima che a Napolitano della costituzione non fregasse nulla?
E’ il solito modo italiano di sviare il discorso, il tema vero è:
Napolitano ha detto una cosa non vera? No e infatti nessuno si sogna di discutere del merito, ma visto che si vuole difendere l’indifendibile bisogna attaccarsi alla forma che sicuramente è importante, ma che deve essere sempre collegata la merito delle questioni, se no sarebbe come dire a uno che sta annegando che lo stile con cui nuota non è impeccabile.
Sofri e i suoi intelletuali della domenica pomeriggio poi non meritano commenti per quante capriole fanno. Non più di un mese fa sostenevano che nel caso dell’incursione israeliana, il fatto che fosse avvenuta in acque internazionali e in spegio al diritto era un dettaglio trascurabile di fronte all’importanza di Israele di difendersi. Oggi invece, è più importante la difesa di un delinquente di quella delle istituzioni ridicolizzate dalla nomina di siffatto individuo solo per evitargli una condanna.
Che si mettessero d’accordo con se stessi prima di impartirci lezioni.
Giugno 26th, 2010 at 13:51
@Mantellini: forse non te ne sei reso conto, ma da come l’hai scritta sembra che “le uscite da bloggher” siano equiparabili a sparate da cazzoni.
Giugno 26th, 2010 at 14:44
@Adriano
che io sappia il Presidente della Repubblica scrive messaggi alle camere e basta.
Ti sbagli. La Presidenza della Repubblica ha un sito istituzionale e parla con tutti gli italiani. Compreso il messaggio di fine anno (che in genere è un bell’ esercizio di retorica).
Ed è una figura di garanzia, nel nostro ordinamento.
Siccome è lui che nomina i ministri (e non Berlusconi, che invece li propone) è più che evidente che la sua uscita non è affatto basata sul nulla costituzionale. E soprattutto perlomeno dovuta: diversamente lo si sarebbe potuto ritenere il primo responsabile della situazione venutasi a creare.
Della quale, con ogni probabilità, non si era nemmeno reso conto.
Brancher, peraltro, era già sottosegretario e in quella veste non avrebbe potuto invocare il “legittimo impedimento”.
La brevità e il tono della nota di Napolitano la dicono lunga ed hanno un loro chiaro e preciso significato.
Non a caso Brancher e i suoi legali han già cominciato a far marcia indietro su “l’organizzazione del ministero”. Peraltro la tattica dilatoria, imho, è anche abbastanza inutile, poiché il “legittimo impedimento” sospende il corso della prescrizione per l’intera durata del rinvio, secondo quanto previsto dall’ articolo 159, primo comma, numero 3), del codice penale , e si applica il terzo comma del medesimo articolo 159 del codice penale. Ovvero: In caso di sospensione del processo per impedimento delle parti o dei difensori, l’udienza non può essere differita oltre il sessantesimo giorno successivo alla prevedibile cessazione dell’impedimento, dovendosi avere riguardo in caso contrario al tempo dell’impedimento aumentato di sessanta giorni.
Ora siccome il legittimo impedimento prevede che
Il giudice, su richiesta di parte, quando ricorrono le ipotesi di cui ai commi precedenti, rinvia il processo ad altra udienza.
e Ove la Presidenza del Consiglio dei ministri attesti che l’impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo a udienza successiva al periodo indicato, che non può essere superiore a sei mesi è fin troppo evidente chi, attestando (anche il falso), può far rinviare l’udienza.
Napolitano ha semplicemente voluto dire: “non ci provate neanche”.
@Giancarlo
Mantellini, da fine ma involontario umorista, lo ha scritto bene in chiaro: Tutti parlano di tutto, nessuno sa niente di niente. ;-)
Giugno 26th, 2010 at 15:40
@Giancarlo “è perlomeno dai tempi di Pertini che il presidente parla anche agli italiani oltre che mandare messaggi alle camere.
O vuoi sostentere che a Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi prima che a Napolitano della costituzione non fregasse nulla?”
Era esattamente quello che volevo sostenere, come avevo già scritto alcuni commenti più sopra. Non è che ci voglia molto: la costituzione dice che il Presidente della Repubblica fa certe cose e loro ne hanno fatte altre. Secondo me della costituzione se ne fottevano. Poi che potessero aver ragione a fottersene, è un altro paio di maniche.
“E’ il solito modo italiano di sviare il discorso, il tema vero è:
Napolitano ha detto una cosa non vera? ”
Questo è il tema che interessa a te. Mantellini ne sollevava un altro e io su quello replicavo. Ti suggerisco di rileggere le prime due righe:
“Giorgio Napolitano si è ammalato della sindrome del quotidiano la Repubblica. Più la china del paese peggiora (siamo ormai in caduta libera) e più lui perde di vista il proprio ruolo.”
Il tema che solleva Mantellini NON è quello che piace a te. E’ quello del RUOLO del Presidente della Repubblica.
E’ come con la costituzione: è un testo, che si legge.
“ma visto che si vuole difendere l’indifendibile bisogna attaccarsi.. .”
Quindi io e Mantellini staremmo difendendo Brancher, staremmo facendo la claque ? Questo, caro mio, dice più di te che altro.
“alla forma che sicuramente è importante, ma che deve essere sempre collegata la merito delle questioni, se no sarebbe come dire a uno che sta annegando che lo stile con cui nuota non è impeccabile”
Dunque, il testo scritto, va bene, ma le priorità vere sono altre.
Come ti dicevo, prendo atto e alzo le mani
@frap1964
“che io sappia il Presidente della Repubblica scrive messaggi alle camere e basta.
Ti sbagli. La Presidenza della Repubblica ha un sito istituzionale e parla con tutti gli italiani. Compreso il messaggio di fine anno (che in genere è un bell’ esercizio di retorica).
Ed è una figura di garanzia, nel nostro ordinamento.”
Ah, quindi la Presidenza della Repubblica ha un sito istituzionale. Bene. Per quanto mi riguarda la Presidenza della Repubblica può anche aprire una rete televisiva.
Sulla costituzione c’è scritto che il Presidente della Repubblica invia messaggi alle camere. E basta.
Visto che citi il codice penale, ti suggerirei di provare a leggere anche la costituzione.
Ma comunque, direi che siamo daccordo: basta che ammetti che di quel che c’è scritto sulla costituzione te ne fotti e che vuoi che il Presidente della Repubblica conforti le tue angosce su Brancher.
La “garanzia” di cui si parla a proposito della Presidenza della Repubblica, non è quella ecumenica del dialogo con tutti; è un’altro genere di garanzia.
Com’è che sei così informato sul penale e cos’ poco sul costituzionale ?
Poi ti dilunghi si Brancher, ma ti ripeto, il tema non era quello.
Mi piacerebbe che tu e gli altri riuscite a dire quel che si evince dalle vostre parole “la costituzione è un pretesto, è stata stiracchiata tante volte e stavolta vogliamo che sia stiracchiata a nostro favore e che a Brancher non sia consentita questa operazione”
Sarebbe più dignitoso, corretto e chiaro.
Ci riuscite ?
Nel frattempo che ci provate, vi suggerirei una cosa:
il vostro argomento (si vabbé la forma è importante però ci sono le contingenze, pe priorità _vere_) è ESATTAMENTE lo stesso argomento, per dire, della amministrazione Bush sul diritto all’appello dei prigionieri di Guantanamo: ma questi sono pazzi furiosi con la bava alla bocca pronti a tentare di tagliarci la testa a freddo col primo pugnale che capito lor a tiro, che gli vogliamo riconoscere un processo ?
Lo stesso vale per le intercettazioni senza mandato, gli imprigionamenti senza processo, le missioni militari segrete per uccidere alcune persone scelte non si sa come.
Si chiama “emergenza”. E’ la stessa cosa. E’ la stessa cosa di tutti gli autoritarismi di sempre. In Italia è già successo col terrorismo.
Non è che siccome stavolta la cosa è antiberlusconiana sia di sinistra, altrimenti è di destra: è LA STESSA cosa.
Che fra l’altro è esattamente la stessa cosa che dicono i forzitalici: la magistratura è politicizzata, il processo non è equo e quindi le nostre manovre per sottrarci sono legittime.
E’ la STESSA cosa.
Nessuno, a sinistra e a destra, RICONOSCE il testo scritto e l’istituzione.
Gridare, da sinistra, come fate voi, “alla sostanza” fa il loro gioco perché legittima quel che dicono loro e cioé che le garanzie istituzionali sono una formalità da salotto.
Avete letto il pezzo sulla strategia della disattenzione e delle scelte di pancia ? Ecco, voi, non so quanto consapevolmente, incarnate questo fenomeno.
Che è lo stesso di tutti i revanscismi di sempre, solo, stavolta, con la pretesa di essere “democratico” e di sinistra.
Per essere democratici non basta essere arrabbiati.
A gridare “morte allo Scià” ci si ritrova con l’Ayatollà.
Giugno 26th, 2010 at 16:21
Mi pare ovvio che il Presidente della Repubblica non poteva in nessun modo opporsi alla nomina di Brancher a Ministro: Brancher faceva già parte del Governo come Sottosegretario così come della Camera da deputato(e questo da diverse legislature), il caso Previti lo conferma. Berlusconi voleva nominare Previti, suo avvocato, Ministro della Giustizia, Scalfaro gli fece notare l’inopportunità della cosa, Berlusconi ne convenne anche perchè non è proprio stupido e Previti venne nominato Ministro della Difesa(da cui dipendono i Carabinieri.
Il Presidente Napolitano, tra l’altro, si è già opposto, a suo tempo, al Lodo Alfano mentre il legittimo impedimento è una cosa diversa, che già esisteva e che è stato codificato da Berlusconi per i motivi che si sanno.
Il Presidente ha fatto notare, e non c’è niente in Costituzione che lo impedisca che l’esistenza di una legge sul legittimo impedimento per i Ministri non significa che se ne possa abusare: si tratta di un intervento come ne fa altri di tipo morale, consigli che spesso cadono nel dimenticatoio ma che in questo caso danno più fastidio a taluni
Oltretutto il Presidente sa di avere un larghissimo consenso su questa critica , molto aldilà dei lettori schierati di Repubblica: anche nella maggioranza, la Lega e i finiani sono contrari alla nomina di Brancher, perfino Gasparri l’ha criticata e ho detto tutto.
C’è quindi una larga maggioranza parlamentare, che pure ha votato il legittimop impedimento che non è contenta dell’uso che se ne sta facendo, il Presidente l’ha interpretata e ha fatto bene.
Giugno 26th, 2010 at 16:55
@Adriano
Sulla costituzione c’è scritto che il Presidente della Repubblica invia messaggi alle camere. E basta.
Premesso che io non sono un fine costituzionalista e nemmeno un esperto penalista (che altrimenti il Minotti mi bacchetta non appena passa di qui) l’art. 87 della Costituzione Italiana recita testualmente:
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
…
ecc. ecc.
Peraltro all’art. 89 viene chiarito che:
Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità.
Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Magari se la rileggi tu, invece di sproloquiare su Bush, Guantanamo e compagnia bella, è preferibile.
@P.L.Tolardo
Berlusconi ne convenne anche perchè non è proprio stupido e Previti venne nominato Ministro della Difesa
Chi c’era in quella stanza, Scalfaro, l’ha raccontata, nel 2004 a Sette (Corriere della Sera) in modo un pochino differente:
«Io gli dissi: guarda, Previti non è proponibile. Ma mi resi conto che lui lo avrebbe proposto ugualmente. Allora, mentre stava uscendo dalla porta, lo richiamai: “Scusa, vorrei che tu uscissi da questa stanza avendo le idee chiare: quel nome alla Giustizia non passa dal mio tavolo”».
In quanto magistrato e membro dell’ Assemblea Costituente tra i più giovani di allora (appena ventottenne) credo sapesse con estrema chiarezza cosa potesse fare o non fare come Presidente della Repubblica; anche se pure lui ebbe i suoi bravi “problemini” durante il settennato.
Giugno 26th, 2010 at 17:05
frap1964
appunto “può inviare messaggi alle camere” insieme ad una lista di cose che fa e può fare. In quella lista le dichiarazioni pubbliche NON ci sono.
Quant a Bush e Guantanamo, il tema era quello del rispetto del testi rispetto alle emergenze.
Tema che continua a risultarti ostico, caro il mio democratico. Essì che della democrazia quello è un tema centrale
Giugno 26th, 2010 at 17:26
@Adriano: siamo alla pazzia, secondo te se una mattina si alza e dice “oggi è una bella giornata” è da impeachment perchè è andato contro la costituzione. Ha semplicemente ricordato che un ministro senza portafoglio non ha alcun ministero da organizzare, una cosa lapalissiana. Non ha alcun senso scomodare Guantanamo, Hitler e la Cambogia.
Giugno 26th, 2010 at 17:29
@Adriano
Senti… se dai un’occhiatina alle dichiarazioni pubbliche che Napolitano ha fatto dal maggio 2006 ad oggi, magari ti rendi conto che il Presidente della Repubblica, nel suo ruolo istituzionale, non è un povero muto che ritrova la parola solamente il 31 dicembre di ogni anno e per il resto deve “parlare” alle Camere con suoi messaggi e stop.
Il punto è se, nell’occasione di cui si discute, fosse opportuno un suo intervento nel merito della questione oppure no.
Nella storia della Repubblica Italiana l’uso palesemente strumentale di nomina a ministro, che giura peraltro fedeltà alla Repubblica e di esercitare le sue funzioni nell’esclusivo interesse della nazione, sino ad ora non si era mai visto; è un fatto e un precedente di una gravità oggettivamente inaudita, che peraltro coinvolge direttamente anche la Presidenza della Repubblica.
Secondo me Napolitano non ha fatto bene a redigere la nota: ha fatto benissimo.
Anche se doveva “sgamare” prima, conoscendo i suoi polli.
Giugno 26th, 2010 at 17:45
@frap
Non sono d’accordo. Spetta alla magistratura dire se si applica la legge o meno. E’ una questione di equilibri costituzionali.
Giugno 26th, 2010 at 17:58
@Minotti
Difatti Napolitano non scrive in chiaro “la legge qui non si applica perché non c’è un ministero da organizzare”, ma ricorda invece che la legge esiste, che Brancher ha piena facoltà di farci ricorso, ma che un ministero da organizzare, invece, non esiste proprio.
E’ sottile, ma la differenza c’è.
Non a caso le motivazioni addotte dai legali di Brancher in aula sono completamente diverse.
Come scrive corriere.it, La nota uscita ieri dal Quirinale va considerata soprattutto come una presa di distanza dall’uso strumentale di una legge già di per sé controversa; e sfruttata in questi giorni in modo a dir poco disinvolto.
Giugno 26th, 2010 at 18:06
Cerchiamo di ricapitolare: Brancher è stato fatto ministro a tutt’oggi non si sa bene di cosa, visto che l’incarico originario è saltato per le proteste di Bossi. Probabilmente sarà ministro “per il Decentramento e la Sussidiarietà” (qualsiasi cosa significhi), ma per il momento ufficialmente si sa solo che è ministro, ma non di cosa. Il nostro si affretta a invocare il legittimo impedimento giustificandolo con l’impegno per ogranizzare un ministero che a oggi non si sa cosa sarà e in pìu che non dovrà organizzare visto che i ministeri senza portafoglio non hanno potere di spesa.
Napolitano a questo punto glielo fa notare, in fondo l’ha nominato lui, e casca il mondo. E’ ovvio che tocca alla magistratura dire se si applica la legge, è ovvio che Napolitano non farà arrestare Brancher, ma il semplice fatto che la dichiarazione dimostri chiaramente i motivi assurdi per cui Brancher è stato fatto ministro diventa un affare diromente. Capita in Italia, in un altro paese mediamente civile non si fanno ministri per evitargli una condanna, e di conseguenza una banale frase che dice una ovvia verità diventa un attacco “agli equilibi costituzionali”
Giugno 26th, 2010 at 18:22
@Francesco
Legge controversa… Chi l’ha promulgata?
E, comunque, a me è sembrata un’indebita ingerenza nel merito. Magari sbaglio, ma sono in buona compagnia.
Giugno 26th, 2010 at 19:33
http://blog.mfisk.org/2010/06/il-legittimo-impedimento-e-il-colle-piu.html
Giugno 26th, 2010 at 19:35
@frap1964
“Senti… se dai un’occhiatina alle dichiarazioni pubbliche che Napolitano ha fatto dal maggio 2006 ad oggi, magari ti rendi conto che il Presidente della Repubblica, nel suo ruolo istituzionale, non è un povero muto che ritrova la parola solamente il 31 dicembre di ogni anno e per il resto deve “parlare” alle Camere con suoi messaggi e stop.”
Invece lo è. E non perché lo dico io, così dice il testo. Le dichiarazioni in pubblico NON sono previste dal testo. Il fatto che esista una “prassi” di violazione del testo, non cambia le cose.
Cioé la legge dice che non si costruiscono le case a meno di 30 metri dal mare, tutti lo fanno, è pieno di case e tu dici “senti guardati un po la situazione, non è che le case le costruiamo dive dici tu”
Solo che invece di essere pro Berlusconi, stavolta la cosa è contro di lui, quindi ti sta bene.
Con quale credibilità griderai allo scandalo quando faranno qualche altro condono ?
“Il punto è se, nell’occasione di cui si discute, fosse opportuno un suo intervento nel merito della questione oppure no.”
No, il punto non è questo. Mantellini NON ha sollevato questo punto, sei tu che insisti su questo punto perché non capisci ragione.
Che la cosa non sia conforme al testo è lapalissiana almeno quanto il fatto che Brancher è un delinquente.
Non è che rispettare la costituzione rende Branche innocente
“Nella storia della Repubblica Italiana l’uso palesemente strumentale di nomina a ministro, che giura peraltro fedeltà alla Repubblica e di esercitare le sue funzioni nell’esclusivo interesse della nazione, sino ad ora non si era mai visto; è un fatto e un precedente di una gravità oggettivamente inaudita, che peraltro coinvolge direttamente anche la Presidenza della Repubblica.”
Senti, questa repubblica ha visto tentati golpe. Recentemente è stata rivista la norma per cui lo stato maggiore dell’esercito è uno solo. Adesso Finanza e Carabinieri hanno il loro.
C’è una commissione parlamentare che ha riconosciuto il genocidio culturale di alcune forze politiche.
Ci sono stati referendum il cui risultato è stato bellamente calpestato.
Adesso, ve lo ricordate, delle offese alla repubblica ?
“Secondo me Napolitano non ha fatto bene a redigere la nota: ha fatto benissimo.
Anche se doveva “sgamare” prima, conoscendo i suoi polli.”
E su questo siamo daccordo. Però sarebbe opportuno che tu ammettessi che col testo della costituzione ti puliresti volentieri il sedere, cosa che non trovi il coraggio di fare.
Riesci solo a insistere che è “opportuno” (non dici “legale”, non ci riesci)
@Giancarlo
“siamo alla pazzia, secondo te se una mattina si alza e dice “oggi è una bella giornata” è da impeachment perchè è andato contro la costituzione.”
Esatto. Non lo dico io, lo dice il tetso. Il testo dice
-Può inviare messaggi alle camere
-nomina i ministri su proposta del presidente del consiglio
–
eccetera
Se dice che è una bella giornata, fa una cosa che il testo NON prevede.
Se credi che questa sia una cazzata, dillo apertamente, per favore. Così vediamo cosa dirai a Berlusconi quando dirà che la costituzione è una formalità. Gli stai spianando la strada.
“Ha semplicemente ricordato che un ministro senza portafoglio
non ha alcun ministero da organizzare, una cosa lapalissiana. Non ha alcun senso scomodare Guantanamo, Hitler e la Cambogia.”
Lapalissiana ma non prevista. E la nostra COSTITUZIONE.
Abbi il coraggio di dire che non è la tua priorità
Giugno 26th, 2010 at 19:48
@Daniele
Comunque mi pare che il PM si sia leggermente …zzato come una bestia! ;-)
http://www.youtube.com/watch?v=OcIkLjuOE4M
Giugno 26th, 2010 at 23:22
Mi sembra interessante sull’argomento l’articolo di Michele Ainis sulla Stampa
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7522&ID_sezione=&sezione=
Giugno 27th, 2010 at 01:01
@Adriano: Mi si perdoni, in quanto parlo da persona non specialista nel campo. Da quel poco che mi ricordo delle lezioni di legislazione che ho ricevuto, capisco che l’argomentazione che sottende al suo ragionamento è che la Costituzione determina in positivo i ruoli del Presidente della Repubblica, che quindi non può agire in maniera ufficiale in qualunque altra maniera.
Ne discende che argomentando per assurdo come è stato fatto nei post precedenti, allora qualunque esternazione o parola il/la presidente/ssa abbia al di fuori del ristretto ambito dei messaggi alle Camere e delle poche altre competenze attribuitegli/le, sia da censurare come illegittimo. Tuttavia, onestamente, lo trovo un argomento per assurdo alquanto fragile. Proseguendo per assurdo, infatti; ne risulta che anche concedere un’intervista ad un giornale risulterebbe incostituzionale. Mettiamo caso che invece di far pubblicare questa nota il Presidente Napolitano avesse fatto l’osservazione in una lettera inviata alla Repubblica, o in un’intervista con un suo inviato: l’avremmo giudicato tutti come un palese violatore dello spirito della Costituzione? E non tanto per il rilievo quanto perché aveva osato esprimere delle opinioni ad un giornale? Mi sembra un’ipotesi francamente ridicola; tant’è che Presidenti passati, tra cui persone che la Costituzione hanno pure contribuito a scriverla più di 60 anni fa (Pertini, per citarne uno), non si sono fatti ingabbiare in una simile interpretazione così rigida (e forse ottusa) della legge.
O forse la cosidetta “costituzione materiale” non esiste?
Non ho una risposta e parlo solo da profano, ma ritengo che in questo caso stiate facendo molto strepito per nulla.
Tra parentesi: accusare le altre persone di volersi “pulire il sedere” con la Costituzione perché ne danno un’interpretazione diversa, alla luce anche di come le massime cariche dello Stato e gli stessi stesori del testo si sono rapportati ad esso, è inutilmente offensivo.
P.S.: sul tema generale del post; ovvero la confusione dei ruoli: secondo me stiamo vivendo in un periodo di transizione (enorme) nel riaggiustamento dei rapporti tra poteri, entrati in crisi venti anni fa. Ipotesi poco originale, lo so. Però ne discende che nell’aggiustamento è inevitabile che non solo si verifichino strappi alla “prassi”, bensì che la stessa ne venga modificata, magari permanentemente. E onestamente non ci vedrei nulla di patologico in un aggiustamento del genere, se non avessimo un blocco di poteri rappresentati da Berlusconi che il cambiamento della prassi vuole spingerlo fino allo stravolgimento totale.
Ma dal fatto che voglio contrastarli non deriva che devo essere contro *ogni* cambiamento o episodio di questo genere. Non stiamo parlando di un Napolitano che fa pressioni sulle Forze Armate perché mandino i carabinieri a prelevare Brancher o Berlusconi! Non perdiamo il senso delle misure delle cose.
Giugno 27th, 2010 at 08:46
Ormai la costituzione è come la nazionale di calcio. Basta una partita, e tutti si scoprono esimi costituzionalisti e si incontrano al bar a fare la formazione ideale
Giugno 27th, 2010 at 14:42
Illuminante, secondo me, anche questo articolo:
http://www.corriere.it/politica/10_giugno_27/de-bortoli-quirinale-deleghe-brancher_369acd6a-81bc-11df-98f9-00144f02aabe.shtml
Giugno 27th, 2010 at 15:16
Trovo piuttosto ingenerosi i commenti su Napolitano, sopratutto quelli riguardo l’ età, é vero che si può rincoglionire ( e non mi sembra questo il caso) ma si può anche diventare più saggi e lungimiranti. La maggior parte delle culture umane lo riconoscono, la nostra che è un po’ cialtrona no, fa finta di aprirsi ai giovani per conservare il potere dei cinquantenni sessantenni che non lo vogliono mollare. Secondo me la Costituzione è come la grammatica: fondamentale ma in continua evoluzione perché la società a cui si rivolge cambia e se la Costituzione deve rimanere viva deve cambiare un po’ cercando di mantenere i fondamentali. I cambiamenti poi possono essere in meglio o in peggio, se ne può e se ne deve discutere, in questo caso mi sembra che la parola del Presidente abbia messo fine a una deriva imbarazzante per tutti.
Giugno 27th, 2010 at 16:55
“…Tutti parlano di tutto, nessuno sa niente di niente…” compreso il titolare di questo blog.
Giugno 27th, 2010 at 18:35
Alla fine Brancher non utilizzerà il legittimo impedimento, d’altra parte lo prevede la legge stessa e lo stesso Presidente Berlusconi non si è messo a polemizzare come suo solito con Napolitano: infatti un conto è discutere se un decreto come quello sul caso Englaro doveva essere firmato o meno, perchè aldilà delle opinioni investe un caso di coscienza e un conflitto di attribuzioni vero, reale. un conto è una semplice nota che certo fa notare che “il re è nudo” ma non rappresenta nessun sconfinamento, il massimo che osvaldo Napoli, vice di Cicchitto è riuscito a dire di critico è “irrituale”: infatti non è mai successo che ci fosse una legge sul legittimo impedimento per i ministri, utilizzata da un ministro appena nominato oltretutto senza portafoglio.
Ribadisco che nessun Presidente della Repubblica , Scalfaro compreso, si è mai messo di mezzo ad una nomina di un Ministro mentre caso di conflitto tra Ministri, Presidente del consiglio e Capo dello Stato ce ne sono stati di ben gravi.
Il messaggio di Cossiga alle Camere che Andreotti non volle controfirmare e lo fece Martelli, il conflitto davanti alla Corte fra Ciampi e Castelli sul potere di grazia vinto da Ciampi, il conflitto tra Cossiga e il Csm, etc.
Qui l’unico conflitto è questo: Calderoli che è coinvolto nello scandalo Poploare lodi con Brancher ha fatto credere a Berlusconi che Bossi era d’accordo per Brancher ministro per salvarlo ma così non era per cui Bossi e Calderoli hanno lasciato Berlusconi con il cerino in mano: è Berlusconi un po’ rincoglionito….
Giugno 27th, 2010 at 22:02
L’interpretazione letterale della costituzione è semplicemente folle: quella sì che spiana la strada a Berlusconi. Se dalla nostra costituzione si potesse evincere che il capo di Stato non può neanche dire “questa è una bella giornata”, come nell’esempio sopra, il presidente del Consiglio avrebbe assolutamente ragione a volerla cambiare.
Le carte costituzionali non vengono interpretate in maniera letterale neppure al primo anno di giurisprudenza.
Giugno 27th, 2010 at 23:26
A proposito di Brancher… vogliamo commentare la sua frase farfugliata: “Non si è mai visto che l’Italia esce dal mondiale e se la prendono con me”? In questo caso gli darei ragione, infatti né nel 1990, né nel 1998 né nel 2002, all’uscita dell’Italia del mondiale, si è mai verificato che un qualunque giornalista o parlamentare di governo o opposizione muovesse la minima critica al signor Brancher. E quindi?
Giugno 28th, 2010 at 08:56
[…] della disattenzione Di ilcomizietto Via Mantellini scopro solo ora questo importante contributo di Luca De […]
Giugno 28th, 2010 at 10:59
Non si può chiudere che citando il sempre incisivo tenutario: “Tutti parlano di tutto, nessuno sa niente di niente”. Grande verità
Giugno 29th, 2010 at 16:14
Ma i finissimi costituzionalisti di cui sopra non hanno niente da dire su un governo che tira in mezzo il capo dello stato per una nomina di un ministro che a 10 giorni dalla nomina non ha uno straccio di delega che è uno?
Giugno 29th, 2010 at 23:11
Per quanti hanno osservato che la mia interpretazione sarebbe troppo rigida, sottolineo una cosa:
Esiste una ragione per cui il Presidente della Repubblica non esprime opinioni in pubblico. Le opinioni sono necessariamente politiche e il Presidente rappresenta TUTTI, anche Berlusconi, anche quelli con cui non è daccordo.
Piuttosto, controlla che il processo che conduce alle scelte sia “aderente al testo” a sua volta. Per quetso si dice che è il notaio della repubblica
Ed è questo che si intende quando si dice che è una figura di garanzia, non che impedisce gli eccessi. Che la garanzia stia nell’impedire gli eccessi, è una sciocchezza da bar ed è comunque la base per la legittimità delle figure forti che storicamente democratiche non sono state.
Ora questa cosa, oltre agli studenti di giurisprudenza del primo anno, probabilmente la sa anche qualche studente di scuola superiore, sa ha fatto un po di educazione civica.
Più in generale, l’aderenza al testo scritto è la garanzia centrale contro gli arbitri ed è il primo argine all’assolutismo del potere. Anche questa è una banalità da studente sedicenne.
A tal proposito, visto che siete anche lettori di Repubblica, vi suggerisco il pezzo “la verità vi prego sul web cinese”
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-verita-vi-prego-sul-web-cinese/
Che si conclude con la morale che l’aderenza al testo scritto è lo strumento politico, retorico, legittimo, probabilmente l’unico efficace, con cui l’attivismo cinese probabilmente conquisterà spazi di libertà attualmente non concessi.
Giugno 30th, 2010 at 16:03
Il Presidente della Repubblica a cui vanno i miei auguri di Buon Compleanno non ha commesso alcun abuso: infatti non è intervenuto nè sul Governo o Brancher perchè non presentasse il legittimo impedimento nè sul magistrato perchè lo rifiutasse, cosa che sarebbe andata oltre i suoi compiti.
Come Capo dello Stato ha semplicemente dichiarato che allo stato il Ministro Brancher non aveva alcun ministero da organizzare, tanto che poi lo stesso Brancher ha precisato che più che ministeri da organizzare aveva relazioni da preparare, cosa che avrebbe potuto dichiarare prima.
Dopodichè se uno vuole essere veramente formale dovrebbe dire che anche il Presidente del Senato, che è di tutti, dovrebbe limitarsi a presiedere senza fare dichiarazioni e il Presidentye del Consiglio dovrebbe fare solo discorsi in Parlamento, alla Nazione e atti di governo e non barzellette e discorsi politici a tutto spiano, perchè la Costituzione non prevede altro ed è anche lui il Capo del Governo, cioè un’istituzione eletta ma poi necessariamente di tutti ed anche di chi non l’ha votata.