se l’è scritta da solo la descrizione su ibs? diciamocelo però, 10mila fan su facebook non sono un gran motivo di vanto (e in italia ne ha solo 2mila): pagine come “anziani che camminano con le mani dietro la schiena” ne hanno più di 40mila…
oltre a questo, il libro in sé penso sia poco meno noioso dell’elenco del telefono (quello vero).
Dire che assomiglia alla guida galattica per autostoppisti, è un eufemismo.
Se avessimo creato un software con lo stile di Adams, e gli avessimo dato quello storia, il risultato non sarebbe stato molto diverso, e mi spiace, io non posso sopportare chi calca uno stile, soprattutto se così particolare e fuori dagli schemi.
però c’è una cosa, nella blogosfera:che bello o brutto, l’ ha scritto il Neri, e allora tutti -quelli del gruppo nicchia della blogosfera- a parlarne bene e a citarlo (vedi anche Luca S.).Ora, è davvero perchè vi piace, il libro, o perchè l’ha scritto un amico, e per cui, bello o brutto, è comunque da citare/aiutare/menzionare ? Vi facesse schifo, lo direste ? Soprattutto, ti piace, mante, questo libro ?Io,gli estratti che lessi su Mn, non mi piaceva affatto, ma i miei gusti son miei,e assolutamente relativi. Però ero davvero interessato a capire i meccanismi di refernzialità, se fossero sinceri o di cricca. Grazie, ciao.
Allora, non voglio venire qui a dire che, invece il libro e bello e cose simili, a mio modo di vedere molto paranoiche. È un libro, e mi sembra logico che ci siano persone cui piace, e altre che lo detestano. Se vi sembra brutto, è giusto che diciate che è brutto. Però, riguardo le obiezioni espresse qui – Gi: ovviamente no, non me la sono scritta da solo la descrizione su IBS. Quello è, paro paro, il teatro che è riportato nella retrocopertina. E l’ha scritto l’editore. // W: io non ricordo di avere mai detto che il libro “è scritto secondo lo stile di Douglas Adams”, ma potrei anche sbagliarmi. Avercene, di gente capace di scrivere con quello stile. Magari dico io, che ho amato, amo e amerò per sempre Adams. Sta di fatto che però ci si ispira, come lui fece con i Monthy Python e viceversa, creando poi una cosa personalissima e completamente diversa. Bella o brutta, poi, va a gusti. Calcare uno stile è una cosa completamente differente, e non credo sia questo il caso: le premesse e la srtuttura sono completamente differenti. Chi volesse rifare Adams – sia chiaro – è un pazzo.
Gianluca Neri come Luttazzi si ispira, cita, omaggia, ma non copia. E al primo commento negativo subito a pararsi il.
Come si dice: excusatio non petita, accusatio manifesta.
Ma siete tutti fuori di testa o siete tutti troll?
E’ ovvio che si segnali l’opera di un amico, e Mantellini lo ha fatto senza raccontarci bugie…
Ma se volete recensirlo, prima leggetelo. E non sparate accuse di copiare se non argomentate almeno 20 righe di buone ragioni! (vedi la teoria della montagna di merda…)
Mamma mia quanta acidità signori. Ma quanto vi rode di… praticamente tutto ? Andate/andiamo a prender una boccata d’aria, che qui si perdono byte e minuti
Un autore scrive e pubblica un libro, un amico lo segnala.
Gli antipatizzanti dovrebbero aspettare la recensione e intervenire avendolo letto.
Ma l’editoria è un pianeta acido, come il cinema, la tv e i blog
E allora Maalox per tutti :-))
Non so se tu ti sia mai paragonato ad Adams (spero e credo di no), ma di sicuro io non l’ho mai detto.
Comunque, e sul tuo blog l’ho scritto più diffusamente, io provo per il tuo libro quello che ho provato ieri vedendo da Feltrinelli un’intera pila di gialli scandinavi, addirittura uno si chiamava Larsson!
Seguo anche i Monthy Pithon, by the way, e il confronto proprio non regge, guarda, l’umorismo può sembrare simile solo a una lettura superficiale.
E insomma, come ho già scritto, sinceramente non vedo il perchè io debba spendere quasi dieci euro per un libro così, a ‘sto punto mi faccio proprio del male e compro Colfer, che è ridicolo altrettanto, ma che almeno ha avuto l’autorizzazione ufficiale.
Giugno 17th, 2010 at 20:34
se l’è scritta da solo la descrizione su ibs? diciamocelo però, 10mila fan su facebook non sono un gran motivo di vanto (e in italia ne ha solo 2mila): pagine come “anziani che camminano con le mani dietro la schiena” ne hanno più di 40mila…
oltre a questo, il libro in sé penso sia poco meno noioso dell’elenco del telefono (quello vero).
Giugno 17th, 2010 at 21:47
Dire che assomiglia alla guida galattica per autostoppisti, è un eufemismo.
Se avessimo creato un software con lo stile di Adams, e gli avessimo dato quello storia, il risultato non sarebbe stato molto diverso, e mi spiace, io non posso sopportare chi calca uno stile, soprattutto se così particolare e fuori dagli schemi.
Giugno 17th, 2010 at 21:52
direi che hanno più valore quei 10mila fan che non i 40mila composti per lo più di BiṃβimINkïα™
Giugno 17th, 2010 at 22:01
Il problema è che il libro non è bello affatto
Giugno 17th, 2010 at 23:05
però c’è una cosa, nella blogosfera:che bello o brutto, l’ ha scritto il Neri, e allora tutti -quelli del gruppo nicchia della blogosfera- a parlarne bene e a citarlo (vedi anche Luca S.).Ora, è davvero perchè vi piace, il libro, o perchè l’ha scritto un amico, e per cui, bello o brutto, è comunque da citare/aiutare/menzionare ? Vi facesse schifo, lo direste ? Soprattutto, ti piace, mante, questo libro ?Io,gli estratti che lessi su Mn, non mi piaceva affatto, ma i miei gusti son miei,e assolutamente relativi. Però ero davvero interessato a capire i meccanismi di refernzialità, se fossero sinceri o di cricca. Grazie, ciao.
Giugno 17th, 2010 at 23:22
@trentasei, io non l’ho ancora letto, Gianluca e’ un amico e lo segnalo volentieri.
Giugno 18th, 2010 at 03:07
Allora, non voglio venire qui a dire che, invece il libro e bello e cose simili, a mio modo di vedere molto paranoiche. È un libro, e mi sembra logico che ci siano persone cui piace, e altre che lo detestano. Se vi sembra brutto, è giusto che diciate che è brutto. Però, riguardo le obiezioni espresse qui – Gi: ovviamente no, non me la sono scritta da solo la descrizione su IBS. Quello è, paro paro, il teatro che è riportato nella retrocopertina. E l’ha scritto l’editore. // W: io non ricordo di avere mai detto che il libro “è scritto secondo lo stile di Douglas Adams”, ma potrei anche sbagliarmi. Avercene, di gente capace di scrivere con quello stile. Magari dico io, che ho amato, amo e amerò per sempre Adams. Sta di fatto che però ci si ispira, come lui fece con i Monthy Python e viceversa, creando poi una cosa personalissima e completamente diversa. Bella o brutta, poi, va a gusti. Calcare uno stile è una cosa completamente differente, e non credo sia questo il caso: le premesse e la srtuttura sono completamente differenti. Chi volesse rifare Adams – sia chiaro – è un pazzo.
Giugno 18th, 2010 at 07:04
Gianluca Neri come Luttazzi si ispira, cita, omaggia, ma non copia. E al primo commento negativo subito a pararsi il.
Come si dice: excusatio non petita, accusatio manifesta.
Giugno 18th, 2010 at 07:50
Ma siete tutti fuori di testa o siete tutti troll?
E’ ovvio che si segnali l’opera di un amico, e Mantellini lo ha fatto senza raccontarci bugie…
Ma se volete recensirlo, prima leggetelo. E non sparate accuse di copiare se non argomentate almeno 20 righe di buone ragioni! (vedi la teoria della montagna di merda…)
Giugno 18th, 2010 at 07:53
Però, che ambientino! :-)
Giugno 18th, 2010 at 08:15
Mamma mia quanta acidità signori. Ma quanto vi rode di… praticamente tutto ? Andate/andiamo a prender una boccata d’aria, che qui si perdono byte e minuti
Giugno 18th, 2010 at 10:16
Un autore scrive e pubblica un libro, un amico lo segnala.
Gli antipatizzanti dovrebbero aspettare la recensione e intervenire avendolo letto.
Ma l’editoria è un pianeta acido, come il cinema, la tv e i blog
E allora Maalox per tutti :-))
Giugno 18th, 2010 at 13:07
quindi per avere un figliolo che sarà tenore famosissimo e miliardario basta mettersi del ghiaccio sulla pancia? buono a sapersi.
Giugno 18th, 2010 at 13:08
capperi ho sbagliato thread :(
Giugno 18th, 2010 at 16:36
@gianluca ma il libro c’è anche per ipad?
Giugno 18th, 2010 at 20:54
E’ ispirato da
L’elenco telefonico di Atlantide
opera prima di Tullio Avoledo, originariamente pubblicato da Sironi, per caso?
Letto sette anni fa, non era male.
Giugno 18th, 2010 at 21:30
Non so se tu ti sia mai paragonato ad Adams (spero e credo di no), ma di sicuro io non l’ho mai detto.
Comunque, e sul tuo blog l’ho scritto più diffusamente, io provo per il tuo libro quello che ho provato ieri vedendo da Feltrinelli un’intera pila di gialli scandinavi, addirittura uno si chiamava Larsson!
Seguo anche i Monthy Pithon, by the way, e il confronto proprio non regge, guarda, l’umorismo può sembrare simile solo a una lettura superficiale.
E insomma, come ho già scritto, sinceramente non vedo il perchè io debba spendere quasi dieci euro per un libro così, a ‘sto punto mi faccio proprio del male e compro Colfer, che è ridicolo altrettanto, ma che almeno ha avuto l’autorizzazione ufficiale.
Giugno 18th, 2010 at 22:30
A me m’ispira.
Giugno 18th, 2010 at 23:03
” … il primo libro pubblicato in progress su Facebook, con un seguito mondiale di oltre diecimila fan. ”
E ridaglie con ste pappagorgie facebookiane.
“Seguito mondiale” è fantozziano proprio.
Il marketing editoriale è tristissimo e di serie c.
In bocca al lupo per il libro.