AT&T in USA ha deciso di smetterla con gli abbonamenti flat per iPhone ed altri smartphone. La rete e’ sovraccarica ed il discorso è il solito: una piccola percentuale di utenti (2%) usa talmente tanta banda da ridurre la qualità del servizio a tutti gli altri. E’ una scusa ovviamente, la stessa che molti operatori usano da tempo anche da noi per giustificare traffic shaping ed altre cosuccie. Banalmente il numero di utenti aumenta e l’adeguamento della rete è difficile e anche costoso: piu’ semplice ridistribuire le risorse esistenti in maniera più equilibrata. Ma a furbizia si aggiunge furbizia così il cambio di registro dall’illimitato al modello a consumo è una ottima scusa per aumentare i prezzi. Prima si pagavano 30 dollari per una flat, ora 25 per 2 Giga/mese (per tacere della demenziale tariffa 20 dollari per 200mega/mese). Tra l’altro in USA, almeno per ora, iPhone (che genera la maggioranza del traffico dati in mobilità) è una esclusiva di AT&T e queste tariffe sono di fatto applicate in regime di monopolio.
(via NYT)
Giugno 3rd, 2010 at 22:05
E poi ci lamentiamo dell’Italia…
Giugno 3rd, 2010 at 22:25
Per quanto sia d’accordo su tutto, credo che parlare di monopolio sia abbastanza fuorviante.
L’iPhone non è l’unico smartphone sul mercato, quelle di AT&T non sono le uniche tariffe sul mercato.
Non si può parlare di monopolio per l’offerta relativa ad un singolo prodotto (che ne diventa quindi quasi una caratteristica che accetti se compri il telefono, come del resto la mancanza di Flash, per dire) dato che altri prodotti analoghi con offerte e prezzi differenti sono disponibili sul mercato.
;)
Poi ogni tanto anch da noi capitano cose di cui andare telefonicamente fieri, tipo la tariffa iPad di Tre a 5€/mese per 3GB, che c’è da darsi i pizzicotti per credere che sia vera.
Giugno 3rd, 2010 at 23:15
hemmmm
http://androidandme.com/2010/04/news/admob-android-passes-iphone-in-u-s-traffic/
Giugno 3rd, 2010 at 23:47
Tambu
Sorvolando sul particolare che i prodotti su cui viaggia iPhone OS sono 3 e quelli su cui viaggia android sono quasi 30 (dieci volte tanto) va detto che quei dati indicati al link sono molto discutibili. E per un evidente motivo.
Detto questo a livello mondiale la situazione è la seguente.
Giugno 4th, 2010 at 07:46
David Pogue ha scritto «This time, I think you’ll wind up coming out ahead. I think AT&T has put together one of the fairest, most carefully considered plans in a long time» e altri commentatori sono sulla stessa linea. Secondo AT&T il 98% dei propri utenti di smartphone sta sotto i 2 GB al mese.
http://www.nytimes.com/2010/06/03/technology/personaltech/03pogue-email.html?ref=personaltechemail&nl=technology&emc=cta1
Giugno 4th, 2010 at 11:51
Come commento sarebbe stato troppo lungo:
http://gold.libero.it/melamenteassorto/8904167.html
Giugno 5th, 2010 at 09:24
Due cosuccie. Ovviamente. Banalmente.
Furbizie e aumento di prezzi: passare da 30 $ a 25 $ è conveniente per tutti gli utenti che non superano i 2 GB.
Mi fa venire in mente una storiella: pare che, negli ultimi centri allacciati alla rete idrica, i contadini più anziani (abituati da una vita a rifornirsi d’acqua alle fontane pubbliche, le fontane di tutti) tenessero i rubinetti di casa sempre aperti. Loro erano abituati a vederli usare così.
“Queste tariffe sono di fatto applicate in regime di monopolio” è da scompisciarsi.
Mante, stai diventando un professionista dell’ indignazione frettolosa, dell’ io-intanto-la-sparo-poi-vediamo-che-effetto-fa. Dopo la gente nei commenti ti spiega, ma tu neanche rispondi (tipo l’altro giorno, su 14 MB per un pdf di testo) intento come sei a escogitarne un’altra.
E’anche divertente, ma datti una calmata che quasi non si riesce a starti dietro.
Giugno 5th, 2010 at 09:34
@Ale, scompisciati pure ma buona parte del traffico in mobilità in USA e’ fatto via iphone e ATT e’ per ora l’unica a venderlo. Sulla questione dei 14 mega non c’e’ nulla da rispondere, e’ solo benaltrismo di ritorno (io parlo di una cosa piccola e i commenti me ne fanno notare una diversa ma piu’ grande). Sul darsi una calmata escluderei che tu (nemmeno ho idea di chi tu sia) possa avere voce in capitolo al riguardo. saluti
Giugno 5th, 2010 at 09:42
Scusate, ma è la normale legge della domanda e dell’offerta: se una risorsa è scarsa se ne limita l’uso e di aumentano i prezzi.
Quale è la strana ragione per la quale l’offerta di banda dovrebbe comportarsi in modo diverso?
E’ questo tra l’altro il motivo per cui l’idea di mettere il diritto alla rete nella costituzione è una fesseria, la rete è un bene in vendita come un altro e i fondamentali del commercio non li cambierà certi la rete.
bob
Giugno 5th, 2010 at 15:15
Io mio chiedo come possa essere definito “una scusa”, una “furbizia” voler ottimizzare i propri investimenti.
Mi lascia sbigottito vedere usate “dall’accusa” frasi come “banalmente il numero di utenti aumenta e l’adeguamento della rete è difficile e anche costoso: piu’ semplice ridistribuire le risorse esistenti in maniera più equilibrata” , quasi che un’azienda *privata* dovesse vergognarsi del cercare di massimizzare i propri investimenti in infrastruttura.
Su questo “dibattito” vedo in giro solo una serie di posizioni fondamentaliste, dove da una parte ci sono ISP che si arrogano il diritto di fare quello che gli pare con la banda dei clienti all’insaputa di quest’ultimi, e dall’altra chi, come in questo caso, grida allo scandalo appena vede una tariffa a consumo.
Giugno 5th, 2010 at 17:45
@Marco, veramente io intendevo ben altro, come se arrivato in albergo ti mettessero a dormire con un estraneo
Giugno 5th, 2010 at 18:59
@massimo No, è come se in albergo trovassi una camera più piccola perché per aumentare il numero delle camere hanno ridotto le dimensioni di ogni camera. Non c’è nulla di male, se non ti va bene e se ci sono altri alberghi cambi albergo. Sono assolutamente d’accordo con quanto espone marco.
roberto
Giugno 5th, 2010 at 19:55
@Dadda: sembra che per chi abbia Iphone altri alberghi non ce ne siano :). In questo caso la legge della domanda e dell’offerta è buona solo per farci il risotto. Fino a ieri si chiamava monopolio.
Giugno 6th, 2010 at 12:15
@giancarlo E’ vero, ma non è che sia un bisogno primario avere un iPhone, se sei in USA lo sai quando lo comperi dove finirai.
Giugno 6th, 2010 at 19:43
@Dadda: se cominciamo con i bisogni primari non finiamo piu. Io volevo solo farti notare che la tua dotta disquisizione su domanda e offerta non vale in presenza di monopoli (lo insegnano anche ne corsi serali di economia). Poi ognuno si regola come vuole, pensa che fino a qualche anno fa in Italia avevamo il monopolio sul sale …