Ricopio dai commenti sul Polverone:
# Luca dice:
Gennaio 28th, 2010 at 00:03Sono genitore di quella scuola.
La lettera in questione è firmata da una decina di genitori, particolarmente esuberanti.
Calcolate che l’istituto conterà circa 900 genitori.
Nessuno ha ancora raccolto le prove di quanto successo quel giorno. Non esistono racconti precisi di quanto avvenuto.
E’ tutta una storia molto vaga su cui si sta indagando, ma che, come già detto da qualcuno prima, manca dell’ipotesi di reato.
Foto dei bambini in giro non ce ne sono.
La Dirigente era presente, quindi nessuna interruzione di servizio.
Soltanto qualche reazione un po’ troppo impusiva.
La descrizione del calcio di pistola che urta la testa del pargolo è decisamente esilarante.
Saluti.(uno che non vota la Polvera)
Gennaio 28th, 2010 at 14:18
leggo qui sopra e trasecolo! d’accordo che “la calunnia è un venticello”, ma… che significa affermare che la “denuncia” viene solo da una decina (su 900!) di genitori: ma da quando in qua gli eventuali accertandi reati si valutano a maggioranza? e poi che vuol dire che la preside era presente? a che cosa? se si dice “Nessuno ha ancora raccolto le prove di quanto successo quel giorno. Non esistono racconti precisi di quanto avvenuto.” e poi si afferma “La Dirigente era presente”, a che cosa era presente? e se era presente, può certamente fornire un “racconto preciso” (per quanto soggettivo) di quanto è successo! è tempo di finirla con le solite italiote ipocrisie e di avere il coraggio di rispondere “nelle dovute sedi”, altrimenti la cosa puzza, e si capisce di che puzza!
Gennaio 28th, 2010 at 14:46
A me una denuncia di una decina di genitori – se reale – mi pare più che sufficiente per attivare la reazione di tutte le sedi legalmente competenti. Come dice Carlo, non sono cose che si decidono a maggioranza, è ora di finirla con questa idea della giustizia indegna perfino di Santi Licheri.
Gennaio 28th, 2010 at 14:58
Ma dai, che 10 su 900 è il numero dei soliti invasati Grillino-Travaglio-Di Pietristi (di cui tra l’altro questo blog è un ricettacolo).
Fanno pietà.
Gennaio 28th, 2010 at 15:05
Saranno pure genitori esuberanti, pero’ occorre considerare che l’accesso alle aule durante gli orari di lezione è proibito anche ai genitori, anche solo per consegnare un album di disegni dimenticato a casa.
A che titolo la Polverini o un domani la Bonino entrano in una scuola con codazzo di giornalisti e guardie del corpo ?
Ed a che scopo ? e chi li ha autorizzati ?
Chiedersi questo è essere esuberanti ?
Allora sono esuberante anche io.
Gennaio 28th, 2010 at 16:04
LA RICOSTRUZIONE ESATTA:
La Polverini è entrata nell’aula rompendo la porta con un ariete seguita da un centinaio di uomini dei reparti mobili. Le bidelle hanno tentato di fermarla, ma lei assatanata voleva scattare queste maledette foto “Fatemi scattare le foto ai bambini. Sono la chiave per arrivare alla presidenza della Regione muwhahahahaha!!!”.
I poliziotti con i manganelli hanno iniziato a fracassare le teste di chi si opponeva. Una maestra ha urlato puntando il dito verso un bambino col grembiule nero: “Gianni è il black block, giuro io non c’entro!”
Gennaio 28th, 2010 at 16:39
Confermo quel che dice marco. Nella scuola pubblica dell’infanzia dove porto mio figlio, è espressamente vietato, ai genitori, perfino sostare all’interno del cancello ESTERNO alla scuola, cioè nel giardino antistante l’edificio. I bimbi vengono presi e consegnati dal personale della scuola, e si è ammessi all’interno solo se invitati e autorizzati dal personale. Se un politico qualsiasi violasse queste regole per la sua campagna elettorale, varcando la soglia della scuola in orario di lezione, mi incazzerei come una belva – di qualsiasi parte politica fosse.
Pretendere il rispetto della legge non significa essere dei grillini, significa essere CIVILI.
Gennaio 28th, 2010 at 16:54
Confermo anch’io quello che dice marco, la polverini è entrata con una ariete e i poliziotti hanno fracassato le teste dei CIVILI oppositori. Altro che genitori esuberanti, questi sono folli, quindi tanto vale riderci sopra.
Gennaio 28th, 2010 at 18:15
è vero, la questione sollevata è molto seria e il numero di genitori non c’entra, c’entra però la malafede.
Se un genitore denuncia una cosa solo perchè l’ha riportata un bambino di 6 anni (che crede anche a babbo natale e pensa che esistono i draghi) senza verificare il racconto con gli adulti presenti, per me c’è malafede.
Se un giornalista si fida delle parole di chiunque senza verificarle solo perchè colpiscono la parte avversa, non solo fa male il suo lavoro, ma anche lì c’è malafede.
Non voto polverini e personlamente penso che invece la voti chi alza questi casini patetici che crollano da soli, perchè fa assolutamente un gioco a suo favore
Gennaio 28th, 2010 at 18:39
è divertente notare come siano invidiosi coloro che non hanno più la forza di impegnarsi in qualcosa e non perdono un attimo per screditare come dicono loro i travaglini-grillini-dipietristi.
E ve lo dice qualcuno che da quel giro ha preferito uscirci.
Abbiate almeno la decenza di non offendere chi ci prova.
Gennaio 28th, 2010 at 18:49
i bambini a quell’età
sono delle gran teste vuote volanti completamente inaffidabili
per una ricostruzione dell’accaduto
i genitori di bimbi piccoli, le mamme poi in particolare,
dopo 6 telefonate e un po’ di vociare affannato tra di loro
non hanno la piu’ pallida idea di quel che sia davvero successo
e sono ben più inaffidabili dei loro bambini
le mamme creano film, solidificano sceneggiature
sono per definizione una bestemmia alla veridicità
i responsabili scolastici dovrebbero parlare
e spiegare l’accaduto eventualmente
non le mamme da tenere rigorosamente mute
pare pure a me esilarante la cosa della pistola
ciò non toglie che non riesce difficile a nessuno
vedere ovunque schegge impazzite di arroganza
e figurati poi la gelmini
non c’è bisogno di questa vicenda e dell’ “ipotesi di reato”
per farsi delle idee sulla politica scolastica di questo governo
Gennaio 28th, 2010 at 19:07
Perfettamente d’accordo con PG e con marco (non Marco).
A quelli che ridono contenti, e si danno di gomito guardando agli altri che se la prendono come a degli esagitati, dico: sarò io che esagero ma a me pare che se si accetta quello è successo si accetta anche che:
a) non siamo tutti cittadini, alcuni rappresentanti e alcuni rappresentati, che devono osservare la legge, ma siamo alcuni signori che fanno ciò che vogliono e altri sudditi che devono obbedire
oppure
b) ci sono “regole regole” che vanno rispettate (tipo non sparare ai passanti) e “regole che rispettarle è un po’ da sfigati” (tipo che a scuola entrano solo studenti e insegnanti, che nei parcheggi per i disabili parcheggiano solo i disabili, che nei bar non si fuma, che sui muri non si scrive ecc.)
A me che ci sia un candidato (o un dirigente scolastico, che magari la Polverini ha chiesto il permesso e la dirigente ossequiosa lo ha accordato) che pensa una di queste due cose, o un mix fra le stesse, non fa per niente ridere.
Gennaio 28th, 2010 at 22:27
Incredibile, l’avrebbe anche capito un bambino che i genitori che avevano scritto quella cosa ridicola erano degli invasati.
Appena CHIUNQUE mette in cattiva luce la parte politica avversaria ha subito l’onore dell’immediato post.
Gennaio 28th, 2010 at 23:38
scusate ma quella lettera era piena di condizionali, quindi come si fa ad accusare quei genitori di essere esuberanti che si lanciano subito all’attacco?
Non hanno diffuso le foto, ma il fatto che dovrebbe perlomeno dar fastidio è che una candidata entri all’improvviso in una classe di bambini con fotografi e scorta al seguito. Se poi non sono stati così stupidi da diffondere le foto mi sembra quasi secondario.
Ripeto il fatto grave è che la Polverini è entrata all’improvviso in una classe di bambini che facevano lezione, senza avvertire nessuno (soprattutto i genitori) e il commento di Luca conferma solamente l’accadimento.
Gennaio 29th, 2010 at 15:40
LA RICOSTRUZIONE ESATTA:
La Polverini è entrata nell’aula con il consenso della Preside, avendo avvisato per tempo in forma scritta della sua visita. C’era anche il placet del Mega Presidente Didattico. Ha bussato alla porta, chiedendo scusa sottovoce, e ha chiesto alla maestra se poteva fare qualche foto con i bambini, dato che l’istruzione e la pedagogia sono i 2 punti cardinali del suo programma. Era accompagnata dai sette nani e da qualche puffo. Le bidelle dipietrino-travaglio-comuniste non volevano farla passare, e lei aveva quasi desistito se non fosse che i bambini l’hanno invocata a gran voce (“Che cari questi pargoli”), tanto che la maestra non riusciva più ad andare avanti con la lezione. Nella confusione provocata dalle bidelle (che qualcuno giura di aver visto al G8 vestite di nero) e dai bambini, un bambino è stato toccato dal gomito spigoloso di un nano, che si è subito scusato e gli ha regalato una caramella.
Gennaio 31st, 2010 at 02:55
Sono l’autore del commento oggetto della discussione.
Spero che si capisca che non si tratta di derisione nei confronti dei firmatari della lettera, ma una semplice constatazione di leggerezza nel loro approccio al problema.
Quel giorno è successo qualcosa. Non si sa bene ancora precisamente cosa. I contorni sono molto vaghi e indefiniti.
La Polverini teneva un convegno nei locali della scuola, che condivide alcuni spazi (pubblici) con la regione e il comune, quindi di fatto era già all’interno dell’edificio.
Probabilmente (dico probabilmente, ma sono mie illazioni) la Dirigente ha voluto sottoporre alla candidata la situazione di degrado di alcune aule che risultano chiuse da tempo per mancato intervento delle istituzioni negli anni passati.
Il Consiglio d’Istituto sta chiedendo lumi alla Dirigente Scolastica e in base all’accertamento dei fatti, se ci saranno stati degli abusi, verranno prese le opportune misure, sia nei confronti della dirigenza che nei confronti di terzi.
Onestamente altre vie io non ne vedo.
Non è forse il Consiglio d’Istituto, che ha richiesto ragione alla Dirigente, una “dovuta sede”?
Le lettere ai giornali con conseguente delirio all’interno della classe (nota bene, classe di cui viene precisata la sezione rendendo di fatto pubblico il nome della maestra, immagino con sommo gaudio della suddetta, alla faccia della privacy) a mio modestissimo parere hanno soltanto creato disagio ai bambini e agli insegnanti.
A mio avviso vanno prima accertati i fatti con assoluta sicurezza e poi si parte con i richiami, le denunce e tutto le vie legali del caso. Ora pensate che sarà facile trovare qualcuno del corpo docente o degli ata che testimoni sull’accaduto?
Le cose si fanno per bene.
Ma forse sono ingenuo ed è meglio una bella lettera ai giornali.