Fra gli utilizzi “interessanti” di Facebook e dei suoi gruppi, va segnalato per esempio (ma non è l’unico) quello del gruppo “Rilanciamo il Made in Italy”, un gruppo dotato di oltre 395mila iscritti che oggi, per scelta dei suoi amministratori, ha improvvisamente cambiato nome in “Sosteniamo SILVIO BERLUSCONI contro i FAN di massimo TARTAGLIA”.

(via GBA su FF)

update: Giacomo Dotta di Webnews segnala nei commenti il ben piu’ eclatante caso del gruppo: “No Facebook a pagamento” che ha ben 1,9 milioni di iscritti, oggi magicamente tramutatosi in “Solidarietà a Silvio Berlusconi”.

30 commenti a “Il partito liquido”

  1. paki dice:

    ebbeh! Fascisti a fatti mica a parole soltanto. Che squallore.

  2. ManteVaLà dice:

    Cola bile …

  3. C’E’ CHI DICE NO! - Il Premier più amato e sicuro degli ultimi 150 anni dice:

    […] attenti ai gruppi ai quali siete iscritti su Facebook […]

  4. Sascha dice:

    Mi intrometto nel flusso per dire un paio di cose.
    L’unica cosa che io e B. abbiamo in comune è l’età ed uno dei motivi per i quali mi è antipatico è proprio il suo frenetico giovanilismo, le operazioni di chirurgia estetica, la ridicola paura della morte, l’obbligo ai suoi portavoce di proclamare la sua immortalità fisica o almeno che sarebbe arrivato a 120 anni.
    Ora lo spettacolo di quel volto insanguinato che lo fa tanto vecchio me lo avvicina. Uno spettacolo rivoltante.
    Non tanto il tumefatto: sono da sempre un appassionato di pugilato e in uomini giovani e forti i segni di lotta non abbruttiscono. Ma non è questo il caso.
    Quando poi s’è saputo che non è stato un pugno (per il quale è necessaria un minimo di virilità) ma il lancio di un piccolo Duomo il mio disgusto non ha avuto limiti.

  5. Giacomo Dotta dice:

    Mi permetto di segnalare il fatto che c’è un altro gruppo che, da quanto mi risulta, ha fatto la medesima cosa ma con scala ben più eclatante. Gli iscritti a “Solidarietà a Silvio Berlusconi” sono infatti 1,9 milioni (in calo, visto che in molti si stanno ora dissociando).

    Era tutta gente che si era ingenuamente iscritta al gruppo “No Facebook a pagamento”. Ci sarebbe da ridere, non ci fosse da piangere.

  6. Sascha dice:

    L’odio c’era anche prima di Internet, chiaro. Forse ce n’era pure di più e molti più morti. Ma non è nemmeno vero che la Rete non abbia il suo effetto sui perchè e percome della violenza nel mondo d’oggi, un effetto che non è semplicemente di ‘rispecchiamento’ ma di ‘strutturazione’.
    In questo Internet è una amplificazione e peggioramento della televisione: diffonde una violenza immaginaria a bassa intensità e la depotenzia sul piano pratico. On the other hand, ne crea occasioni nuove.
    L’esperienza (di tutti noi, quotidiana) è che online diciamo cose che non ci sogneremmo mai di dire o fare ‘nella carne’. Internet prosegue la dematerializzazione dell’avversario, che viene sterminato in effige migliaia e migliaia di volte ogni giorno. Così può capitare che, trovandoselo davanti, si lanci un oggetto contro un’immagine e si colpisca un vecchio. Oppure che si decida di fare una strage a scuola perchè non si è abbastanza popolari. Oppure che si aggrediscano omosessuali per difendere l’identità cristiana. Oppure…
    Il bello della Rete è che tutto questo odio in realtà finisce lì, in quella sedia davanti allo schermo da cui non ci si riesce a staccare. L’odio è amplificato e approfondito ma agisce di meno. Quando agisce, agisce stupidamente.

  7. mfp dice:

    Sono Droid… lasciali fare… non andranno lontano. L’unica cosa che stanno facendo su Facebook e’ rendersi prevedibili.

    Paki, magari fossero fascisti; almeno sapremmo come prenderli (es: non censurando i simboli fascisti, non ripudiando qualunque cosa rassomigli al fascismo, e magari guardando avanti invece di guardare sempre indietro: cosi’ gli si possono fornire alternative a loro congeniali invece di farsi la guerra per finta, e con qualche morto occasionale). Questi sono solo scemi.

  8. frap1964 dice:

    La gazzarra su Facebook serve solo a coprire i buchi di sicurezza clamorosi attorno al PdC, imho.
    Basta riguardarsi con attenzione la ricostruzione video di Repubblica. Tartaglia prende la mira con calma, carica il braccio almeno tre volte, ci mette quasi cinque secondi prima di tirare.
    Dov’era la sicurezza? Nessuno stava guardando la folla in quel momento? Eppure ci sono persino le telecamere che riprendono tutto, La Russa passa e fa pure ciao ciao con la manina.
    Ma un attimo dopo il lancio si vede uno della sicurezza già pronto a saltare la transenna ed un altro subito dietro che lo segue.
    E poi si è mai visto un presidente che subito dopo un attentato viene fatto uscire di nuovo allo scoperto, che viene fatto allontanare con tutta calma dal luogo dell’attentato?
    Ma che roba e’?
    Ma la normalità è che te ne vai via di corsa lungo un percorso già prestabilito e tenuto appositamente sgombro proprio per queste evenienze.
    Che il lancio poteva essere anche solo una manovra diversiva.
    A me sembra tutto assurdo (troppo assurdo).
    E poi stanno a dissertare e preoccuparsi di quel che scrivono su Facebook… ma è veramente robadamatti.

  9. frap1964 dice:

    L’unica spiegazione ragionevole è che siano stati momentaneamente accecati dal flash del tizio appena vicino che scatta le foto.
    Ma pensateci un attimo: è un sistema troppo semplice e banale per creare disattenzione. Non possono non averlo previsto e aver preso o prendere le dovute contromisure per cose del genere.

  10. Daniele Minotti dice:

    @frap
    I buchi nella sicurezza sono noti ed eivdenti sin da stamattina, malgrado le parole di Maroni. Insomma, quello che dici non è certo una novità del giornalismo d’indagine internettiano.
    Ma andiamo oltre: che vuoi dire? Che la falla è stata lasciata apposta aperta per, poi, accusare questi o quelli?
    Scusami tanto, ma a questo punto ti invito a far parte del pool di indagini alternative sul 9/11 e anche sulle mitiche scie chimiche.

  11. felipegonzales dice:

    Bella mossa!

  12. frap1964 dice:

    Dico solo che tutto il comportamento della sicurezza è quantomeno singolare. Anche il modo in cui fermano e immobilizzano Tartaglia.
    Come fa il tizio che ha appena saltato la transenna a sapere che l’attentatore non è armato? Che non ha un coltello? Guarda come lo ferma e come si riaggiusta con calma l’auricolare.
    Non può certo sapere cosa è successo esattamente a Berlusconi mentre salta la transenna e reagisce.
    Nota che questi qui sono dei “corpi speciali”… ma ti sembra proprio tutto tutto normale?
    Ora dai un’occhiata, ad esempio, a come reagisce la scorta di Reagan.
    Hai per caso visto armi in mano a qualcuno lì a Milano, subito dopo?
    O pensi che debbano aspettare di sentire almeno uno sparo?
    Guarda che stiamo parlando di un capo di Stato, eh.
    E che avevano avuto un’informativa appena pochi giorni prima.

  13. Daniele Minotti dice:

    @frap
    *Era già tutto previsto* (cit.)

  14. frap1964 dice:

    @Minotti
    No ma guarda tutto normale.
    Si vede pure il tizio alto col berretto bianco che prima fotografa col telefonino poco prima che Tartaglia tiri. Dopodiché, nel filmato dopo, mentre la scorta ferma Tartaglia, sta lì nel mezzo che chede: “Cosa fate, scusate?”.
    E loro tranquilli che gli rispondono pure: “Eh… cercava di attentare…”.
    Poi rimane lì nel mezzo e nessuno che gli intimi di allontanarsi, di togliersi dai piedi.
    Non so, a me francamente sembra una gestione della sicurezza un po’ da barzelletta.

  15. Per mano di chi? | REMOTO ! ANTERIORE dice:

    […] Pare possa nascere una moda da quanto succede su facebook nelle ultime 24 ore. […]

  16. Il partito liquido « Blog del circolo online del PD “Barack Obama” dice:

    […] 15 Dicembre 2009 · Lascia un Commento da Manteblog […]

  17. Domiziano Galia dice:

    Io ero iscritto al gruppo “Mantellini Ministro dell’Innovazione” ed ho scoperto che oggi è stato trasformato in “Viva la f*ga!”

  18. ulivo velletri dice:

    http://ulivo

    Il partito liquido da Manteblog Fra gli utilizzi “interessanti” di Facebook e dei suoi gruppi, va segnalato per esempio (ma non è l’unico) quello del gruppo “Rilanciamo il Made in Italy”, un gruppo dotato di oltr…

  19. Alessio dice:

    Improvvisamente tutti preoccupati per la gestione della sicurezza, tutti a dare lezioni alla scorta, tutti a volere guardie del corpo più cattive e che magari sparino a vista come quelle di Reagan.
    Non abbiamo visto armi in mani a nessuno e nessuno si è messo a sparare all’impazzata tra la folla. Quindi c’è qualcosa che no va. Ah, grande scienza la dietrologia.

  20. Daniele Minotti dice:

    @Alessio
    Secondo me, purtroppo, il buco c’è stato. Nel senso che non hanno fermato uno che per oltre 4 secondi brandiva ed agitava qualcosa a due metri da Berlusconi. Tutto qui.

  21. HotHello dice:

    Non c’è da meravigliarsi se il gruppo “No Facebook a pagamento” abbia cambiato repentinamente vocazione. È come uno sciachimista che diventa un lunocomplottista.

  22. P.G. dice:

    Ma a nessuno viene il dubbio che quei gruppi-bufala siano stati creati a bella posta, proprio per poterli riutilizzare, all’occorrenza, per scopi diversi, ad es. per scopi di marketing?A me hanno sempre dato l’impressione di essere pure e semplici “raccolte di profili” da rivendere al miglior offerente. Chissà.
    Per questo, quando vedo un mio amico iscriversi a uno di quei gruppi bufala, cerco sempre di avvertirlo.
    A me è capitato anche con la fan page, che so, della pizza o delle patatine, che improvvisamente sono diventati spazi pubblicitari esplicitamente a pagamento per ditte di ristorazione o produzioni alimentari.

  23. frap1964 dice:

    @Alessio
    Con quel filmato si è appena spiegato all’intero pianeta come funziona bene la scorta a Berlusconi.
    Basta mandare tra la folla una finta telecamera con potente illuminatore (+asta microfonica) e magari pure qualcuno che dia una mano scattando foto con il flash e il gioco è subito fatto.
    Scorta accecata, si può procedere tranquillamente.
    E non serve nemmeno un vero professionista che tiri da lontano.
    Per non parlare del ministro della Difesa (della Difesa…sic!) che gira allegro e spensierato facendo ciao ciao qui e là.

    Poi se vuoi chiamarla dietrologia chiamala pure come ti pare, ma a me sembra davvero la sicurezza del paese di Pulcinella.

  24. P.G. dice:

    Diciamo che la cosa sconcertante è questa, fuori da ogni complottismo: negli USA, quando due imbucati sono riusciti a autoinvitarsi a una cena di gala alla Casa Bianca, sono saltate parecchie teste(dimissioni a raffica, polemiche enormi, subito i servizi segreti hanno ammesso falle nella sicurezza e rivisto le procedure, etc.etc.). Qui da noi, invece, immediatamente Maroni ha chiuso ogni polemica, assicurando che la scorta e la polizia si erano comportati alla perfezione.
    Eppure è evidente che non è così, cioè la scorta ha quantomeno avuto un momento di sbandamento, e anche le fasi successive non sono state all’altezza di un servizio di sicurezza adeguato.

    Cosa c’è dietro queste carenze della scorta? Una scelta? O solo un caso? Sono ipotesi che andrebbero indagate da chi di dovere.

  25. Bill The Butcher dice:

    E ovvio a tutti che qui si parla di problemi seri che nulla hanno a che vedere con il complottismo. E l’esempio portato da PG della festa da Obama esemplifica il tutto in maniera esemplare (ed ho fatto il record di radici esemp- in una singola frase).

  26. frap1964 dice:

    Toh… qualcuno se n’è accorto… ;-)

  27. raxi dice:

    Siete dei besughi a perder tempo con i gruppi di Facebook.

    Siete come quelli che commentano il Grande Fratello.

    Producete rumenta commentando rumenta.

  28. stakolen dice:

    @raxi a me però leggere le panzane prima su fb e poi riportate e strumentalizzate sui giornali non piace. a te sì?

  29. frap1964 dice:

    @raxi
    Finché il tempo ce lo perde Mantellini e/o i commentatori del blog, non mi pare sia un gran problema.
    Il problema nasce quando il tempo ce lo perde invece il Ministro dell’Interno e dopo aver sostenuto alla Camera che il servizio d’ordine in piazza a Milano è stato impeccabile.
    E annuncia di volerne fare pure una questione urgente da Consiglio dei Ministri.
    In un paese normale, dopo una simile figuraccia in Piazza Duomo, l’intero Parlamento ed il paese, sentiti i propositi, come minimo gli riderebbero in faccia sonoramente.
    E subito dopo lo caccerebbero a pedate.

  30. P.G. dice:

    E’ l’11 settembre de noantri, e anche noi avremo il nostro Patriot Act….ovviamente in miniatura, a dimensione del nano di Arcore e di quella caricatura di attentatore che chissà come si è trovato sulla via.