Ovviamente Corriere.it applica le proprie personali aspirazioni alle notizie che riguardano la annosa questione del pagamento dei contenuti editoriali in rete. Questa e’ la loro versione sognante e interessata (non fosse altro perche’ i 5 articoli gratis riguardano ciascun sito e non l’intero google news):
NEW YORK – Svolta di Google nell’offerta di notizie sul web: la società di Mountain View ha annunciato un nuovo sistema che consentirà agli editori di obbligare gli internauti a identificarsi e pagare un diritto d’accesso se consulteranno oltre cinque articoli al giorno sul sito Google News.
LIMITI – «Abbiamo deciso di permettere agli editori di limitare il numero di accessi gratuiti alle notizie» ha spiegato un funzionario di Google, John Mueller. «Questa possibilità si applica a tutte le pagine di Google News, ma anche alle pagine del motore di ricerca» ha precisato. «Vogliamo aiutare i media a fare in modo che i loro contenuti siano accessibili a un largo gruppo di lettori – ha aggiunto – ma allo stesso tempo siamo coscienti del fatto che creare contenuti di qualità non è facile ed è spesso caro».
Messa così sembra che Google abbia abdicato alle insistenze di Murdoch. La verita’ invece e’ molto diversa (e persino il WSJ la scrive correttamente) e riguarda un programma gia’ esistente (il first click free program) legato alla possibilità di leggere gratuitamente contenuti che richiedono normalmente la sottoscrizione:
Google’s “first click free” program allows Google News or Google search user to find and read articles, even if they are behind a subscription paywall. The reader’s first click to the content is free, but when a user clicks on additional links on the site, the publisher can show a payment or registration request.
Readers, however, have found they can read an unlimited number of subscription-only articles as long as they continue using Google. The changes, which Google announced in a blog post, will now let publishers limit users to no more than five pages per day without registering or subscribing.
update: come era ampiamente atteso l’ormai mitico inviato di Repubblica a NY Angelo Aquaro fa anche peggio del Corriere. Dal suo osservatorio privilegiato (al buio dentro una cantina evidentemente) Google e’ in ginocchio e gli utenti di Google News pagheranno (finalmente) quasi tutto.
Dicembre 2nd, 2009 at 09:24
Come dire, dovrei pagare per leggere articoli che manipolano le notizie e propinano un sacco di fregnacce in malafede…
Dicembre 2nd, 2009 at 09:37
Apprezzo almeno la coerenza con cui distorcono le notizie a 360°
Dicembre 2nd, 2009 at 09:49
Neanche quelli di Repubblica sembrano averci capito granché.
Dicembre 2nd, 2009 at 09:51
Anche su Repubblica: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/tecnologia/google-world-1/articoli-non-gratis/articoli-non-gratis.html?ref=hpspr1 ci vanno forte con l’onanismo mentale senza aver compreso una sola parola dell’annuncio di Google. Contenti loro.
Dicembre 2nd, 2009 at 10:14
Caro Massimo, noi di PazzoPerRepubblica, è da tempo che facciamo le pulci ad Angelo Aquaro.
Dicembre 2nd, 2009 at 10:45
C’è da mettersi le mani nei capelli… se combinano queste cose sulle questioni di web e tecnologia chissà cosa fanno con le altre notizie.
Che vergogna.
Dicembre 2nd, 2009 at 11:10
Mamma mia, mamma mia…
Dicembre 2nd, 2009 at 11:17
Per i più curiosi la (non) notizia nasce da questo post: http://googlenewsblog.blogspot.com/2009/12/update-to-first-click-free.html .
Dicembre 2nd, 2009 at 12:29
Avranno letto il mio post? http://www.dariosalvelli.com/2009/11/sei-tu-il-principale-editore-italiano-ma-solo-se-lo-vuole-google
Dicembre 2nd, 2009 at 13:00
Il succo però non cambia. Google cede al cloaking. I contenuti “premium” vengono comunque indicizzati, ma dopo un click (per sito) porteranno ad una bella pagina che ti chiede di pagare, non all’articolo. Bella roba, questo rende i risultati delle ricerche pseudo-fasulli, per me questa è comunque una bella mazzata per Google.
Dicembre 2nd, 2009 at 13:12
[…] la notizia è ben diversa. Come sottolinea Massimo Mantellini nel suo blog, non si tratta affatto di una sottomissione di Google al volere di Murdoch di cui abbiamo parlato […]
Dicembre 2nd, 2009 at 13:24
non tutti al Corriere l’hanno bevuta, però. Non Pratellesi, ad esempio.
Dicembre 2nd, 2009 at 13:30
[…] “permalink” : “http%3A%2F%2Fblinkenmedia.it%2F2009%2F12%2F02%2Fimpeccabile-ed-implacabile%2F” } Massimo sugli strilli di Corriere e Repubblica che lasciano davvero basiti sul grado di non comprensione […]
Dicembre 2nd, 2009 at 14:30
[…] la notizia è ben diversa. Come sottolinea Massimo Mantellini nel suo blog, non si tratta affatto di una sottomissione di Google al volere di Murdoch di cui abbiamo parlato […]
Dicembre 2nd, 2009 at 14:35
[…] la notizia è ben diversa. Come sottolinea Massimo Mantellini nel suo blog, non si tratta affatto di una sottomissione di Google al volere di Murdoch di cui abbiamo parlato […]
Dicembre 2nd, 2009 at 15:11
Trovo che questa news di Google sia un tutto di guadagnato per gli utenti che utilizzano il suo aggregatore.
Semplicemente offre la possibilità di leggere degli articoli che altrimenti non potrei leggere (perchè in siti già a pagamento) e attraverso questi decidere se pagare o no per abbonarmi a un servizio.
Questo non limita in nessuna maniera l’aggregatore che siamo abituati a utilizzare, tutti gli editori che per scelta pubblicano i loro articoli via RSS continueranno a offrire il tutto gratuitamente.
Dubito che questa scelta di Google possa indurre gli editori a passare ad un sistema a pagamento, in quanto la disponibilità delle news è talmente ampia in internet, che ne danneggerebbe gravemente la visibilità.
Dicembre 2nd, 2009 at 15:52
Non poteva mancare il Giornale, secondo il quale l’identificazione degli utenti avverrà tramite “un dispositivo” :-o
Dicembre 2nd, 2009 at 16:39
Continuo a pensare che la sostituzione di un oligopolio con un monopolio non sia poi quella gran figata…
Dicembre 2nd, 2009 at 17:13
[…] o passare ad altra tipologia di servizio editoriale. Da qualunque lato la si guardi, la notizia non preclude insomma a quella clamorosa rivoluzione dell’approccio di Google ai contenuti editoriali che in […]
Dicembre 2nd, 2009 at 18:58
in realtà, Alessandro, tu oggi puoi già leggere quegli articoli, visto che l’opzione è vecchiotta. Da domani ne potrai leggere solo 5, ecco cosa cambia. Cmq anche secondo me non cambia una mazza…
Dicembre 2nd, 2009 at 20:30
Hai scritto: “e persino il WSJ la scrive correttamente”.
Presumo che tu l’abbia fatto perché, essendo stato comprato da Murdoch (e i Bancroft non lo hanno certo svenduto), è molto alla lontana una fonte di parte.
Però mi è suonato sgradevolissimo leggere una cosa del genere relativamente al Wall Street Journal.
Guarda che non è un giornale italiano, rientra nella categoria istituzioni e si comporta da tale.
Che lo scriva correttamente rientra nell’ordine naturale delle cose.
Sarebbe del tutto anomalo il contrario.
Non è appropriato usare i giornali italiani come parametro.
Infatti il WSJ una milionata di abbonati paganti la ha (in questo è enormemente avvantaggiato dal suo settore).
Se i giornali generalisti italiani attualmente gratis online diventassero a pagamento quelli che festeggerebbero davvero sono i network di nanopublishing ed i giornali che online sono proprio nati.
Sarebbe la loro fortuna vedersi traventare addosso una quantità immane di utenti.
Questo perché, al contrario del WSJ, è perlomeno irrealistico che Repubblica e Corriere (per non dire di peggio) vendano molti abbonamenti online.
Il Sole 24 Ore magari potrebbe farcela.
Dicembre 2nd, 2009 at 23:54
Posso aggiungere che Murdoch fa pagare per contenuti e che in casa sua non sanno nemmeno cos’è un robot? :)
http://www.paulmoll.com/come-leggere-il-wall-street-journal-a-gratis/
Dicembre 4th, 2009 at 01:25
Dagospia adotta un sistema del tipo ‘first click free’… e non è un caso che come sito non sia affatto ben presente nei risultati organici.
Non so come siano le sue performance su GG News, però, onestamente.
Dicembre 9th, 2009 at 16:03
[…] clamoroso e recente: la settimana scorsa i maggiori quotidiani italiani hanno strillato una notizia falsa, anzi falsissima, quella secondo la quale Google aveva finalmente ceduto e le notizie su Google […]
Febbraio 25th, 2010 at 09:19
La linea editoriale di Repubblica e Corriere lascia poco spazio all’immaginazione.. Recentemente, infatti, entrambe le testate hanno mosso un piccolo (ma per noi enorme) passo nella direzione delle news a pagamento: l’accordo con H3G per le notizie su Iphone. Col senno di poi mi viene da chiedermi se si tratti di un abbaglio o di una precisa mossa strategica?