Facebook ha recentemente variato leggermente i suoi Terms of service. Nulla di importante, la nuova versione dice semplicemente che tutto ciò che tu caricherai sui suoi server sarà da Facebook vita natural durante utilizzabile, anche quando tu, eventualmente, chiuderai l’account. Praticamete dal TOS sono stati eliminate queste righe:
You may remove your User Content from the Site at any time. If you choose to remove your User Content, the license granted above will automatically expire, however you acknowledge that the Company may retain archived copies of your User Content.
Mentre restano queste:
You hereby grant Facebook an irrevocable, perpetual, non-exclusive, transferable, fully paid, worldwide license (with the right to sublicense) to (a) use, copy, publish, stream, store, retain, publicly perform or display, transmit, scan, reformat, modify, edit, frame, translate, excerpt, adapt, create derivative works and distribute (through multiple tiers), any User Content you (i) Post on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof subject only to your privacy settings or (ii) enable a user to Post, including by offering a Share Link on your website and (b) to use your name, likeness and image for any purpose, including commercial or advertising, each of (a) and (b) on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof.
(via The Consumerist, via David Orban su FF)
Febbraio 16th, 2009 at 09:47
davvero una bazzecola
Febbraio 16th, 2009 at 09:59
Ne avevo parlato proprio qualche giorno fa perchè a seguito di alcune conversazione con amici ho scoperto che dare per scontato che ormai gli utenti siano al corrente dei termini di utilizzo di facebook è un errore:
http://permartina.blogspot.com/2009/02/facebook-le-fotografie-ed-i-diritti-in.html
Febbraio 16th, 2009 at 10:10
e’ un po’ come il contratto di mutuo della mia banca: mi tengono per le palle e spesso danno una strizzata. eppure continuo a preferire FB.
Febbraio 16th, 2009 at 10:17
Bisogna anche dire che gli unici contenuti degni di nota su FB sono le fotografie. Il resto sono scemenze di una riga o due, commenti, battute.
E sulle foto, se ritraggono me, col piffero che possono farci quello che vogliono (Minotti mi corregga se sbaglio).
Febbraio 16th, 2009 at 10:39
hai ragione sulle foto, spider, a meno che tu non abbia sottoscritto una clausola arbitrale che demanda le controversie ad un arbitro che ha sede nella contea di Santa Clara (California). Cosa che nessuno di noi farebbe, right?
Febbraio 16th, 2009 at 10:40
Una domanda, importante. Facebook può variare le condizioni quando cazzo gli pare (e questo sì), ma senza dirtelo chiaramente, con un link, una mail o un messaggio?
Febbraio 16th, 2009 at 10:46
Insomma domani potremmo trovare le nostre facce su una pubblicità di lassativi perché Zuckerberg le ha vendute.
Febbraio 16th, 2009 at 11:07
In effetti Domiziano ha ragione: molti inviano per lo meno un messaggio di avviso quando vengono cambiati i ToS.
Febbraio 16th, 2009 at 11:34
Sono le stesse condizioni di quasi tutti i siti che pubblicano contenuti dal basso. Sul post che ho scritto sull’articolo su FB sul Venerdì di repubblica ne parlo:
http://robertodadda.blogspot.com/2009/02/repubblica-e-facebook.html
Tra l’altro a differenza dei blog di repubblica che si appropriano dei tuoi contenuti punto e basta almeno facebook dice che l’uso è sottoposto alle tue scelte relative alla privacy.
E’ strano come cose che fanno tutti vengano ogni tanto attribuite a qualcuno come se fossero peculiarità.
bob
Febbraio 16th, 2009 at 12:31
Un tantino inquietante, soprattutto se (come chiede Domiziano) possono cambiare la loro politica senza avvisare gli utenti. Non so poi quanto sia vero che i contenuti siano difficilmente riutilizzabili, soprattutto pensando a tutte le varie applicazioni che girano su FB e che tendono a ricreare un profilo ancor più dettagliato dell’utente (dai test psicologici, alle città che hai visitato, ecc).
Febbraio 16th, 2009 at 14:13
@diego: a quel che mi risulta (sempre Minotti mi corregga) le clausole arbitrari fanno parte delle cosiddette clausole vessatorie che devono essere sottoscritte esplicitamente per iscritto, pena la nullità delle stesse.
Se è così, e mi pare proprio lo sia, il mio foro competente è in Italia, non a Santa Clara. Anzi, proprio tutta la gestione del contratto è soggetta a leggi italiane, trovandomi io in Italia.
Mica sarà vero solo quando fa comodo a D’Alia, neh?
Febbraio 16th, 2009 at 14:15
@Chameleon: sulle applicazioni il discorso sarebbe ancora differente, essendo queste spesso sviluppate e ospitati da soggetti terzi rispetto a Facebook.
Comunque, la questione dei test (e delle pagine dei fan, dei gruppi, eccetera) ha a che fare con la profilazione più che con il riutilizzo dei contenuti.
Febbraio 16th, 2009 at 14:49
Finalmente incarnato il mito dell’immortalità
Febbraio 16th, 2009 at 15:21
ma si possono cambiare le condizioni d’uso retroattivamente, cioè anche per il materiale passato? (non che la cosa mi riguardi, quello che ho scritto su FacciaLibro può tranquillamente essere mandato in pasto ai leoni)
Febbraio 16th, 2009 at 15:38
[…] ci lasciate una foto o un video o quello che volete voi. Niente di grave, ci mancherebbe (lo dice Mantellini, ne parlano anche De Biase e Giovy); però un’occhiata che cosa vi […]
Febbraio 16th, 2009 at 18:50
[…] (Grazie a Mantellini) […]
Febbraio 17th, 2009 at 11:33
[…] Loading … Da ieri si parla delle nuove condizioni di utilizzo di FaceBook, ne parla Massimo, ne parla Giovy, ne parla Luca, e ne parla The […]
Febbraio 17th, 2009 at 18:10
La situazione è ingarbugliata.
Ho cercato di raccogliere i post di chi ne ha parlato per vedere se tutti insieme si riesce a cavrne qualcosa.
http://www.soloparolesparse.com/2009/02/novita-dal-mondo-facebook-quali-diritti-per-i-175-milioni-di-utenti/
Febbraio 21st, 2009 at 10:58
quindi un giorno potresti trovare la tua faccia su un cartellone pubblicitario con scritto “ho le emorroidi”
è abbastanza sconvolgente che la gente esiga leggi (spesso molto stupide) sulla privacy e poi metta la sua vita in piazza su facebook…
Gennaio 31st, 2011 at 09:12
[…] […]
Giugno 8th, 2013 at 16:48
[…] Zuckerberg ha risposto alle preoccupazioni emerse ieri in rete, in riferimento al cambiamento dei termini di servizio di […]