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Feb
Il nostro Ministro dell’Economia Giulio Tremonti dimostra durante una intervista a Davos a NBC tutta la sua “eleganza”.
(via gigitaly)
Il nostro Ministro dell’Economia Giulio Tremonti dimostra durante una intervista a Davos a NBC tutta la sua “eleganza”.
(via gigitaly)
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Febbraio 1st, 2009 at 10:53
Si è certamente una figura di merda. D’altronde “siede alla destra del compare”.
Febbraio 1st, 2009 at 11:09
Mah, a me piacerebbe vedere il video integrale.
Febbraio 1st, 2009 at 11:38
[…] mantelblog […]
Febbraio 1st, 2009 at 15:12
Anche a me piacerebbe vedere tutto il video.
Ma la domanda era veramente cretina. E per una serie di motivi.
Febbraio 1st, 2009 at 15:40
In realtà i politici nostrani non sono più abituati alle vere domande, sono ormai assuefatti a quei telegiornalisti (la quasi totalità in Italia) che si limitano a mettere il microfono sotto il loro naso e farli parlare, parlare, parlare…
Febbraio 1st, 2009 at 15:42
Mi pare che dopo il pistolotto iniziale (oh, cielo, non mi era mai capitato…) si senta in dovere di dire:
– it was all going “OK”, “QUITE WELL” in fact as we talked about the broader macro issues but…
… che detto con quel tono mi sembra significhi l’esatto contrario, che non stava andando per niente bene… e anche lo sguardo di Tremonti sembrerebbe confermarlo.
Perché non fa vedere cosa si erano detti prima invece che quei 2 secondi per poi costruirci sopra un intero servizio?
Febbraio 1st, 2009 at 15:50
Qui, con Linux, non si vede. Chi può fare un piccolo sunto a beneficio del sottoscritto?
Febbraio 1st, 2009 at 15:54
prova qui:
http://www.youtube.com/watch?v=zvDgVxRyleQ
dal minuto 1:38
Febbraio 1st, 2009 at 15:57
@lorenzodes prova qui:
www. youtube. com / watch?v=zvDgVxRyleQ
dal minuto 1:38
(l’indirizzo è naturalmente senza spazi, ho dovuto scriverlo così per via del mangiaspam)
Febbraio 1st, 2009 at 16:22
Beh comodo far vedere solo quello che si vuole, ma è tipico di certo giornalismo…. e che certa gente, come chi ha lasciato il primo commento, adora per cercare di sputtanare il governo…. poveretti…
Febbraio 1st, 2009 at 16:51
Due cosine, una per Massimo Mantellini circa il mangiaspam di WP. Puoi *regolarlo*, nel senso che puoi far leggere come spam i commenti che contengono tot link (ma, di default, dovrebbe essere a 2).
@davide
Beh, come avrai letto, anch’io sono perplesso (vorrei vedere la cosa coi miei occhi, non vedermela servita ritagliata), ma, allo stesso tempo, mi sento di dover difendere Dario Salvelli (il primo commentatore) che, pur giovane, si distingue sempre per equilibrio (anche se ha la sue idee politiche).
Febbraio 1st, 2009 at 17:55
@Rob Adamich
Grazie per il link.
Ad onor del vero da quel clip non si può ricavare nulla in merito al motivo che ha spinto Tremonti a lasciare l’intervista.
Insomma, a parte la scarsa simpatia che suscita Tremonti a pelle, questa è una NON notizia, e tale resterà almeno fino al momento in cui verrà mostrato il filmato integrale.
Febbraio 1st, 2009 at 18:55
In ogni caso è stato un cafone, bastava dire che non voleva discutere di quello…poveretto l’ha lasciato di stucco, ma l’avete vista l’espressione del giornalista?
Febbraio 1st, 2009 at 19:06
@lorenzodes
Son bizzarro, ma a me Tremonti non suscita antipatia epidermica. Al contrario, in ciò (e indipendentemente da meriti e demeriti), Bersani mi sembra maestro.
Pensa che, pochi giorni fa, in una certa Corte di Appello un consigliere era uguale a Bersani. PErò, il processo è andato molto bene.
Febbraio 1st, 2009 at 20:14
La domanda che secondo elena era cretina a me sembrava solo imbarazzante per un politico come Tremonti, abituato ai giornalisti zerbino italiani e non ai giornalisti anglosassoni che non hanno paura di fare domande concrete e a metter il dito nella piaga.
Il senso della domanda era evidente, se Unicredit busserà a chiede aiuti allo stato lui che è ilresponsabile economico del governo cosa pensa di fare?
Dal comportamento di Tremonti mi sembra chiaro che non saprebbe da che parte girarsi.
Febbraio 1st, 2009 at 20:21
Anch’io son bizzarra, mi stanno simpatici tutti e due.
Ma non c’entra niente. Il tizio poi ha ricavato un commento che è la versione anglosassone del vittimismo santoriano.
Ripeto: io mi interrogherei sulla qualità della sua domanda, visto che in linea di principio non gliel’ha posta Dagospia o Alfonso Signorini e dato il contesto che non era il festival di Sanremo. E visto soprattutto quello che Tremonti ha più volte ribadito sulla questione degli aiuti alle banche. La cafonaggine sta da un’altra parte, e forse ci sta pure una considerazione della solita ironia nei confronti dell’Italia, cui noi ci zerbiniamo.
Solo che Tremonti non è uno pizza e mandolino.
Febbraio 1st, 2009 at 20:57
@elena
Molto interessate la figura del *vittimismo santoriano*.
Perche’ ho capito perfettamente e mi trovo completamente d’accordo?
Febbraio 1st, 2009 at 20:59
Per me un politico che scappa di fronte ad una domanda di un giornalista è ridicolo.
L’ironia poi non era nei confronti dell’Italia, ma dei giornlisti leccapiedi che arrivano dai politici con la lista delle domande da approvare, evitando accuratamente qualsiasi cosa possa infastidire il potente di turno.
Tremonti gestisce una finanza pubblica che è composta anche dalle tasse che pago io, penso che abbia il dovere di dare spiegazioni chiare e non abbia nessun diritto di rifiutare una risposta su un argomento cosi importante, anche perchè finora ha detto di tutto e il contrario di tutto sulle banche, prima le ha tassate con la Robinhoodtax, poi ha stanziato soldi per aiutare qualle in difficoltà, poi ha detto che se la devono cavare da sole.
LA qualità della domanda potrà esser messa in discussione, ma Tremonti è un servitore dello stato, se non voleva rispondere a domande imbarazzanti doveva rifiutare l’intervista non scappare come un bambino.
Febbraio 1st, 2009 at 21:22
@Pietro
Sacrosanto quello che dici.
Pero’ – e scusate ancora il mio puntiglio – mi piacerebbe vedere il video integrale, senza pistolotto, senza tagli. Perche’, per me, non basta che al microfono ci sia un giornalista. Bisogna un po’ vedere come la mette (anche in termini di correttezza dell’informazione).
Secondo me, eh…
Febbraio 1st, 2009 at 21:40
Pietro, perdonami. Hai fatto una sintesi troppo estrema in rapporto a ciò che è succeso nell’economia mondiale.
Prima di fare il solito tirone qualunquista sul servitore dello Stato e sul fatto che Tu lo paghi, prova un attimo a interrogarti sul fatto che esiste un terzo protagonista della questione. Unicredit.
No, tanto per dire, son tutti tuoi servitori?
Febbraio 1st, 2009 at 22:16
Tutti no, ma Tremonti si.
C’era chi diceva che un grande potere si accompagna sempre a grandi responsabilità.
Ci sarebbe poi da dire che , siccome tra i miei risparmi ci sono anche obbligazioni Unicredit, non mi dispiacerebbe avere qualche informazione e non essere considerato, come elettore e come risparmiatore solo un fastidio necessario….
La mia idea della stampa e che deve essere il cane da guardia del potere , come si dice nei paesi civili, un giornalista cafone che costringe i politici a dire quello che intendono fare è molto più utile dei lacchè che infestano i giornali e le televisioni italiane, sia di destra che di sinistra….
Febbraio 1st, 2009 at 22:36
No, I don’t take it.
Ma si guardassero un po’ in casa loro sti’ signori della CNBC e pensassero alla Lehman, che alle nostre banche ci pensiamo noi, grazie.
Oltretutto nessuna della nostre banche è mai fallita e mai fallirà, a differenza di come è andata alle loro banche di affari…
Ma da che pulpito… ma come si permettono…
Chissà che razza di domande del ++++ gli deve aver fatto prima.
Febbraio 1st, 2009 at 23:01
@Pietro,
Tremonti era già incazzato prima ancora che il giornalista menzionasse Unicredit, la sua espressione era più che eloquente. Possiamo ipotizzare che il Minfinanze si fosse svegliato male, oppure che gli avessero appena rigato la macchina, oppure che, diversamente da quanto affermato dal giornalista nel suo commento alla ritirata di Tremonti, “the conversation wasn’t going quite well”. Noi non lo sappiamo ed è questo il punto.
Trovo quindi un po’ superficiale esprimere un parere su uno spezzone di intervista, pesantemente tagliato, della durata di 5 secondi e ciò indipendentemente dalla nostra area politica di appartenenza, visto che l’obbiettività dovrebbe valere anche quando non ci fa comodo.
Febbraio 1st, 2009 at 23:02
Allora Pietro, capisco che tu ambisci a parlare con le alte sfere. Ma bada prima alle competenze.
Come investitore di Unicredit, rivolgiti all’ufficio Investor Relation della banca e leggi pure sul sito per informazioni.
Quanto al resto, se non ti basta ciò che è a tua disposizione leggendo un po’ in giro, come si dice nei paesi civili, puoi sempre fare domanda per partecipare alle enne trasmissioni TV (tipo Forum, Occhio alla spesa, ecc) per far ospitare la tua protesta e dire a tutti quanto sia ingiusto il mondo.
Febbraio 2nd, 2009 at 09:21
uei, ragazzi, la neve era una favola! ;)
Febbraio 2nd, 2009 at 10:46
Bello, sono stato anch’io dieci giorni fa. Massimo, vieni al Camp di Genova?
Febbraio 2nd, 2009 at 11:00
Tremonti ha fatto una bruttissima figura. Per un politico, in *tutto il mondo* – tranne Italia ovviamente -, non rispondere e scappare è forse la peggior cosa possibile. Perché dovrebbe essere sicuro di quelle che sono state le sue scelte, dovrebbe difenderle con trasparenza, o dovrebbe accettare le critiche.
A chi tira in ballo Lehmann, ricordo che il patron della Lehmann è stato in udienza – oltre che piu’ volte in mezzo a giornalisti inferociti – davanti a commissioni d’inchiesta che non lo trattavano con i guanti (ci sono diversi video su youtube).
Altri video interessanti sono quelli di, per dire, Clinton che intervistato da Fox News sulla questione terrorismo *ammette i suoi errori* (si’ lo so sembra impossibile al di quà delle Alpi) ma si difende su quello che crede giusto e, soprattutto, non scappa.
E il miglior commento a questo articolo (il piu’ rappresentativo, dico) è quello di Elena, che dimostra come ormai è passata una mentalità “giornalista=schiavo del potere”, e se non ti lasciano fare il tuo lavoro, sei un vittimista. Ottimo!
Febbraio 2nd, 2009 at 12:50
Tremonti non è nuovo a queste uscite umorali in occasioni pubbliche. Massimo ti ricordi questo tuo post?
http://www.dotcoma.it/2006/02/07/tremonti_altva_figuva_di_mevda.html
Poi è chiaro che il montaggio potrebbe essere interessato e il ministro avere tutte le sue ragioni che non conosciamo: non si sta mica facendo un processo ma commentando delle immagini con quello che sembrano rappresentare.
Mi stupiscono invece i commenti e la visione che lasciano trapelare. Santoro? Vittimismo? Siamo così immersi nel surrogato di informazione che ci troviamo a disposizione e nel clima impaludato del nostro dibattito da leggere tutto attraverso gli unici schemi che conosciamo: faide, polemiche personali, diffamazioni, egocentrismi.
Se sei un pubblico servitore sei tenuto a spiegare quello che fai, senza un Vespa che ti ammorbidisce con delle foto della tua cresima o un inviato che ti fa fare i ciak della tua dichiarazione fino a che non riesce bene.
Febbraio 2nd, 2009 at 15:29
Tonino, ho avallato la visione di Elena su Santoro con riferimento all’ultima uscita con la Annunziata.
Perche’ un giornalista criticato da una sua collega (giustamente o ingiustamente, non ho visto la puntata) e’, forse, peggio del politico-servitore dello Stato che non risponde. E non e’ questione di polemica, ma di mancanza di vero dibattito tra chi ne fa professione.
Febbraio 2nd, 2009 at 15:30
Correggo una svista. Un gionalista criticato da una sua collega che risponde in quel modo (non accettando la critica) non e’ bello da vedersi e maschera un vittimismo.
Non mi riferivo alle vicende passate.
Febbraio 2nd, 2009 at 16:43
Genova il neve-camp o pioggia-camp in giro con le guide artistiche bottom-up2.0 ? :)
Febbraio 2nd, 2009 at 18:38
Tremonti non ha risposto perchè la domanda non era cretina ma era una domanda retorica.
Il giornalista ha chiesto “che farà se Unicredit (o qualsiasi altra banca italiana, n.d.r.) venisse a chiedere soldi allo stato?”.
C’era un “se” di troppo.
Febbraio 2nd, 2009 at 19:05
@MAssimo (Moruzzi)
Vieni giùe non rompere. Ti porto le catene, anche quelle BDSM.
Febbraio 2nd, 2009 at 20:29
Ma perché non si contestualizza il discorso?
La domanda era cretina (non serve la traduzione soggettiva di Nicole Kelly). Come pure il servizio in rete, che titola che Tremonti “tace sull’economia Italiana”
La domanda era riferita a Unicredit (“for example”)
Il giornalista ha parlato di Profumo perché recentemente ha ventilato che Unicredit sta valutando la possibilità di ricorrere agli interventi statali, ma in Austria, “a causa dei rischi legati ai paesi vicini dell’Europa dell’Est”.
Qualsiasi risposta di Tremonti su Unicredit sarebbe stata price-sensitive per il titolo.
Sono giorni e giorni che Tremonti ripete che le banche italiane sono solide e che per risolvere il problema della crisi finanziaria non serve aggiungere debito a debito o capitali, ma migliorare le regole della finanza.
Qualora una banca italiana decidesse di chiedere aiuti statali, spetterebbe a quella banca annunciarlo e non a Tremonti (i commenti sul “servitore dello Stato” sono mera spazzatura).
In conclusione, forse avrebbe dovuto dare una risposta di pari cretineria della domanda o democristiana, così nessuno (fra quei 4 che lo hanno fatto) si sarebbe scandalizzato.
Febbraio 2nd, 2009 at 22:43
Elena, io penso si debbano distinguere due cose:
– il vero valore della domanda (anzi, la sua buona-mala-fede, comunque la formulazione a dir poco *bizzarra*);
– la reazione di Tremonti (di cui noi abbiamo soltanto uno spezzone di pochi secondi senza sapere del periodo precedente).
Bene, io penso che la domanda fosse quanto di piu’ insulso si potesse formulare. Non penso di doverlo spiegare a questo uditorio che reputo preparato.
Quanto alle reazioni, beh, ancora un volta una persona un minimo obiettiva dovrebbe valutare il contesto totale (e non parziale). Comprendo chi dice che un nostro *servitore* dovrebbe rendere conto di tutto, senza scappare. Pero’, mi domando come potremmo reagire noi di fronte ad uno che, per quello che si vede, formulasse una domanda cosi’ provocatoria.
Febbraio 3rd, 2009 at 02:29
Scusa Elena, ma a una domanda sciocca rispondere come hai fatto tu era troppa fatica? E’ più elegnate prendere e andarsene?
Via, su, siamo seri.
Febbraio 6th, 2009 at 19:55
[…] compulsivo”, il continuare a sorridere davanti ad una drammatica crisi economica, la inaccettabile strafottenza di Giulio Tremonti, la legge sulle intercettazioni, la scesa dei manganelli sui social network, la privazione del […]