L’omicidio a sangue freddo di un ragazzo di colore fermato dalla polizia dopo una rissa a Oakland nella bay area la notte di capodanno, evento che ha poi ha scatenato la rivolta dei giorni successivi e’ impressionante anche perche’ e’ avvenuto “comunque”, nonostante lo sparatore avesse puntato addosso l’occhio elettronico di fotocamere e telefonini. Il risultato e’ che spesso la banalita’ del male, in tutta la sua insopportabile evidenza, non solo viene esattamente descritta dai nuovi ubiquitari device elettornici, ma scatena poi altra successiva violenza.

(via wittgenstein e Berny blog)

8 commenti a “Capodanno nella Bay Area”

  1. Daniele Minotti dice:

    Ottimo inizio, riflessione successiva (da *il risultato* in poi) decisamente piu’ oscura e smozzicata.
    Scusami. In sostanza, non ho capito. Possibile, ovviamente, anche per mie mancanze.

  2. Dario Salvelli dice:

    Questa cosa della successiva violenza non l’ho capita. Da che mondo è mondo gli atti pubblici possono scatenare una reazione popolare. Il programma Cops in Usa ha dipinto la polizia americana in una maniera ed ha influenzato la popolazione: come in questo video vengono fermati e violentati sempre uomini di colore.
    Credo che, considerazioni sui media usati a parte, vada condannato il gesto e l’assenza di giustizia e coscienza civile.

  3. massimo mantellini dice:

    Daniele intendevo dire che fino a non molto tempo fa la testimonianza elettronica era quasi sempre “rubata”, oggi il documento filmato inizia a far parte dell’ambiente inevitabile

  4. LivePaola dice:

    Strange Days.

  5. Daniele Minotti dice:

    Non so, pero’, se dipenda dal testimone o dal testimoniato.
    La violenza genera effetti molto simili alla droga, quelli che ti fanno fregare di 1000 telefonini che ti riprendono, perche’ vedi rosso, sangue e violenza.

  6. spider dice:

    Le rivolte del 92 a Los Angeles furono scatenate dall’assoluzione dei poliziotti che picchiarono il nero, non dal video che li ritraeva mentre lo facevano.
    Inoltre non ho capito che differenza c’è tra il video di Rodney King di allora e quello commentato oggi: mi sembrano entrambi “rubati” (“ambientali” !?).

    Detto questo, ci sono delle locuzioni che uno dovrebbe incontrare al massimo una volta ogni dieci anni. E’ la seconda volta in questi tre giorni che leggo “banalità del male”.

  7. Rob Adamich dice:

    Pare che il poliziotto, sotto stress, abbia scambiato la pistola vera con il Taser, usato per stordire – e voglio proprio credere sia andata così – per lo meno lo spero:

    Bruce Siddle, a use-of-force expert who viewed the video clips, theorized that Mehserle was working under stress in a hostile situation and did not realize he was firing his pistol.

    “I suspect he thought he was reaching for his Taser,” said Siddle, founder of PPCT Management Systems, an Illinois company that trains law-enforcement officers in the use of force. “If he was under stress, he would not be able to distinguish between a Taser and his firearm. You have video footage that seems to suggest that this officer made a tragic mistake.”

    http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5gO4s1dgxjYfHi3mbqoobWZZomz3gD95JBLF80

  8. Giò dice:

    @Rob
    Sembra anche dal video che sia andata così. Da notare l’espressione dei 2 poliziotti che si guardano dopo lo sparo.
    Comunque c’è un grave errore di preparazione professionale (il ragazzo era già disteso, magari ubriaco), di sistema (il taser non può essere indossato vicino alla pistola)
    Speriamo che il poliziotto ne paghi le conseguenze.