Pare che per craccare l’email su Yahoo di Sarah Palin sia bastata una ricerchina di 45 minuti su Wikipedia e Google.
(via wired)
(via wired)
Something went wrong with the twitter. Please check your credentials and twitter username in the twitter settings.
Settembre 19th, 2008 at 12:15
Qualcuno ha ironicamente fatto lo stesso con Obama: http://www.theonion.com/content/news_in_photos/inside_obamas_emails
Settembre 19th, 2008 at 20:40
As detailed in the postings, the Palin hack didn’t require any real skill. Instead, the hacker simply reset Palin’s password using her birthdate, ZIP code and information about where she met her spouse
E’ una solenne scemenza, in realtà in questo modo la nuova password viene inviata all’indirizzo email alternativo fornito al momento della creazione dell’account di posta.
Yahoo si è sempre distinto per i suoi bug che hanno fatto divertire per anni i cercatori di exploit non troppo raffinati, ma quello che dice quel post è una boiata pazzesca, chi ha crakkato ha usato sicuramente altri metodi.
Settembre 19th, 2008 at 20:48
Non so se adesso hanno cambiato metodo, ma prima l’indirizzo mail alternativo non era obbligatorio in fase di registrazione. Quindi il metodo che hanno usato è plausibile e non è una scemenza. La Palin non si è registrata recentemente su yahoo, ma presumibilmente quando è diventata governatore dell’Alaska.
Settembre 19th, 2008 at 21:12
E comunque la Cassandra c’era stata:
http://www.latimes.com/news/politics/la-na-palinemail10-2008sep10,0,656644.story
Una volta reso pubblico l’indirizzo “privato”, era solo questione di tempo.
Settembre 20th, 2008 at 00:20
Ma a noi, del suo pettegolezzo cosa importa? Non è forse più indicato sapere se vuole/non vuole trivellare ancora per il petrolio o che farà in politica estera?
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oppure vogliamo sapere se farà un altro figlio?
Settembre 20th, 2008 at 02:15
Tanto per ricostruire correttamente un pò di yahoo, dato che ha fatto la storia del web.
Anche gli account più vecchi, i cosidetti “rare” o “illegal” (al principio erano ammessi caratteri e parole pooi vietati), molto ambiti, avevano email alternativa, tantè che per crakkarli erano in uso programmini tipo “brute force”, usati con proxy in modo da scandire nik e pw in sequenze prolungate evitando il ban.
La modifica che fu più tardi introdotta era che la email alternativa NON poteva più essere @yahoo.
Settembre 20th, 2008 at 18:52
Sta di fatto che la mail alternativa non è obbligatoria, chi ti dice che la Palin l’avesse impostata?
@piccolosocrate
Alcuni pensano sia stato un mezzo per cancellare gli account e non rilasciare quindi le mail relative al suo lavoro di governatrice in modo da controllarle. Stando all’accusa ha usato quegli indirizzi per fare pressioni sul capo della polizia affinché licenziasse un dipendente che aveva lasciato la sorella. E’ un reato e stavano indagando.