Via Akille arrivo a questa interessante intervista del Messaggero a Umbero Croppi il Karl Rove de noialtri (anzi de loroaltri), responsabile della strategia di comunicazione di Gianni Alemanno, che spiega le ragioni del successo del neosindaco di Roma. Dice Croppi che la campagna di Alemanno si e’ ispirato nientemeno che al web 2.0:

«Rutelli ha utilizzato il suo sito come un manifesto – continua – noi invece abbiamo puntato sull’interattività , utilizzando anche sul sito principale di Alemanno la versione 2.0, consentendo ad esempio ai vari candidati di stamparsi il fac simile delle schede elettorali».

La logica conseguenza di questo atteggiamento violentemente innovativo e’ stato immediato:

Abbiamo ingaggiato una squadra di blogger con il compito di orientare la discussione sui blog più frequentati, come quelli di Beppe Grillo, di Di Pietro, oppure blog politici come quelli dell’Udc e della Sinistra Arcobaleno, in una specie di ‘guerriglia informaticà Â»

Che in effetti e’ la cosa meno web 2.0 fra tutte quelle che mi vengono in mente.

11 commenti a “COMUNICAZIONE POLITICA 2.0”

  1. Achille dice:

    Due cose, se posso… se bisogna fa i romani si dice de noantri, e non de noaltri. E poi, sinceramente, io questo Umberto Croppi non lo sottovaluterei per niente…

    p.s. ma poi non ho capito se ci sei andato o no a quella conferenza :)

  2. frap 1964 dice:

    Mi viene in mente questa cosa:

    "…dentro una rete autenticamente sociale per i venditori mimetici di merce altrui non c'e' troppo spazio."

    se solo riuscissi a ricordare dove l'avevo letta… :D

  3. Francesco d'Elia dice:

    Credo che rispetto alla blogoghetto italiana la strategia di guerriglia paghi e sia molto intelligente.. Sentire delle polemiche assurde su chi va a fare il prezzemolino da qualche parte e chi non ci va è davvero inutile mentre le azioni come questa funzionano ovviamente se si sanno fare e non si cade nello spam.. Almeno questa è una cosa concreta e non una blogofuffa..

  4. Pier Luigi Tolardo dice:

    Perchè non dice la verità : hanno puntato tutto sulla paura e hanno avuto successo. Web o non web la politica la fanno le emozioni: se non c'è speranza va bene anche la paura.

  5. Giorgio dice:

    io sono trentinissimo e di Roma non so niente, ci sono passato però lunedì per lavoro, un paio d'ore in unposto in via Nomentana, poi ho preso non mi ricordo più se il 60 o il 64, passaggio alla fontana di Trevi, da bravo provinciale, e poi su.

    bene, sui muri di quel pezzettino di città  che ho visto, per ogni manifesto di rutelli ce n'erano 10 di alemanno (e 5 di zingaretti). oh, sarà  stata una coincidenza.

  6. frap 1964 dice:

    @Francesco d'Elia

    Concordo.

    Questa non è blogofuffa, è blogotruffa.

    Io comunque non è che ci veda delle gran differenze col buzz marketing, sempre mercato di opinioni è.

  7. Lunar dice:

    a parte che la rete non sposta un bel niente e comunque ha un peso del tutto marginale. Basta guardare cosa hanno raccolto le liste col bollino di beppegrillo.

    Nei prossimi anni il peso della rete aumenterà  ma al momento conta poco. Comunque sia in campagna elettorale ognuno è libero di cavalcare l'onda ma una volta che ti sei impegnato su cose concrete, precise, tipo la sicurezza della città , il decoro, la gggente poi ti aspetta al varco. Alemanno ora vuole trasformare i pizzardoni (VVUU di Roma) in poliziotti veri alla NYPD. Auguri Alemanno, ne hai tanto bisogno. ma tanto-tanto. :) Presto si renderà  conto in che guaio si è cacciato.

  8. Wallace Henry Hartley dice:

    CIT. "Abbiamo ingaggiato una squadra di blogger con il compito di orientare la discussione sui blog più frequentati, come quelli di Beppe Grillo, di Di Pietro, oppure blog politici come quelli dell'Udc e della Sinistra Arcobaleno, in una specie di 'guerriglia informatica". Altro che web 2.0, questa è infiltrazione 1.1: la versione telematica di quello che l'estrema destra faceva negli anni '70 con i gruppi di sinistra.

  9. bardolomu dice:

    Croppi: un altro esempio del nuovo che avanza; Tolkien e Campi Hobbit, non c'è male…ma c'è qualcuno con un'idea di destra che non abbia un trascorso di questo genere, e che si sia formato in ambienti conservatori di tipo europeo senza passare dall'estremismo? riusciremo a parlare di destra e sinistra senza avere sulle nostre scrivanie busti di Mussolini o foto di Lenin alle pareti?

  10. MFP dice:

    Non ti preoccupare Mante, gente che strumentalizza così l'ingenuità  della blogosfera durerà  poco… c'e' Gaspar che sta insegnando a tutta la blogosfera come non farsi usare… presto qualcuno gli insegnera' anche a non far monetizzare ad altri i propri talenti. E allora quelle truffe 2.0 degli uomini marketing smetteranno di funzionare… come e' sempre stato e sempre sara'…

  11. umberto croppi dice:

    Sono io l'autore di quella "intervista" che non è altro che l'estrapolazione di una lunga chiacchierata da cui l'intervistatore ha estratto a suo piacimento (enfatizzandola) una parte marginale e riproponendola in base alla propria conoscenza ella materia. So bene che la rete non sposta niente e l'azione sui blog è stata una azione di contorno (di cui quella che viene definita "guerriglia" un frazione ludica), l'uso 2.0 era riferito ad alcune funzioni interattive, tipo la possibilità  per i candidati di realizzarsi le tipologie di fac-simile più consone alle proprie esigenze, con centinaia di possibilità  di combinazioni possibili tra municipi, comune, provincia.

    Colpisce il tono della nota e dei commenti per l'aria di chi si sente di impartir lezioni e il pregiudizio di chi sa già  come andrà  a finire. Ne riparleremo ogni volta che vorrete.