Paolo De Andreis intervista Marco d’Itri sulle ridicole censure della Internet italiana.

PI: In altre parole la censura prevista dalle norme è più che altro una dichiarazione di intenti…
Md: In sostanza la censura prevista dal Decreto Gentiloni (ma anche quella dei siti di gioco d’azzardo che non hanno accordi con il fisco italiano, prevista dall’ultima finanziaria del governo Berlusconi) richiede un grosso impegno ai provider obbligati a implementarla ma è inefficace: non solo chi è interessato può aggirarla facilmente, ma con OpenDNS di fatto lo fanno già  tantissimi utenti anche senza avere mai avuto intenzione di visitare i siti proibiti.

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