(che non troverai mai commenti anonimi e benevoli)
Nel farlo linka un post di Stefano Epifani di qualche giorno fa che mi ero perso sullo stesso argomento. Il mio punto di vista fino a poco fa era quello secondo il quale la grande maggioranza dei commenti malevoli sul mio blog (tranne quelli ormai domiciliati dei soliti noti) sono effettivamente anonimi e meritano il noto nick “anonimo codardo” di Slashdot. Poi ho letto il bellissimo commento di Eio a quel post ed ho un po’ cambiato idea.
So che sto per dire una cosa difficilmente credibile, ma a volte (tranne quella volta che uno ha insultato mia madre, e allora l’ho cancellato subito, soprattutto perché mia madre segue i miei commenti e non volevo che lo vedesse, ma questa è un’altra storia) questi commentatori anonimi che compaiono dal nulla e ci ritornano subito dopo mi sembrano una ventata d’aria fresca, come degli alieni che planano su un pianeta sconosciuto. A me la prospettiva dell’alieno, dello stranià to, è sempre piaciuta, e in questi commenti si ritrova, e se si riesce andare al di là dell’astio, spesso incomprensibile, si riesce da un lato a cogliere delle briciole di verità , e dall’altro a fare una piccola analisi sociologica, e tutto questo con il sorriso sulla bocca.
E’ strambo, non riuscire a condannare nessuno. Di solito, invece di cancellare, tendo ad attribuire maggiore visibilità .
Settembre 4th, 2007 at 16:54
Ho un simpatico commentatore che dopo aver visto da un video (che ho linkato io) girato allo ZenaCamp ha deciso di condurre una crociata contro di me.
Ha iniziato a dire che sono un presuntuoso e che, però, nascondo la panza con magliette larghe e la calvizie con i capelli un po' più lunghi.
Che è stramaledettamente vero, ma, in fondo, mi sono personalmente esposto linkando il video dove si vedono adipe e cuoio capelluto, senza ritocchi.
Ha perseverato perché cancellavo certi suoi commenti.
Alla fine, probabilmente sbagliando, ho moderato i commenti e, allora, mi ha detto (testualmente) "l'hai voluta tu". Ma cosa?
Tempo dopo mi ha confessato di avermi sputtanato in giro anche con colleghi e vedo che, ogni tanto, riprova a vedere se c'è sempre la moderazione.
Mah…
P.S.: Per Mante, leggi la mia posta, è una cosa importante e c'è bisogno di un tuo consiglio, magari anche di un po' di visibilità .
Settembre 4th, 2007 at 17:02
io, anonimo codardo, potrei accanirmi sul mantellini perchè i link all'homepage dei commentatori non funzionano e per visitare i loro siti devo fare tanta di quella chirurgia tipografica che mi passa presto la voglia. punto.
Settembre 4th, 2007 at 17:05
franz hai ragione,
ho investito della cosa il curatore della cosa ma con poche speranze
Settembre 4th, 2007 at 17:30
Eh… Sante parole, Franz.
Ma è mai possibile che quel sistema non funzioni?
In commenti ad altro post forse c'è la soluzione per tenere i commenti cambiando piattaforma.
Settembre 5th, 2007 at 03:52
l'anonimato garantisce quella forza d'animo che manca agli insicuri.
Settembre 5th, 2007 at 08:07
Lei è psicologo sig. Vergara? O appartiene forse alla affollata schiera dei tuttologi che intasano internet con teorie improvvisate?
Settembre 5th, 2007 at 11:43
'desso con internet siam tutti esperti
(come citava proprio ieri il grande poeta contemporaneo Matteo Capobianco)
:)
Settembre 5th, 2007 at 17:58
Appunto. Questa "ventata d'aria fresca" e queste "briciole di verità " che per lungo tempo ho elargito su questo blog ("al di là dell'astio" che visceralmente ho sempre provato verso questo saccente radiologo forlivese che pontifica al codazzo di bloggher ruffiani) non mi va più di elargirla. Troppa grazia, niente di meglio che ignorare. Non mi curo di voi ma guardo e passo, senza lasciare commenti, senza aria fresca, senza briciole di verità diverse da un asettico record nelle statistiche delle visite.
Solo per questa volta faccio un'eccezione perché questo post è molto carino.
Settembre 5th, 2007 at 21:53
Bah… se il post fosse un minimo sincero, il tenutario toglierebbe i ban che ha messo a tutti gli utenti che si sono azzardati ad esprimere un parere critico sulle sue spigolature.
Dopodichè mi piacerebbe che provasse a riflettere cosa avrebbe fatto Franco Carlini con gli "anonimi codardi" e se li avrebbe chiamati in questo modo. Giusto per rinfrescare la memoria, mi limito ad un solo estratto da una delle sue ultime cose scritte, a proposito delle vocazioni censorie di piccoli e grandi saccenti: "Il rischio c’è, e chiunque frequenti i forum dei grandi quotidiani italiani, avrà notato che essi spesso rigurgitano di espressioni del pensiero fazioso, dove la passione partigiana spinge più a schierarsi (e a insultare i nemici) che ad argomentare. àˆ senza dubbio un limite costitutivo di questa forma di partecipazione, che peraltro può essere limitato da una gestione redazionale insieme attenta e propositiva: il ruolo dei moderatori intelligenti dei forum non sta tanto nel censurare, quanto nel coordinare, variamente interloquire senza prevaricare. Perché allora tanto nervosismo?"
Addio.
Settembre 5th, 2007 at 22:16
Dimenticavo. Ho dovuto usare un proxy anonimo per poter inviare questo commento. Neè più nè meno di quello che si è costretti a fare in Cina…
Quando ho provato qualche giorno fa ad inviarne un altro, mi ha risposto il filtro della piattaforma di commenti YACCS dicendomi che ero stato bannato. Faccio notare che ho postato qui credo una sola volta qualche giorno fa esprimendo un giudizio sulla trita e banale questione della errata pronuncia da parte degli speaker (sir Laurence Olivier).
Mi rifiuto di credere di essere stato bannato per un simile commento, ma tant'è. Sono un utente fastweb ed è noto che tale provider utilizza il NAT per collegare i propri utenti e che uno stesso indirizzo pubblico viene condiviso tra centinaia di utenti. Ma che il ban si riferisse direttamente a me o a qualche altro utente con cui condivido l'IP pubblico non sposta di una virgola l'approccio del sig. Mantellini.
Sì, sono un po' schifato da questa lobby autoreferente piuttosto vecchiotta che è la blogosfera italiana. La cui miseria viene riconosciuta dagli stessi appartenenti, sempre pronti a spaccare il capello in 4 sulle magagne della stampa mainstream ma mai un dubbio che il problema della blogosfera possano essere proprio loro.
Tolgo il proxy e continuo la mia strada. Ri-addio.
Settembre 6th, 2007 at 02:28
Non parlerei di di lobby, le lobbies sono una cosa seria, hanno forti capacità di condizionamento e di indirizzo e rappresentano categorie economiche e produttive. Chi e che cosa condizionano i blogghers? E chi rappresentano se non sè medesimi?
Settembre 6th, 2007 at 03:08
questi commenti stanno per far cambiar idea a me, altro che io far cambiar idea a qualcun altro…