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Mag
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Sabato scorso sono stato a Bologna al FemCamp. Ed ho visto, o mi è parso di vedere, alcune piccole scene di un mondo che cambia. Leggiamo da anni statistiche che ci confortano sulla riscossa femminile in rete. Esiste – inutile tacerlo – un vizio antico ad esagerare la presenza femminile su Internet anche se ancor oggi le donne sono da queste parti probabile minoranza. (continua)
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Maggio 27th, 2007 at 12:14
"possiamo osservare lo scarto netto fra chi fa e chi pensa"
..e fare senza pensare?
Maggio 28th, 2007 at 03:35
Dici che è così? Non so, sono sempre più perplessa di questa presenza femminile. Se sta aumentando, mi sembra che giri comunque sempre intorno alle stesse tematiche e alle stesse formule. Moda, pettegolezzi, sentimenti, insomma si riporta sul web quello che c'è sulla carta. Mai qualcosa di nuovo, almeno in Italia (soprattutto in Italia). E questo non vuol dire imitare le formule maschili. Ma se vedi in giro le iniziative partono da uomini, i blog e siti più frequentati riguardano cose che piacciono agli uomini.
Maggio 28th, 2007 at 04:03
che dire? anch'io, a questo punto, mi arrendo all'evidenza delle voci in rete: il FemCamp non è riuscito (forse un eufemismo a questo punto visto i termini forti usati da molte/i) e, per me, non è riuscito a creare uno spazio di confronto tra i diversi punti di vista (sì, il nostro – di Techné – è femminista) durante l'incontro. Perché aspettare un post per controbattere? Perché non usare quello che in quel momento era uno spazio pubblico libero ed aperto per parlare anche di 'produzione di senso' delle ICT?
ps: ovviamente le domande (retoriche…non mi aspetto risposta) non sono rivolte solo a te, Massimo, ma anche a quante/i hanno scritto cose analoghe, concentrandosi molto sull'episodio di Beggi (e mi dispiace immensamente che sia capitato proprio a lui). Tu sei un nodo importante (dì la verità : non te l'hanno detto in molte che sei un bel nodo, vero? :-)) della blogosfera italiana e ne approfitto per entrare nella discussione attraverso l'autorevolezza della tua voce (sei davvero sicuro che non ci sia un biglietto da pagare?)
Maggio 28th, 2007 at 05:25
Federica,
sul prezzo da pagare, credo che esista ovviamente, ma che sia un prezzo che oggi non discrimina le donne nei confronti degli uomini, per lo meno a livello di diritto all'accesso. Semmai trovo piu' interessante pensare a prezzi da pagare in termini di "conversazione" quando si e' gia' in rete (ma questo valeva molto di piu' quando in rete c'erano quasi solo maschi e l'approccio usuale era quello soltio dell'arrembaggio sessuale, uno dei pochi che accomuna gran parte dei maschi testosteronici). Oggi pure questo mi pare in dissolvimento anche nel momento in cui nascono comunita' caratterizzate per sesso (tipo style.it per dire). Quanto all'episodio Beggi, personalmente io non ho molto da dire nel momento in cui la discussione si fa ridicolmente ideologica come e' accaduto nel caso in questione (e del resto gia' Sofi e Beggi stesso hanno nell'occasione pacatamente argomentato l'assoluta irrilevanza degli argomenti portati). In ogni caso, a bocce ferme, quello che mi e' parso di quell'episodio e' scritto nel contrappunti che hai letto. Saluti
Maggio 28th, 2007 at 05:33
Dove le donne con la loro mai abbastanza sottolineata sensibilità ed intelligenza la faranno presto da padrone.
Questa mi pare la tipica frase un po' offensiva di un uomo che guarda dall'alto in basso le donne, come a dire "adesso i padroni siamo noi ma verrà il vostro giorno e allora per noi saranno guai", ma intanto rimane al suo posto.
Siccome non penso affatto che sia il tuo caso, quella frase non ti rende giustizia. Diciamo che la voglia della chiusura a effetto ti ha preso un po' la mano.
p.s. spero non risponderai qualcosa tipo "che tu lo creda o no, io lo penso davvero": mi toccherebbe rimangiarmi le ultime tre righe di commento ;-)