Io voglio bene a Lia, però quando i giornalisti pubblicano notizie riservate su intercettazioni di amanti di politici e compagnia cantante, siamo tutti contenti. E qui non si parla di corrispondenza di Lia per se ma della corrispondenza di Piccardo, che è nei fatti assimilabile a un uomo politico che predica bene e razzola male se è vero che come leader politico-religioso si mette alla testa del movimento islamico in Italia e nel privato si comporta in maniera molto meno che irreprensibile.
Poi certo, Lia è una brava persona e Magdi Allam no, il tutto è un giochino sporco con dei fini neanche nascosti eccetera, e quindi istintivamente si sa da che parte stare, però…
E' così diverso dalle intercettazioni Fazio-Ricucci-AnnaFalchi?
Non so come e dove M.A. si sia procurato la corrispondenza privata.
Resta il fatto che la prima a mettere i fatti propri in piazza è stata Lia. Inoltre, leggendo con attenzione e senza pregiudizi l'articolo di Allam, è il presunto islamismo del marito che ne esce a pezzi, non certo l'atteggiamento di Lia.
Nonostante ciò, la legge è legge e se c'è violazione della privacy, ben venga.
By the way, come la mettiamo con Mentana, a caccia di scoop nel caso Cesaroni?
Magdi Allam ha pubblicato una e-mail privata di una blogger che non aveva avuto direttamente da lei.
E lei lo ha giustamente querelato.
Questa è la dinamica dei fatti.
Pubblicare le intercettazioni è diverso, seppure condannabile.
Le intercettazioni sono state in genere autorizzate da un'autorità . E una volta divulgate i giornalisti hanno il diritto di cronaca.
Una mail, come una lettera di una persona che non ha alcun motivo di essere sotto controllo da parte della magistratura è privata e non può essere letta nè tantomeno pubblicata su un giornale!
E' proprio una cosa diversa!!!
Per di più la blogger in questione è decisamente polemica e critica con Magdi Allam…
Se la mail l'avesse passata Piccardo(tutto è possibile con il tipo, anche che sia autolesionismo per smania di protagonismo)non ci sarebbe reato per Allam perché è uno dei 2 corrispondenti, l'intento diffamatorio non lo vedo tanto perché Allam prende le distanze del carnefice contro la "vittima", diversamente passeremmo da hacker al Corsera che è il titolo di oggi ad "hackers del Corsera", ma mi sembra improbabile, però se non è Piccardo potrebbe essere uno del suo giro(Allam non è tenuto a rivelare la fonte) o del giro di Lia. Vorrei dire una cosa da Padania, politicamente scorretta: un mussulmano "verace" tipo Allam sputtana 2 occidentali convertiti al Islam su una loro questione privata riferita alla poligamia che nessuno di noi pratica o perché monogamico o perché non vuole sposarsi nemmeno 1 volta, noi con "loro" che ci azzecchiamo.
Vorrei dire anche che hanno fatto benissimo a pubblicare anche l'Sms in cui Ricucci diceva Ti amo alla moglie se non altro per svelare la loro ipocrisia. Da anni abbiamo più vista nuda la Falchi più di qualunque altra donna, sappiamo tutto dei suoi amori e di cosa fa la notte e il giorno, lei ci ha sempre marciato, adesso ci marcia anche sulla pubblicità del criptofonino e dovevamo scandalizzarci per un sms in una faccenda in cui hanno bruciato miliardi di euro in un'economia che va a ramengo. Le intercettazioni, quelle vere di Tavaroli e Ghioni sono un'altra ben peggiore cosa.
Ha ragione Joe Tempesta, le motivazioni sono abbastanza inconsistenti (ma si capisce poco di tutta la vicenda) e Allam ne uscirà pulito.
E poi se il diritto di cronaca lo ammettiamo per le intercettazioni di Ricucci o Moggi (nessuno mi sembra ha mai obiettato), perchè qui invece è così condannabile?
In entrambi i casi il giornalista viene in possesso di documenti riservati (e fa bene a non citare le fonti), la trascrizione di una intercettazione mica è un pubblico documento.
E non sarà uno zinzino esagerato il ricorso all'art. 610?
Qui c'è una blogger, Lia, che porta avanti una sua battaglia. Dove è lei la protagonista, dove decide LEI cosa mettere dietro le quinte e cosa mettere sul palco.
Coi suoi modi e coi suoi tempi (per favore non venitemi a dire che pubblicare la missiva privata è un sacrificio necessario per "far vedere a tanta gente come è l'islam italiano" perchè un pensiero del genere è roba da fascistelli).
Mi chiedo come si possa fare un paragone con le intercettazioni, con Ricucci e la Falchi. Frega nulla della privacy, delle leggi, quello lo deciderà il magistrato…qui la variabile in gioco è il buon gusto.
Magdi Allam (che da tempo immemore è pregno di cattivo gusto) ha pensato bene pur di sostenere una causa (a cui peraltro Lia palesemente non aderisce e osteggia) di strumentalizzare un contenuto privato.
Vi avanzano 5 minuti prima di legiferare e prima di fare i praticanti avvocati di mettervi nei panni altrui?
intercettazioni, riservatezza, mail, telefonate, islam, corriere, falchi….uh che confusione..
devo ancora riavermi dal post di ieri che qui mi prendo un'altra mazzata sul capo.
Sboink
[PS: tutta la mia personale – e non giuridica – solidarietà alla blogger Lia. Ehi, vi farebbe piacere che una vostra corrispondenza privata vada a finire sbattuta in prima pagina di un quotidiano a tiratura nazionale, nonchè travisata dal suo contesto, senza che voi ne sappiate nulla? E non venitemi a dire che costei è una blogger, che quindi si può calpestarla aggratis]
Pur conoscendo poco la vicenda, la pubblicazione di corrispondenza privata mi pare diversa dalla pubblicazione delle intercettazioni… le intercettazioni sono state disposte dalla magistratura, che ha intercettato questi personaggi con delle autorizzazioni, e quindi, presumo (senza tuttavia averne la certezza) che queste intercettazioni siano state depositate come prove a carico e quindi in "qualche modo" rese pubbliche. Qualcuno mi corregga se dico una stupidata. :)
Nel caso di Magdi Allam, Lia e del Corriere della Sera, da quel poco che so, mi pare che invece il vicedirettore abbia pubblicato la lettera di sua spontanea volontà , senza ovviamente avere l'autorizzazione di Lia, dato quel che è successo… Certo non apprezzo molto il modo di polemizzare di Allam, che usa un pretesto per attaccare un proprio avversario, avversario che in ogni caso, per quel poco che ho letto di lui, non suscita la minima simpatia.
Gennaio 19th, 2007 at 06:27
Io voglio bene a Lia, però quando i giornalisti pubblicano notizie riservate su intercettazioni di amanti di politici e compagnia cantante, siamo tutti contenti. E qui non si parla di corrispondenza di Lia per se ma della corrispondenza di Piccardo, che è nei fatti assimilabile a un uomo politico che predica bene e razzola male se è vero che come leader politico-religioso si mette alla testa del movimento islamico in Italia e nel privato si comporta in maniera molto meno che irreprensibile.
Poi certo, Lia è una brava persona e Magdi Allam no, il tutto è un giochino sporco con dei fini neanche nascosti eccetera, e quindi istintivamente si sa da che parte stare, però…
E' così diverso dalle intercettazioni Fazio-Ricucci-AnnaFalchi?
Gennaio 19th, 2007 at 06:29
Scusa ma forse non ho capito bene. Magdi Allam pubblica un testo scritto su un blog pubblico e viene querelato?
Max
Gennaio 19th, 2007 at 06:37
Max,
una delle regole base del web
è quella di non spuntare a discussione già iniziata da due giorni e:
a) fare una domanda del cazzo
b) fare un intervento del cazzo
E' buona norma farsi un giro di fonti che non mancano di certo e poi intervenire.
In ogni caso Magdi Allam viene querelato per aver pubblicato una missiva privata e per averla usata strumentalmente.
Gennaio 19th, 2007 at 06:43
Non so come e dove M.A. si sia procurato la corrispondenza privata.
Resta il fatto che la prima a mettere i fatti propri in piazza è stata Lia. Inoltre, leggendo con attenzione e senza pregiudizi l'articolo di Allam, è il presunto islamismo del marito che ne esce a pezzi, non certo l'atteggiamento di Lia.
Nonostante ciò, la legge è legge e se c'è violazione della privacy, ben venga.
By the way, come la mettiamo con Mentana, a caccia di scoop nel caso Cesaroni?
Gennaio 19th, 2007 at 06:54
@PatBateman: il bello del blog è che non ci si può permettere di scrivere cose errate e si viene puniti immediatamente. Messi alla gogna mediatica.
Grazie per la tua garbata risposta
Gennaio 19th, 2007 at 08:39
Io le fonti le ho cercate ma non è che si capisca molto ciò che è successo.
Comunque credo che alla fine Allam ne esca pulito: non è tenuto a rivelare le sue fonti e in fondo ha solo scritto una notizia.
Anche se forse con la legge nuova sulle intercettazioni potrebbe anche passare qualche brutto quarto d'ora. Boh.
Bell'intervento il mio: potrebbe avere torto ma potrebbe anche avere ragione.
Menomale che i byte ormai sono praticamente gratis :-D
Gennaio 19th, 2007 at 08:40
Magdi Allam ha pubblicato una e-mail privata di una blogger che non aveva avuto direttamente da lei.
E lei lo ha giustamente querelato.
Questa è la dinamica dei fatti.
Pubblicare le intercettazioni è diverso, seppure condannabile.
Le intercettazioni sono state in genere autorizzate da un'autorità . E una volta divulgate i giornalisti hanno il diritto di cronaca.
Una mail, come una lettera di una persona che non ha alcun motivo di essere sotto controllo da parte della magistratura è privata e non può essere letta nè tantomeno pubblicata su un giornale!
E' proprio una cosa diversa!!!
Per di più la blogger in questione è decisamente polemica e critica con Magdi Allam…
Gennaio 19th, 2007 at 09:14
Se la mail l'avesse passata Piccardo(tutto è possibile con il tipo, anche che sia autolesionismo per smania di protagonismo)non ci sarebbe reato per Allam perché è uno dei 2 corrispondenti, l'intento diffamatorio non lo vedo tanto perché Allam prende le distanze del carnefice contro la "vittima", diversamente passeremmo da hacker al Corsera che è il titolo di oggi ad "hackers del Corsera", ma mi sembra improbabile, però se non è Piccardo potrebbe essere uno del suo giro(Allam non è tenuto a rivelare la fonte) o del giro di Lia. Vorrei dire una cosa da Padania, politicamente scorretta: un mussulmano "verace" tipo Allam sputtana 2 occidentali convertiti al Islam su una loro questione privata riferita alla poligamia che nessuno di noi pratica o perché monogamico o perché non vuole sposarsi nemmeno 1 volta, noi con "loro" che ci azzecchiamo.
Gennaio 19th, 2007 at 09:21
Vorrei dire anche che hanno fatto benissimo a pubblicare anche l'Sms in cui Ricucci diceva Ti amo alla moglie se non altro per svelare la loro ipocrisia. Da anni abbiamo più vista nuda la Falchi più di qualunque altra donna, sappiamo tutto dei suoi amori e di cosa fa la notte e il giorno, lei ci ha sempre marciato, adesso ci marcia anche sulla pubblicità del criptofonino e dovevamo scandalizzarci per un sms in una faccenda in cui hanno bruciato miliardi di euro in un'economia che va a ramengo. Le intercettazioni, quelle vere di Tavaroli e Ghioni sono un'altra ben peggiore cosa.
Gennaio 19th, 2007 at 09:43
Ha ragione Joe Tempesta, le motivazioni sono abbastanza inconsistenti (ma si capisce poco di tutta la vicenda) e Allam ne uscirà pulito.
E poi se il diritto di cronaca lo ammettiamo per le intercettazioni di Ricucci o Moggi (nessuno mi sembra ha mai obiettato), perchè qui invece è così condannabile?
In entrambi i casi il giornalista viene in possesso di documenti riservati (e fa bene a non citare le fonti), la trascrizione di una intercettazione mica è un pubblico documento.
E non sarà uno zinzino esagerato il ricorso all'art. 610?
Dov'è la violenza, dove sono le minacce?
Gennaio 19th, 2007 at 10:22
Ragazzi, ma se la mail l'avesse avuta da lui, col permesso di pubblicarla?
In realta' la decisione e' di chi riceve la missiva…
Gennaio 19th, 2007 at 10:52
nel qual caso Lia riuscirebbe a sputtanare ancora di più il suo ex-marito.
Gennaio 19th, 2007 at 12:04
Tutti avvocati da Mantellini il venerdì sera?
Qui c'è una blogger, Lia, che porta avanti una sua battaglia. Dove è lei la protagonista, dove decide LEI cosa mettere dietro le quinte e cosa mettere sul palco.
Coi suoi modi e coi suoi tempi (per favore non venitemi a dire che pubblicare la missiva privata è un sacrificio necessario per "far vedere a tanta gente come è l'islam italiano" perchè un pensiero del genere è roba da fascistelli).
Mi chiedo come si possa fare un paragone con le intercettazioni, con Ricucci e la Falchi. Frega nulla della privacy, delle leggi, quello lo deciderà il magistrato…qui la variabile in gioco è il buon gusto.
Magdi Allam (che da tempo immemore è pregno di cattivo gusto) ha pensato bene pur di sostenere una causa (a cui peraltro Lia palesemente non aderisce e osteggia) di strumentalizzare un contenuto privato.
Vi avanzano 5 minuti prima di legiferare e prima di fare i praticanti avvocati di mettervi nei panni altrui?
Gennaio 19th, 2007 at 12:33
intercettazioni, riservatezza, mail, telefonate, islam, corriere, falchi….uh che confusione..
devo ancora riavermi dal post di ieri che qui mi prendo un'altra mazzata sul capo.
Sboink
[PS: tutta la mia personale – e non giuridica – solidarietà alla blogger Lia. Ehi, vi farebbe piacere che una vostra corrispondenza privata vada a finire sbattuta in prima pagina di un quotidiano a tiratura nazionale, nonchè travisata dal suo contesto, senza che voi ne sappiate nulla? E non venitemi a dire che costei è una blogger, che quindi si può calpestarla aggratis]
Gennaio 19th, 2007 at 13:46
PatBateman, non ci crederai ma io non leggo Lia, non leggo Magdi Allam, e sopravvivo lo stesso benissimo.
Gennaio 19th, 2007 at 16:50
Pur conoscendo poco la vicenda, la pubblicazione di corrispondenza privata mi pare diversa dalla pubblicazione delle intercettazioni… le intercettazioni sono state disposte dalla magistratura, che ha intercettato questi personaggi con delle autorizzazioni, e quindi, presumo (senza tuttavia averne la certezza) che queste intercettazioni siano state depositate come prove a carico e quindi in "qualche modo" rese pubbliche. Qualcuno mi corregga se dico una stupidata. :)
Nel caso di Magdi Allam, Lia e del Corriere della Sera, da quel poco che so, mi pare che invece il vicedirettore abbia pubblicato la lettera di sua spontanea volontà , senza ovviamente avere l'autorizzazione di Lia, dato quel che è successo… Certo non apprezzo molto il modo di polemizzare di Allam, che usa un pretesto per attaccare un proprio avversario, avversario che in ogni caso, per quel poco che ho letto di lui, non suscita la minima simpatia.