Passano i giorni e nessuno dalle parti di Edelman (la societa’ di pubbliche relazioni che ha organizzato insieme a Technorati il recente incontro milanese Top of the blogs) ha trovato il tempo di spiegare anche solo parzialmente la storiaccia del fake blog messo su per Wal Mart. La blogosfera americana non parla d’altro mentre i blogger di Edelman, lo stesso Richard Edelman, Steven Rubel, Phil Gomes e tutti gli altri continuanano (pessima idea) a far finta di nulla.

3 commenti a “CONVERSAZIONI A UNA SOLA DIREZIONE”

  1. Francesco Lautizi dice:

    Beh non so quanto possa ripagare fare le "orecchie da mercante" all'interno della "Blogosfera" o come la si voglia chiamare. In fin dei conti, gira e ti rigira rischiamo di fare la "Bolla 2.0". Grandi idee, innovazioni a livello "ideologico" e pratico e aziende che con poco sforzo voglio "inventarsi" alti profitti, senza entrare nel nocciolo delle problematiche. Lo studio di Edelman, pubblicato anche sul Corriere, l'ho trovato piuttosto superficiale, poco approfondito e, sempre secondo me, poco realista. Scusate per la lunghezza.

  2. Smeerch dice:

    Massimo, credo che semplicemente Edelman abbia messo in pratica ciò che tra le righe ha fatto intendere all'incontro milanese di venerdì scorso. Ossia: il blog può farci fare i soldi. Cerchiamo di convincere le aziende che si utile, quindi vendiamoglielo.

    Un concetto che Stronza ha riassunto bene in nel post sul Grazia Blog denominato "Professione blogger".

    “dobbiamo vendere i blog alle aziende, perché altrimenti non ci si guadagna un cazzo”.

    http://grazia.blog.it/index.php/2006/10/16/professione-blogger/

  3. Enrico Bianchessi dice:

    Di Wal Mart se ne era certamente parlato molto più negli USA che da noi, anche se nel mio piccolo ne avevo parlato qui.

    Certo, se uno conosce un po' la blogosfera, oggi sarebbe stato meglio dire: "Guardate, anche noi abbiamo imparato a nostre spese cos'è la blogosfra, abbiamo commesso i nostri errori e oggi ci sentiamo pronti per etc etc" Niente di irrimediabile a sbagliare, ma avere il coraggio di farne un argomento diretto di conversazione sarebbe stato forse più saggio e coerente.