04
Ott
Sono un po’ stufo di queste cose. Qualche tempo fa in occasione della nascita del portale turistico “TuristiProtagonisti“, una idea di dubbissima utilita’ per raccogliere le testimonianze dei turisti italiani all’estero, il responsabile del progetto, Stefano Gazziano, mi scrisse parole gentili e tranquillizzanti. Si trattava di un progetto sperimentale, aperto ad eventuali modifiche e soprattuto di “basso costo”. Passa qualche settimana e parte una amplissima campagna pubblicitaria su “tutti” i media del sito web di “TuristiProtagonisti” (il cui costo, che immaginiamo molto elevato, ci piacerebbe conoscere nei dettagli tanto per capire cosa significhi l’espressione “basso costo”). Mi scappa questa cosa oggi dopo aver visto pubblicato su repubblica il bando per il “logo per la promozione in modo coordinato, dell’immagine dell’Italia, al fine di rafforzare le potenzialita’ turistiche sia nel Paese che all’estero“.
Tags:
Ottobre 4th, 2006 at 06:12
Per la promozione di TURISTI PROTAGONISTI hanno speso 120.000 euro (tra stampa e internet)…non so quanto hanno speso per la realizzazione del sito e per la sua gestione. Certamente alcuni passi di Rutelli mi lasciano perplesso…mi aspettavo di più..
Ottobre 4th, 2006 at 06:17
Ma lo scandalo continua.
Se ti leggi il bando scopri che per partecipare la tua azienda deve avere fatto un fatturato minimo in tre anni (2003, 2004 e 2005) di un milione di euro altrimenti sei escluso.
Ottobre 4th, 2006 at 06:18
Io la penso così. Se c'è dietro una strategia, la cifra non è assurda, nemmeno troppo fuori mercato. Ma in ultima analisi la differenza non la fa la cifra da sola, quanto l'esistenza (o meno) di una strategia valida (di posizionamento dell'Italia in determinate fasce del mercato). Il cosidetto "incoming" è un mercato enorme e l'Italia sta perdendo quote di mercato (chi lavora nel settore ne conosce bene le ragioni).
Ecco, io la trasparenza (e la collaborazione delle intelligenze) la vorrei sulla strategia :D
Ottobre 4th, 2006 at 06:25
Pat, la clausola tutelativa sul fatturato è una prassi, nei bandi e non solo in quelli che riguardano la tecnologia o il turismo. A costo di ripetermi, poichè conosco un po' certe problematiche, il problema vero non sono le cifre che le amministrazioni spendono (spesso non congrue, ma ci sono a volte attenuanti di processo che giustificano valori teorici -ad esempio quando non si chi vince il bando, che se ci pensate bene è una variabile determiaìnante), quanto la logica con cui vengono investiti i soldi. La strategia appunto.
Per me se investono mezzo milione di euro in una cosa che a noi fa storcere il naso ma che in un'ottica generale porta valore sociale (nuovi arrivi, ecc) va bene. Quindi la domanda è: perchè stiamo facendo le cose?
(solo dopo si può interpretare il rapporto costo/beneficio, credo)
Ottobre 4th, 2006 at 06:27
Francamente mi sarei scandalizzato di più se avessero fatto fare il logo agli studenti di qualche scuola di design tramite il classico "concorso di idee". Sono daccordo con g.g. che l'importante è la strategia che c'è dietro.
Ottobre 4th, 2006 at 06:31
sorry non ero a conoscenza fosse una prassi. La trovo cmq inquietante.
Ottobre 4th, 2006 at 06:44
Rispondo con un estratto da una "intervista" che Luca Lodi mi ha chiesto per il suo bloggoverno.
Sui costi: non mi compete davvero ma nemmeno voglio eludere la domanda. E’ giustissimo porre sempre la questione di come viene speso il denaro pubblico. Ora, per fare i conti in tasca a turistiprotagonisti.it dobbiamo innanzitutto stralciare i costi della pubblicità a stampa, che tra l’altro sinceramente non conosco perché la promozione a mezzo stampa è un compito assolto dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e vanno richiesti a loro. Non sembri questo uno scarico di barile, è veramente un rispetto delle ripartizioni dei compiti istituzionali. Per lo sviluppo, la redazione e la grafica, ovviamente il budget è ben diverso dai 35 euro+IVA, ma restiamo nell’ambito delle poche decine di migliaia di euro, che è un dimensionamento assolutamente usuale, e che continua ad essere un bel confronto con il portale italia.it.
Una mia personale riposta alla domanda “ma ne valeva la pena?”, pero’ la vorrei dare. E’ ovviamente la stessa data nei vari blog ad agosto e settembre. Qualsiasi cosa si faccia ha un costo, permettetemi questa ovvietà . Solo non far nulla non costa niente, o perlomeno cosi' pare nell'immediato. Nel turismo invece il "non far nulla" e campare della supposta rendita del Bel Paese è costato all'Italia cifre colossali. Qualcuno meglio di me potrà sicuramente reperire dati esatti, ma se il PIL italiano è circa 1000 miliardi di euro, il turismo che è un poco sopra il 6% vale allora 60 miliardi di euro, all'anno. E nel 2005 ha perso secondo dati Confcommercio 900 milioni di euro. Capite da soli che qualunque contributo, anche minimo, si possa dare a migliorare il settore vuol dire un sacco di soldi giusto?
Qual è il contributo che turistiprotagonisti puo’ dare? Piccolo a piacere, ma su questa scala diventa in valore assoluto significativo. Se per ipotesi solo con una campagna di opinione contribuissimo al settore turismo italiano per uno 0,01% (è veramente poco) questo vorrebbe dire 6 milioni di euro di entrate in piu’. Credo valga la pena investirne poche decine di migliaia. La redazione sono 5 persone che lavoreranno per due mesi, una web agency a costi stracciati ha fatto il sito, ENEA Beniculturali ed altri stanno prestando la loro opera come missione istituzionale.
Ottobre 4th, 2006 at 06:50
grazie stefano
Ottobre 4th, 2006 at 08:35
La cifra del bando invece secondo me è esagerata. Anceh se ad amor del vero, è indicata come massima.
E il concorso aperto agli studenti (o a tutti!), anziche' riservato ad aziende da fatturato milionario, non mi sarebbe dispiaciuto poi tanto. magari il risultato sarebbe stato anche migliore.
Ottobre 4th, 2006 at 10:02
sugli appalti: la garanzia del fatturato è un requisito di legge, serve ad avere a che fare con aziende consolidate, ci sono altri bandi previsti per le piccole e medie imprese, dove questa garanzia non viene richiesta. Il prezzo indicato è appunto quello massimo, serve a dare una indicazione della taglia del progetto, poi si va al massimo ribasso o ad una valutazione basata su un mix di punteggio tra ribasso economico e validità tecnica della proposta. Spesso alla fine chi vince offre anche la metà , ma all'inizio una indicazione la devi dare: è un lavoro da 10, 50 100 200 mila euro o che? chi partecipa una idea la deve avere…
stafeno gazziano
Ottobre 4th, 2006 at 10:10
Credo che un logo, come tutti i lavori debba essere fatto da professionisti e non commissionato agli studenti per risparmiare (come spesso fanno le amministrazioni pubbliche). La comunicazione visiva significa analisi, progettazione, strategia comunicativa e non andrebbe improvvisata. 100.000 euro possono essere tanti o pochi spero però che ci sia alla base un progetto serio.
Ottobre 4th, 2006 at 11:02
Salve, leggendo i commenti prima del mio mi rendo conto di essere l'ultima ruota del carro…
Ma cosa si intende per logo ? Immagine simbolo ? Esempi : logo della RAI – Logo della TELECOM – Logo della MICROSOFT etc etc etc… Insomma si paga un'idea a tema che consiste in una immagine. E' così ?
Ottobre 4th, 2006 at 11:18
a quanti ragionano in termini di "ottica generale" vorrei ricordare che l'ottica generale e' forzatamente questa:
http://www.mantellini.it/2006_07_30_archivio.htm#115424943694752823
ed in condizioni simili un logo qualsiasi esso sia _deve_ costare "zero lire" cosi' come non si possono spendere centinaia di migliaia di euro pubblici per pubblicizzare un sito web che serve a postare i commenti delle proprie vacanze….anche fosse il migliore del mondo. Questo almeno secondo me…la chiamano come forse Rutelli ignora: " la diligenza del buon padre di famiglia".
Ottobre 4th, 2006 at 11:22
Il problema non mi pare tanto il costo quanto l'opportunità del lavoro. Il logo Italia, quello che c'è ora, è vecchio di 15 anni ma nel campo dei loghi per la promozione turistica dice ancora la sua, gode di discreta fama e motivi concreti per spenderci soldi e rifarlo non ce ne sono. Il problema è che dietro al logo toccherà metterci qualcosa di concreto a sostegno e quel qualcosa costerà più del logo, molto di più.
Ottobre 4th, 2006 at 12:41
Domandina: quanto è costato alla città di New York il logo con il cuore=Love di Milton Glaser?
Ottobre 4th, 2006 at 12:45
100mila euro sono il tetto massimo. Le gare sono fatte a ribasso, quante storie! Se si applicano due grafici senior per una settimana, con un rapporto staff to fee del 60% si dovrebbero chiedere intorno ai 5.000 euro soltanto per stare dietro al costo del lavoro e alla macchina aziendale. Poi c'è il valore aggiunto. E' su questo che l'onestà fa margine e la disonestà profitto..
Ottobre 4th, 2006 at 13:04
Gm, ma 120.000 euro di pubblicità (stampa e Internet) per un sito che ha un testimonial come Rutelli che è un Ministro della Repubblica sono comunque un sacco di soldi buttati via. Se fosse un sito fatto come si deve, er Cicoria da solo a parlarne coi giornalisti e in radio dovrebbe poter portare alla causa articoli e interviste e passaggi radio che valgono come ridere 10 volte quella cifra – e gratis.
Il logo: se ricordo bene il logo di kelkoo attuale è opera di uno studente tedesco ed è costato qualche migliaia di euro. Il Governo, na scentomila.
E, il tutto, per un sito patetico e sommamente inutile.
Ottobre 5th, 2006 at 16:16
Io credo che per rilanciare il turismo si potrebbe cominciare con istituire un ministero del turismo. Il fatto che in Italia non ci sia mi risulta faccia ridere tutti dalla Nuova Zelanda all'Alaska, passando per l'India ovviamente…
Ottobre 6th, 2006 at 09:13
Segnalo l'intervista a Stefano Gazziano, pubblicata oggi 6 ottobre 2006 su BlogGoverno.net
Permalink: Intervista a Stefano Gazziano: parliamo di TuristiProtagonisti.it e della politica sul web
Ciao!
Ottobre 6th, 2006 at 10:00
Possono candidarsi solo le strutture che hanno fatturato un milione di euro negli ultimi 3 anni. Come sempre parteciperanno in tre e vincerà la Landor.
Ottobre 8th, 2006 at 17:06
un milione di fatturato all'anno o in tre anni?
Ottobre 10th, 2006 at 15:32
pero' le cose bisogna un poco saperle. il ministero del turismo è stato abrogato una decina di anni fa da un referendum popolare, promosso se non ricordo male dai radicali, …il popolo italiano ha votato la sua abolizione… lo stesso se non vado errato che aboli' anche il ministero dell'agricoltura, per la serie bisogna abolire gli enti inutili. peccato che l'agroalimentare italiano ed i beni turistici e culturali siano esattamente il motivo per cui questo buffo paese a forma di stivale è famoso nel mondo… non certo per l'hi tech o la forza lavoro a basso costo
Gennaio 26th, 2009 at 15:21
[…] siete sensibili a come viene gestito il denaro pubblico, vi consiglio una lettura di questo post di Massimo Mantellini (e i relativi […]