Contrappunti, su Punto Informatico di domani.

Qualche giorno fa è passata, quasi sotto silenzio, una polemica splendidamente inutile. L’operatore telefonico Tre ha annunciato alla propria clientela la possibilità  di acquistare un film di prima visione, “The interpreter” con Nicole Kidman, per il proprio telefono cellulare. L’idea di pagare 9 euro per una anteprima cinematografica sul cellulare mostra qualche tratto demenziale ben sottolineato da Michele Serra su Repubblica (“Un film sul cellulare e’ come quei barattoli di vetro con la scritta “aria di alta montagna”: un gadget per buontemponi.”). La reazione di alcune sale cinematografiche che hanno deciso di interrompere per protesta la proiezione della medesima pellicola lamentando una violazione degli accordi di esclusiva, è, se vogliamo, altrettanto discutibile. (continua)

5 commenti a “ANTEPRIMA PUNTO INFORMATICO”

  1. Joe Tempesta dice:

    Sono indeciso se definire questo approccio alle TLC romantico o miope. Propendo per il primo, per buona fede ;-)

    Qualche bischerata, romantica o miope fa poca differenza, comunque sta scritta.

    Per esempio quando dici che il mercato sceglierà  se avere accesso di qualità  e basta oppure accesso *per* la IPTV. Come se la IPTV potesse passare su accessi non di qualità , o come se un accesso per la IPTV non ti consentisse di usare eMule o iTunes *meglio*.

    Questa dicotomia sarebbe giustificata se tirassi in ballo le politiche di QoS che la rete del tuo operatore potrebbe mettere in pratica per avvantaggiare un tipo di traffico oppure l'altro, ma non lo fai e a leggere l'articolo non pare fosse quello a cui pensavi. E comunque il discorso sarebbe comunque molto complesso, troppo per essere affrontato a questa maniera semplicistica, imho.

    Invece mi spaventa un po' questa tua tendenza a richiamare un intervento di qualche organo istituzionale per regolamentare quello che secondo te è un diritto: collegarsi a internet. Tra parentesi, a meno che tu non auspichi internet gratis per tutti mi riesce difficile definire diritto qualcosa che devo pagare.

    Comunque sia, richiamarti a istituzioni che dovrebbero legiferare per garantire questo o quello hai visto bene che cosa produce (Urbani docet): danni e basta. E d'altronde le leggi ci sono di già , obbligano Telecom a vendere all'ingrosso gli accessi e persino l'ultimo miglio. Se a te non sta bene la sterzata blockbusteristica di Alice, fatti NGI o Tiscali (che sta facendo una campagna proprio in tal senso) o altri. C'è il mercato, non servono leggi di vago sapore statalistico.

    Concludo non potendo fare a meno di riscontrare in questo tuo articolo una certa tendenza a dare contro Telecom tanto per.

    Telecom è (più o meno) un'azienda privata che fa il suo interesse seguendo quello che ritiene essere la direzione del mercato e quello che potrebbe essere la strategia che le consenta di massimizzare i profitti. Può non piacere ma è così che funziona.

  2. PIETRO dice:

    Quello che non capisco e se Telecom avendo ereditato una rete costruita con denaro pubblico abbia ereditato anche il dovere di un servizio universale della stessa, altrimenti è la solita storia italiana per cui i profitti sono privati e i debiti sono pubblici, la qual cosa non ha niente a che fare col mercato, il mercato è quando anche i debiti ricadono sugli imprenditori e l'imprenditore incapace fallisce e se ne va a spazzare i cessi, le società  in cui l'imprenditore incapace viene sempre salvato con denaro pubblico non è liberale , ma mafiosa.

    Andatevi a vedere quanti debiti haTelecom Italia e capirete perchè l'adsl in italia costa molto di piu che al estero, e , guardando quanti debiti hanno alitalia e fiat si spiegano mote altre cose.

  3. .mau. dice:

    la "rete fatta con denaro pubblico" di Telecom c'è, ma è l'ultimo miglio, non la larga banda (ci aveva tentato con Socrate, senza grossi risultati).

  4. Fabio Metitieri dice:

    Maro', che articolo contorto, Mante, questa volta hai superato te stesso.

    Ciao, Fabio.

  5. Maurizio Goetz dice:

    Fare un commento sensato è impossibile, qui ci sono troppi concetti mischiati.

    Se vuoi creare un dibattito, parliamo di un problema alla volta altrimenti qui ci si ingarbuglia.