Dopo qualche salto mortale sembra che alla fine ce la faremo. Qualche tempo fa G.G. mi chiese di partecipare ad un incontro sui nuovi media al Festival della Creativita’ di Firenze che si terra’ la prossima settimana. La mia idea di allora (ed anche quella di adesso) era quella di provare a raccontare come i weblog in questi anni hanno influenzato la mia esperienza in rete. Capirete, il rischio di diventare pallosi e’ subito li’. Poi pero’ ho pensato che c’era una maniera per rendere concrete e leggere le mie impressioni agli sventurati che saranno a Firenze venerdi’ prossimo. Cosi’ ho domandato a Claudio Sanfilippo di accompagnarmi. E lui, matto com’e’, ha accettato. Claudio non e’ solo uno dei miei autori italiani preferiti ma e’ il mio esempio concreto di come la circolazione delle idee nel mondo digitale consenta intrecci e possibilita’ altrove inconcepibili. Ascoltare le canzoni di Claudio a Firenze sara’ la maniera migliore per dire “sentite cosa si sono persi” oppure “guardate cosa abbiamo guadagnato”. Oltre che un rispettabile stratagemma per ridurre al minimo le mie stupidaggini.

2 commenti a “A FIRENZE CON SANFILIPPO”

  1. Anonimo dice:

    Siccome certe cose vanno fatte, se si può, per il gusto di farle, ho accettato di venire a Firenze col sciur Mantellini per motivi attinenti al solo piacere di incontrarsi personalmente e alla curiosità  di vedere che cosa ne salterà  fuori. E' vero che al fondo c'è una certa follia, però garantisco che almeno nelle intenzioni è sana. E altrettanto folle è stato Massimo che mi ha chiesto di partecipare, come minimo … Il punto di partenza è certamente in tema, e se partiamo dal dato dell'esperienza che è poi sempre la cosa più importante, è molto più in tema di molto altro. Mi auguro (e quindi anche a Massimo) il più classico degli "in bocca al lupo". Saluti, Claudio Sanfilippo

  2. vis dice:

    Mi pareva giusto farti sapere che io sarò uno dei tuoi "angeli" accompagnatori.

    Tanto come aprire un blog lo sai già , ma magari come la necessità  di un caffè potrebbe essere un'esigenza alla quale potrei provvedere.

    Mi riconoscerai dalla rosa rossa che porterò tra i denti (ma non dirlo a granieri che altrimenti mi licenzia!).